mercoledì 19 dicembre 2012

USL 3: TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE?


di ALESSANDRO ROMITI

La mossa a sorpresa dell’Ordine dei Medici di Pistoia

AGLIANA-PISTOIA. Voci di corridoio riferiscono che questa mattina una delegazione dell’Ordine dei Medici di Pistoia, guidata dal Presidente, dott. Bagnoni, ha chiesto (e ottenuto) urgente colloquio con il dipartimento di prevenzione dell’Usl pistoiese, alla presenza del legale dell’azienda Simone Fini.

L’interlocutore dell’Asl sembra essere stato il dott. Pietro Gabbrielli, direttore del servizio che dovrebbe dare conto degli sviluppi delle indagini epidemiologiche che tanto sono a cuore di Provincia e dei Comuni inceneritoristi, che li hanno riferiti come “sicuramente” pronti alla fine del 2013 (scrivetevela sul calendario, mi rileggerete!).
Su tali dati, si deciderà la sorte dell’eventuale raddoppio del detestato impianto del Cis.
L’Asl 3, aveva già riferito nello scorso settembre, ad altra delegazione di cittadini, che detta indagine sarebbe stata avviata alla metà di questo mese, avendo finalmente risolti i requisiti necessari alla tutela dei dati sensibili dei cittadini (privacy); di questo, era già stata data notizia da questo blog anche per le incresciose rivelazioni riconducibili alle dichiarazioni della nota epidemiologa Elisabetta Chellini (vedi).
Come dite? Il Dottor Gabbrielli è un medico veterinario? E allora? Smettetela di fare polemiche faziose. Anche gli animali da cortile hanno diritto alla giusta tutela e, giustappunto, polli e anatre, e anche i pesci del parco Pertini di Agliana, sono oggetto delle valutazioni sanitarie relative all’inquinamento diffuso sul territorio e da anni registrato da Usl 3 e Arpat. Anche questa è prevenzione.
Altro increscioso argomento, probabilmente trattato da Bagnoni, sembra essere la nota interna che il compianto dott. Bolognini aveva inviato ai suoi colleghi del dipartimento (vedi) che, come dice la dott.ssa Chellini, valuta in autonomia e discrezionalità le modalità di tutela dei cittadini sulla sicurezza dei prodotti orticoli e ovicoli del territorio circostante un qualunque impianto d’incenerimento dei rifiuti, dunque, anche a quello del Cis.
Insomma, a quel che dice l’epidemiologa dell’Ispo (Ist. Sup. Prev. Oncologica), si potrebbe dedurre che il dipartimento tiene un “basso profilo” (espressione abusata per l’inceneritore di Montale).
Forse l’Ordine dei Medici ha qualche domanda da porre al Dipartimento sull’evidente incongruenza cifrata dalla Chellini e che a tutt’oggi, sembra essere stata completamente disattesa dalle autorità sanitarie preposte nei territori delle due province della Piana?
Forse qualcuno ha dimenticato di fare delle ordinanze sindacali dedicate alla proibizione e autoconsumo di prodotti e animali – coltivati e allevati – in un raggio di 10 km dall’impianto del Cis?
Già, infatti, sembra che anche l’Ordine dei Medici di Prato sia stato messo in “pista” sulle circostanze di valutazione sanitaria. Il presidente, dott. Biancalani, mi rassicurò proprio un anno fa sulla vexata quaestio precisandomi che “...dal Comune di Montemurlo non era pervenuta nessuna segnalazione di criticità sanitaria”.
Una settimana fa, gli è però pervenuta sulla scrivania (e questa è cosa certa) una formale istanza di un cittadino pratese, che invoca l’interessamento dell’Ordine Provinciale dei Medici di Prato, in forza dell’articolo 5 del codice deontologico (vedi) sulla necessità di una valutazione circa le minacce sanitarie dell’incenerimento dei rifiuti che raggiungerebbero anche la comunità pratese.
Dunque, la matassa sembra ingarbugliarsi. Sempre più.
E che avrà detto Simone Fini alla delegazione dei medici pistoiesi?
Domani gli telefonerò. Anzi, Ti prego cortesemente (sì, io e Fini, ci diamo del Tu) di anticiparmi via fax la delibera dell’azienda per l’attuazione (del processo di trattamento dati dell’indagine) che, credo io, sia un atto preliminare a tutto.
Forse i medici pistoiesi hanno avuto una certa impressione dagli sviluppi tanto clamorosi, quanto drammatici, della vicenda Ilva e ben attestati dall’Ispo con l’indagine “Se.n.t.i.e.ri”?
A proposito, ma a Taranto il Garante della privacy non ha posto obblighi procedurali di tipo burocratico che sembrano essere insormontabili piombi alle caviglie per la nostra Usl 3?
Insomma i medici saranno stati rassicurati che l’Usl 3 si dà da fare con scrupolo e attenzione, ma, e non guasterebbe, anche con solerzia?
E l’Asl 4, che si occupa del controllo sanitario del territorio “sottovento” di Prato, l’ha contattata nessuno?
Vi prego, fatemi sapere qualcosa. I cittadini tutti sono impazienti…
Dopo, mi rilasserò e attenderò l’Epifania, senza rompere!
A proposito: auguri per le festività ai dirigenti di Usl 3 e 4, ai medici pistoiesi e pratesi tutti e, ai cittadini della piana, e più specificatamente anche... tanta salute!

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[Mercoledì 19 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

3 commenti:

  1. L'Ordine dei Medici, non deve temere. L'emergenza e la drammaticità degli eventi di Taranto, impedirà al Ministero della Salute di dare la dovuta considerazione alle vicende riferite su Montale che rimarrà il "brutto anatroccolo". E poi, comunque, c'è già la Regione Toscana e la Provincia di Pistoia, ma anche i sindac proprietari del CIS che controllano la "situazione".....insomma, tutto scorre, lentamente, ma scorre.
    Va tutto bene, adesso arriva anche Repower e, nel 2013, ci sarà un nuovo gestore che subentrerà al Cis. Ci faranno allo spiedo.
    MDB

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  2. Grazie alle tecnologie che i nostri ingegneri continuano a mettere a punto con lena e genio, grazie alla saggezza dei nostri politici (che il mondo c’invidia), grazie alla severità dei nostri numerosissimi enti di controllo (o “agenzie” come l’italiano anglicizzato giustamente pretende), grazie alla coscienza immacolata e alla generosità dei nostri imprenditori, mai come oggi noi godiamo di una vita che solo il Mulino Bianco può sperare di avvicinare.
    In questo panorama idilliaco da ognuno di noi condiviso ci sono, poi, luoghi ancora più privilegiati...
    ...
    "C’è un grazioso volantino pieghevole (http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2012/12/Brochure.pdf?47e3a5), firmato dall’Assessorato all’Ambiente e Ecologia di Brescia e distribuito alla popolazione, che illustra con disegni colorati le misure precauzionali e i comportamenti che i cittadini (specie i bambini) devono evitare per proteggere la propria salute e ridurre i rischi di contaminazione: non giocare in mezzo ai prati, non rimanere a contatto con il suolo, non sdraiarsi e non stazionare sui manti erbosi, non giocare con la terra e con i fiori, lavare accuratamente e regolarmente qualunque cosa (mani, giocattoli, indumenti) sia stata a contatto con l’esterno."
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/11/brescia-la-bomba-ecologica-che-tutti-ignorano/442596/

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