lunedì 19 agosto 2013

IL PAESE CHE NON PUÒ SALVARSI. APR/BARDELLI, CHE NON FA RIMA CON GABANELLI


di EDOARDO BIANCHINI

Ogni mese, nel silenzio generale delle autorità, fiumi di quattrini pubblici della Sanità Toscana finiscono in mano a una associazione che, per un’ordinanza del Tribunale di Roma, da quasi due anni “non esiste”

PISTOIA. Un lettore pochi minuti fa ci ha scritto:

Pispolando fra i canali, ieri sera mi è capitato di guardare su TVL la registrazione di una chiacchierata tenuta da Milena Gabanelli in una di quelle passerelle estive, in stile “Versiliana”, credo a Montecatini Terme.
La mitica star del giornalismo d’inchiesta raccontava, molto bene, il suo lavoro (che poi è lo stesso lavoro su cui si va posizionando, con inevitabili alti e bassi, QN [Quarrata/news – n.d.r.]).
Ho trovato “delizioso” (si fa per dire) l’accostamento fra ciò che andava dicendo Milena – partendo dalla necessità di scavare e scavare e scavare in modo da avvicinarsi a quella “verità sostanziale dei fatti” cui ci obbligano le norme deontologiche – e la vicenda di Apr ex Aias.
Oltre allo scavo di QN [Quarrata/news – n.d.r.], quando – su quella oscura vicenda che tutti conoscono ma su cui nessuno dice nulla perché a Pistoia il re non è ancora nudo – potremo ascoltare qualcosa nei tg, nelle omelie, nei talk, nelle sante riflessioni sulla tv della famiglia Bardelli?


Ora accostate ciò che dice il lettore, con le dichiarazioni di Luigi Egidio Bardelli in quel Canto al balì nel quale ha posto l’attenzione su Papa Francesco dopo l’avventura brasiliana dei suoi assistiti Apr seguiti da don Diego Pancaldo nella giornata mondiale della gioventù di Rio.
Se mai uno di questi giorni ve ne forniamo un ritaglio, ma la sostanza è questa: «quant’è bravo Papa Francesco, che indica la vera via verso la verità, chiedendoci di essere rivoluzionari e controcorrente».
Solo che non ci risulta che il Papa, con quel controcorrente, abbia chiesto ai cristiani di disobbedire alle leggi e agli organi della giustizia umana: mentre il dottor Bardelli, padrone – come dicono a Pistoia – di due baccellai (quello Apr e quello Tvl), ben volentieri se ne impipa di tribunali e altro, perché, alla sua maniera e con la sua cristiana e francescana modestia (anche perché sostenuto da tutti quelli che contano in città e oltre), si pone al di sopra di tutta l’umanità; e dal cielo fa quel che vuole a prescindere.
Non crediamo che sia proprio questo il contenuto della predicazione di Papa Francesco o altrimenti S.E., il Vescovo Bianchi, ci smentisca pubblicamente.
E ancora una volta, per non restare nel vago, vi riproponiamo sia l’ordinanza del Tribunale di Roma che nega l’esistenza dell’Apr, sia l’elenco delle raccomandate spedite alle varie autorità pistoiesi e no, le quali, pur a conoscenza del fatto che nel caso Apr si distribuiscono soldi pubblici a chi non esiste (!), non hanno mosso e non sembrano avere intenzione di muovere un dito, spregiando, di fatto e in maniera assai poco onorevole, i sacrosanti diritti dei cittadini di questa specie di Stato che non sa fare altro che strillare per invitare tutti a combattere la corruzione e l’illegalità dilaganti – basta, però, che non tocchiamo le cose più vicine ai nostri piedi e che non sputiamo nel piatto in cui stiamo mangiando…!














P.S. – Altre indicazioni di altri uffici pubblici investiti del caso, ve le daremo al prossimo ritorno sull’argomento.

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Lunedì 19 agosto 2013 | 12:00 - © Quarrata/news]

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