Più che un piano casa sembra un piano
sfratti che travolgerà oltre tre milioni di inquilini – rischio tsunami per morosità
PISTOIA. “Una stangata media da circa 1000 euro ( da una nostra
stima prudenziale) rischia di abbattersi a partire dal prossimo anno sugli
inquilini. Non è ancora chiaro nei dettagli il meccanismo, ma è evidente che, a
partire dal 2014, saranno a carico degli inquilini la maggior parte degli oneri
relativi alla nuova tassa che, di fatto, anche negli importi, sostituirà
sostanzialmente l’IMU oggi pagata dai proprietari.
Il Governo fa finta di non sapere che l’80%
degli inquilini ha un reddito lordo inferiore ai 30 mila euro (fonte Banca d’Italia),
che già oggi il 90% delle circa 70.000 sentenze annue di sfratto sono per
morosità (fonte ministero interno) ed infine che il Italia sono 650 mila le
famiglie che hanno diritto ad una casa popolare avendone i requisiti
certificati dai Comuni. In tale contesto, la sostanza è, pertanto, uno
spostamento di imposizione fiscale dalla proprietà agli inquilini. Un bel
regalo alla rendita immobiliare, come il taglio dell’IMU sule case invendute
dei costruttori che, invece di abbassare i prezzi o offrirle alla locazione a
prezzi compatibili, si vedono offrire un vantaggio fiscale iniquo
salvaguardando la speculazione.
Non basta per dare una parvenza di
equità il maquillage di un misero intervento di rifinanziamento sul fondo
sociale per gli affitti per le famiglie in difficoltà (l’1,5% del costo dell’intero
provvedimento sull’IMU). Ricordiamo che lo stanziamento statale del fondo
sociale per gli affitti 15 anni fa, in una situazione economica e sociale del
tutto differente da oggi, era 5 volte superiore. Oggi siamo alla mancia.
Consideriamo una importante affermazione della mobilitazione di questi anni,
dai picchetti anti sfratto, alle mobilitazioni nelle città, alle ripetute denunce,
che per la prima volta in un provvedimento statale si assuma il problema degli
sfratti per morosità. Anche in questo caso, il governo, però, ha deciso di
intervenire, con una misura tampone: l’introduzione di un altro fondo sociale,
finanziato, tra l’altro, in maniera del tutto inadeguata, con 40 milioni di
euro, insomma spiccioli.
Serve tutta un’altra impostazione: la
riduzione fiscale a carico della proprietà va condizionata a un reale
abbattimento degli affitti, in modo da ridurre, così, strutturalmente anche il
fenomeno travolgente degli sfratti per morosità, intervenendo a monte del
problema e non a valle con interventi di carattere assistenziale.
Un vero piano casa, misura
assolutamente necessaria e urgente, dovrebbe affrontare il cuore del problema
della sofferenza abitativa in Italia che è, oltre il livello troppo elevato
degli affitti privati, quello della assoluta carenza di abitazioni sociali.
Serve il finanziamento e il varo di un piano per 700 mila alloggi a canone
sociale da realizzare attraverso una seria politica di recupero e riuso del
patrimonio esistente, e vista l’incidenza raggiunta dal privato sul totale dell’edilizia
è tale da non garantire possibilità di governo e controllo dei prezzi di
mercato dell’affitto occorre introdurre misure antiusura stabilendo
delle percentuali limite sul valore dell’immobile, oltre il quale non è lecito
locare abitazioni.
[unione
inquilini]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 30 agosto 2013 | 18:14 - © Quarrata/news]
sig. letta lei non avra problemi finaziari suppongo ...si metta nei panni di chi non haq lavoro o pensionati con figli disoccupati, come gestirebbe la situazione??? x lei e' facile con tutti i privilegi che ha!gli italiani sono stanchi di farsi svuotare le tasche daq governi che pensano solo ai loro affari personali fregandosene del popolo, cosi l'italia va a fondo siamo gia con l'acqua alla gola ora con queta nuov a tassa anche se lei dice che non ha messo tasse, finiremo x affogarci completamente riflettete...........ma veramente ci avete preso x cretini?????????????????????????????
RispondiElimina