venerdì 28 dicembre 2012

REPOWER. SOSTENITORI ABBIATE IL CORAGGIO DI FARVI AVANTI!

di LORENZO CRISTOFANI

In tutta la vicenda sono più i lati oscuri che quelli comprensibili – I cittadini hanno bisogno di chiarezza

PISTOIA. Basta giocare a nascondino! È ora che si facciano avanti i sostenitori della Repower, per spiegare quale utilità e quale beneficio si pensa di portare a Pistoia con questo progetto incompatibile con la sopravvivenza di alcune aziende vivaistiche locali, al punto che è passata la famosa legge ad aziendam di cui si è tanto parlato.
Stupisce l’ultimo comunicato di Sel che rivendica il famigerato emendamento, sembra una vera presa per i fondelli quando il partito di Nichi Vendola si vanta di aver messo i vincoli per le centrali a carbone.
Ma perché si continua a prendere in giro i cittadini? Legna e metano sono gli unici combustibili tecnicamente ed economicamente reperibili a Pistoia per la realizzazione di una centrale, non abbiamo oleodotti o raffinerie in zona.
La stampa dovrebbe spiegare – a chi finge di non sapere – che le centrali a carbone si fanno solo vicino alle miniere (la Toscana Santa Barbara…) o sulla costa, dove attraccano le navi (La Spezia, Civitavecchia, Porto Tolle…). Una stampa seria avrebbe quindi detto che, nel nostro territorio, le uniche centrali possono essere a biomassa legnosa – abbiamo i boschi vicini – o a metano, visto che la rete Snam del gas, con i suoi più di 30mila km di gasdotti copre l’intero territorio nazionale. Se però aggiungiamo che i cicli combinati (gas-vapore, vedi), come è l’impianto Repower (ciclo combinato in cogenerazione), sono unicamente alimentati col metano, parlare di legge ad aziendam non è un’insinuazione, è l’automatica conseguenza di quella logica aristotelica che il granduca illuminato (nella giornata del risparmio però!) Enrico Rossi, da buon filosofo conosce perfettamente.
Parlino allora i monsignori e parroci del presidente Rossi e ne annuncino il verbo, visto che ancora non hanno spiegato, impatto ambientale o non impatto, inquinamento o non inquinamento, l’utilità dell’opera e la sua collocazione nel paradigma energetico della città metropolitana.
Questo blog ha specificato che due e solo due possono essere le motivazioni. Tertium non datur, per rimanere nell’ambito di riferimento del filosofo-sovrano Enrico Rossi. La prima: i Comuni hanno la difficoltà di chiudere i bilanci e mantenere i servizi in un contesto di tagli indiscriminati, motivo per il quale tanti sindaci hanno necessità di svendere il territorio per incamerare royalities o oneri di urbanizzazione.
Da qui cementificazioni, discariche o altre realizzazioni che hanno la funzione di portare entrate sicure nei bilanci comunali (si pensi che la discarica del Cassero incide per circa un terzo sul bilancio di Serravelle!).
Il sindaco Bertinelli aveva specificato che non sarebbe ricorso gli oneri di urbanizzazione –anche perché Pistoia è già abbondantemente cementificata… – per trovare circa 80 milioni di euro, il valore del bilancio del comune. Può darsi quindi che in questo tragico contesto nazionale anche i corrispettivi di una qualunque Repower giustifichino la sua realizzazione, visto che il bilancio è un problema serio, e che prioritariamente deve essere affrontato e risolto, se si vuole erogare i servizi ai cittadini.
Ma allora lo si dica chiaramente, lo vengano ad argomentare gli assessori, lo spieghi pubblicamente il sindaco, i Verdi e gli altri sostenitori.
La seconda motivazione: Enrico Rossi si è alzato una mattina e con un motu proprio ha deciso che si sarebbe fatta una centrale elettrica a Canapale senza se e senza ma. Infatti ha rimosso i funzionari della Regione che in un primo momento avevano “stoppato” il tutto e ha tolto la competenza della valutazione di queste procedure all’assessore Bramerini, rimettendola e richiamandola esclusivamente sotto la sua presidenza (“… è giusto che ci metta direttamente la faccia”).
Quindi il consigliere Gianfranco Venturi, visto anche che non è certo assorbito da impegni in favore della Porrettana – ci consenta la provocazione –, dimostri la fondatezza di questa Repower e l’idea energetica che la sostiene, racconti se ci sono particolari politiche energetiche di area vasta da cui dovrebbe discendere la centrale pistoiese. Lo dica Sel, i suoi consiglieri regionali e comunali e i suoi membri regionali. Lo dicano i partiti che nel week-end andranno a fare le primarie.
Ma una curiosità questo blog vorrebbe venisse soddisfatta. La redditività di un impianto cogenerativo, come Repower, è remunerativa, ha cioè una valorizzazione dell’elettricità che giustifica l’investimento, solo quando tutta l’energia termica generata viene utilizzata a scopi tecnologici. Infatti la cogenerazione è asservita a cartiere (Lucchesia), raffinerie (Livorno, come l’assessore provinciale all’energia ha illustrato all’ex presidente della provincia di Pistoia ) e altri impianti con richieste di calore. Ma a Canapale, dove non risulta che esistano particolari utenze termiche di notevoli dimensioni, come si pensa che sia valorizzarla l’elettricità, anche alla luce delle grandi difficoltà dei cicli combinati, cannibalizzati, in tutta Italia, dalle energie rinnovabili ?
Al prossimo giro, come promesso, verranno chiamati in causa gli industriali. Per adesso però si attendono risposte e valutazioni tecnicamente motivate, altrimenti sarà il solito schiaffo a quella democrazia e a quella partecipazione che i politici sistematicamente richiamano.
E disattendono.

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[Venerdì 28 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

1 commento:

  1. le ragioni si trovano nella possibilità di speculazione che questo genere di "grandi opere" consente.

    e poi è un'occasione stupenda per rifarsi il look !
    i sindacati, gli industriali, il sindaco, pensa come gongolerebbero davanti alla centralona tutta nuova ! bada che torri alte, wow !!

    poco importa se riassume solo 5 operai su 132, se inquina ed appesta l'aria e danneggia le uniche due cose che a Pistoia stanno ancora in piedi ( turismo e vivaismo )

    chissenefrega ! basta lo spot ! ed un bel brindisi con gli amici !

    che importa se a Pistoia di industrie non ne vuole impiantare più nessuno e l'unica offerta degli ultimi anni è per insediare una centrale a gas non innovativa. non è mica colpa delle tasse , delle accise locali e della cafonaggine di una generazione di industriali...noooo....si è trattato solo di sfiga, ora c'è la repower, è tornato il vento in poppa...e vaiiii !!!!

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