di FELICE DE MATTEIS
Dal tradimento dei politici che hanno
fatto sopprimere l’ospedale, al disinteresse della Fondazione di Papa/Papà
Ivano che ha negato soccorsi all’Assessore Sobrero – Armi da assalto? L’ironia e la Satira
SAN MARCELLO-MONTAGNA. L’Associazione Valle Lune – Montagna Pistoiese ha allestito
una mostra, in San Marcello, dal titolo L’antica strada dei ponti della luna
che resterà aperta fino a fine settembre, di cui abbiamo già parlato e che –
rinnoviamo l’invito – merita di essere visitata.
FONDAZIONE CARIPIT
DOMANDE DI CONTRIBUTO
SU PROGETTI DI TERZI
Presentiamo
il 14° bando annuale per la concessione di contributi destinati alla
realizzazione di progetti presentati da terzi.
BANDO 2013
Sono
aperti i termini per la presentazione di domande volte ad ottenere contributi
finanziari per progetti ed iniziative da realizzare entro l’anno 2014 nei
seguenti settori statutari e, all’interno di essi, negli ambiti espressamente
specificati:
•
Arte e beni artistici:
limitatamente
ai progetti riguardanti:
–
interventi di urgenza per evitare danni irreparabili e diretti a tutelare l’integrità
dei beni oggetto di intervento.
|
Il 19 agosto, nella sala del Consiglio
Municipale di San Marcello, che in questo frangente a qualcosa è servito, si è
svolta la presentazione del libro di Laura Lotti, dinnanzi ad un folto
uditorio, alla presenza dell’autrice, una montanina, emigrata in quel di La
Spezia e con la conduzione del giornalista Tonarelli: si tratta di Il
Castello di Lizzano a cura dell’associazione culturale Gli amici dei
murali. Non parliamo, poi, per brevità, delle tante altre iniziative
nazional/popolari o culturali che hanno animato la Montagna in questo periodo.
Il dato di fatto è che le persone si
aggregano, programmano, attuano e, a prescindere dalla qualità, che è sempre un
dato soggettivo e talvolta influenzato da simpatie e/o antipatie, si può ben
dire che la Montagna esiste culturalmente “nell’attuale” per merito della sua gente
e dei suoi abitanti. Senza troppi riflettori o battage pubblicitari prodotti da
sponsor interessati e rilanciati sui giornali “organici”, tipo “I dialoghi sull’uomo”,
costo €. 300.000, si dice.
Per assistere a queste due
manifestazioni, anche senza volerlo, l’occhio cade sulla decadente Santa
Caterina nel centro di San Marcello, adiacente all’Ospedale Lorenzo Pacini ed
un pensiero assale: simul stabunt, simul cadent (= staranno in piedi
insieme e cadranno insieme)!
Purtroppo l’oratorio è già crollato
nella sua struttura al pari dell’Ospedale Lorenzo Pacini, anche se per opposti
motivi. Nel primo caso (Santa Caterina) per mancanza di fondi e quindi di
manutenzione, nel secondo (l’ospedale), per cinica e premeditata scelta
politica, favorita dalla nullità (politica) di chi a questo progetto criminoso
doveva opporsi.
Anche di questo riparleremo, perché
solo l’arma della parola e della pubblica denuncia è rimasta alla gleba: altre
armi, ci consigliano, non possono essere impugnate… Non sono d’accordo, ma mi
adeguo, come diceva Totò.
Resta il problema che il cuore della
Montagna, San Marcello, e una delle sue strutture più antiche, per di più nel centro
e sotto gli occhi di tutti, vengano lasciati morire senza interessamento
alcuno, soprattutto da parte di chi del restauro e del conseguente uso civico
dovrebbe farsi carico per finalità istituzionali e morali.
