venerdì 23 agosto 2013

CARA SILVIA CORMIO E CARI MAGGIORENTI DELLA MONTAGNA…


di LORENZO CRISTOFANI

Lettera aperta al Sindaco di San Marcello e ai politici della Montagna

Gentile Sindaco Silvia Cormio,
mi chiedevo se per caso, magari condividendo le riflessioni con gli altri decisori finali della Montagna Pistoiese, nonché su suggerimento dai più attenti consiglieri del tuo staff, avevi notato che:

– la via del Teso, che conduce all’eponima foresta e alla Casetta Pulledrari, entrambe mete ambite da villeggianti di ogni età e genere per le più disparate attività naturalistico-ricreative offerte, è una voragine a cielo aperto. Non è solo questione di buche: in alcuni tratti manca completamente l’asfalto e radici di abete rosso sono diventate, sotto il manto stradale, veri e propri dossi naturali. La stagione estiva del flusso ad alta intensità è quasi finita, non per questo è meno urgente ripristinare subito la strada e renderla degna del luogo incantato a cui conduce;
– il rifugio di Portafranca è aperto, d’agosto, dal giovedì alla domenica: lunedì, martedì e mercoledì 15-20 persone arrivano puntualmente dai crinali per una bel piatto di polenta e altre vivande, ma trovano chiuso. Perché tutti i rifugi del modenese e del bolognese sono invece aperti tutti i giorni e generano, nel suo piccolo, un certo indotto economico/occupazionale, legato ai tipici prodotti montani e al turismo naturalistico? Non sarebbe possibile studiare col Cai di Pistoia che gestisce il rifugio di Portafranca (il Cai di Maresca gestisce invece il rifugio Montanaro) delle ulteriori forme, oltre a quelle del volontariato, per tenerlo aperto in tutto il periodo estivo, al pari dei rifugi emiliani competitors, rendendolo, al contempo, una fonte, quantunque stagionale, di reddito legato al territorio?
– il vivaio forestale sulla via del Teso è sempre lì, dismesso ed in attesa che qualcuno pensi come poterlo utilizzare. Non sarebbe male iniziare una seria pianificazione di politiche forestali moderne ed oculate, proprio ora che Pistoia è sede del distretto forestale regionale
– a Gavinana ormai nemmeno più si parla (né si coinvolgono altri interlocutori del comprensorio o forestieri) di alcuni particolari episodi del patrimonio edilizio in abbandono. Uno è lo stabilimento della Solvay, usato a suo tempo come colonia estiva, di cui qualche anno fa si diceva essere interessato Silvio Berlusconi in persona.
L’altro è il poetico e più che fatiscente cinema del paese, vicino alla capanna del Ferrucci e di proprietà della Turati – interessata, si dice, a valorizzarlo, immobiliarmente parlando.
Non è che favorendo un clima propositivo su questi temi, coinvolgendo i giusti interlocutori, qualche idea salti fuori ?


Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 23 agosto 2013 | 18:03 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.