di LORENZO CRISTOFANI
Lettera aperta al Sindaco di San
Marcello e ai politici della Montagna
Gentile Sindaco Silvia Cormio,
mi chiedevo se per caso, magari
condividendo le riflessioni con gli altri decisori finali della Montagna
Pistoiese, nonché su suggerimento dai più attenti consiglieri del tuo staff,
avevi notato che:
– la via del Teso, che conduce
all’eponima foresta e alla Casetta
Pulledrari, entrambe mete ambite da villeggianti di ogni età e genere
per le più disparate attività naturalistico-ricreative offerte, è una voragine
a cielo aperto. Non è solo questione di buche: in alcuni tratti manca
completamente l’asfalto e radici di abete rosso sono diventate, sotto il manto
stradale, veri e propri dossi naturali. La stagione estiva del flusso ad alta
intensità è quasi finita, non per questo è meno urgente ripristinare subito la
strada e renderla degna del luogo incantato a cui conduce;
– il rifugio di Portafranca è aperto,
d’agosto, dal giovedì alla domenica: lunedì, martedì e mercoledì 15-20 persone
arrivano puntualmente dai crinali per una bel piatto di polenta e altre vivande,
ma trovano chiuso. Perché tutti i rifugi del modenese e del bolognese sono
invece aperti tutti i giorni e generano, nel suo piccolo, un certo indotto economico/occupazionale,
legato ai tipici prodotti montani e al turismo naturalistico? Non sarebbe
possibile studiare col Cai di Pistoia che gestisce il rifugio di Portafranca (il
Cai di Maresca gestisce invece il rifugio Montanaro) delle ulteriori forme,
oltre a quelle del volontariato, per tenerlo aperto in tutto il periodo estivo,
al pari dei rifugi emiliani competitors, rendendolo, al contempo, una fonte, quantunque stagionale, di
reddito legato al territorio?
– il vivaio forestale sulla via del
Teso è sempre lì, dismesso ed in attesa che qualcuno pensi come poterlo
utilizzare. Non sarebbe male iniziare una seria pianificazione di politiche
forestali moderne ed oculate, proprio ora che Pistoia è sede del distretto
forestale regionale
– a Gavinana ormai nemmeno più si parla
(né si coinvolgono altri interlocutori del comprensorio o forestieri) di alcuni
particolari episodi del patrimonio edilizio in abbandono. Uno è lo stabilimento
della Solvay, usato a suo tempo come colonia estiva, di cui qualche anno fa si
diceva essere interessato Silvio Berlusconi in persona.
L’altro è il poetico e
più che fatiscente cinema del paese, vicino alla capanna del Ferrucci e di
proprietà della Turati – interessata, si dice, a valorizzarlo, immobiliarmente
parlando.
Non è che favorendo un clima
propositivo su questi temi, coinvolgendo i giusti interlocutori, qualche idea
salti fuori ?
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 23 agosto 2013 | 18:03 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.