Mi riferisco, ovviamente alla Fondazione
Caripit di Papa/Papà/Io/Noi/Lui/Ivano Paci, l’Uomo che dispone di milionate di
euro pubblici, e che crede di cavarsela avendo dato, a suo tempo, in comodato d’uso,
gli strumenti musicali alla banda del Gualtierotti (che fra l’altro, ci sembra,
sia l’unica cosa che ha sempre egregiamente funzionato e tuttora lo sta
facendo): troppo comodo! O forse dando mille euro a Gli Amici dei murali
di Lizzano per la presentazione del libro cui abbiamo accennato. Troppo comodo!
Nella serata del 19 agosto abbiamo
ascoltato l’intervento dell’Assessore alla cultura del Comune, Alice Sobrero,
che, a proposito del ricco archivio storico del Comune, ammassato in locali
inidonei, ha dichiarato di non avere ottenuto, anche attraverso un colloquio
con il sotto-Papa di Pistoia, alcunché. Proposta indecente: portiamo tutti
questi reperti storico/cartacei a Quarrata, sotto la Fontana di Buren, costata
svariate centinaia di migliaia di euro a gloria e imperituro ricordo del suo
Mecenate (con soldi altrui).
Eppure, seppur con i dovuti rischi di
un naturale ricambio che prima o poi avverrà, stante il d.n.a. dei più prossimi
collaboratori di Sua Maestà Ivano I, basterebbe applicare lo statuto della
Fondazione Caripit e precisamente l’art. 28, 3 del Cap. V dove sta scritto: «Il Presidente dura in carica cinque anni ed è rieleggibile consecutivamente per non più di una volta […]». Si dà il caso che da ora in poi Lui (per brevità di
titoli) sia Presidente della Fondazione Caripit dal 1992, cioè da ventuno anni.
Berlusconi è entrato in politica nel 1994. Fate voi, compagni ed
ex-democristiani (come Lui) di Pistoia.
Proposta indecente: proponiamo il
Sindaco Danti a futuro Presidente della Fondazione Caripit. Danti si tiene i
cannoni della Comunità Montana e un po’ di soldi li destina alla sua/nostra
Montagna. Unico limite alla sua eventuale nomina dovrebbe essere l’assoluto
divieto scritto a far entrare nel consiglio i vari Ceccarelli, Sichi, Orlandini
e compagnia briscola, per evitare il rischio che da Comunone si passi, un’altra
volta, a Fonda(zion)one.
Anche l’ironia e la satira sono un’arma,
amico pessimista, Architetto Roberto: sembra che lo dicesse anche Aristotele
nel secondo libro della Poetica.
Si usa sempre, in attesa di tempi e di armi
migliori.
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Mercoledì 21 agosto 2013 | 09:17 - © Quarrata/news]
Due o tre considerazioni:
RispondiElimina1)- sul degrado della Montagna Pistoiese (in modo particolare svetta San Marcello). E' palpabile e mette, addosso, una tristezza che sconfina con la depressione;
2)- sul Conservatorio di Santa Caterina. Non mi pare che le critiche le meritino Fondazione CARIPT e presidente.
Sono decenni che quel particolare degrado è evidente e sono decenni che istituzioni locali hanno perso occasioni non solo per un recupero ma, dico, per una progettualità preliminare. Oggi, con la crisi, è tutto più difficile ma se prosegue la totale assenza di progettualità (cosa poter fare in quello spazio? Oggi, a parte la Chiesa, forse l'unica cosa è buttare giù tutto. Ma qualche anno fa, forse, qualcosa si poteva fare ...) se prosegue quell'assenza totale di idee, c'è poco da lamentarsi se poi mancano i finanziatori. Finanziare per quale idea se l'idea non c'è?
Vorrei tanto sbagliarmi: e dunque invito chi sa meglio a chiarire se e quali progetti, con il tempo, sono stati elaborati,
Per inciso: o a San Marcello non avevano messo una ex sindaco, vantandone le grandi competente nell'acquisizione di fondi, proprio - ufficialmente - per reperire fondi? Che si è persa nella Valle del Reno?
3)- Archivio storico. Ma la giovane assessore Sobrero, decisamente incolpevole delle incapacità precedenti, aveva presentato un progetto specifico oppure si era limitata a una telefonata?