In
tutta la vicenda sono più i lati oscuri che quelli comprensibili – I cittadini
hanno bisogno di chiarezza
PISTOIA. Basta giocare a
nascondino! È ora che si facciano avanti i sostenitori della Repower, per
spiegare quale utilità e quale beneficio si pensa di portare a Pistoia con
questo progetto incompatibile con la sopravvivenza di alcune aziende
vivaistiche locali, al punto che è passata la famosa legge ad
aziendam di cui si è tanto parlato.
Stupisce l’ultimo
comunicato di Sel che rivendica il famigerato emendamento, sembra una vera
presa per i fondelli quando il partito di Nichi Vendola si vanta di aver messo
i vincoli per le centrali a carbone.
Ma perché
si continua a prendere in giro i cittadini? Legna e metano sono gli unici
combustibili tecnicamente ed economicamente reperibili a Pistoia per la
realizzazione di una centrale, non abbiamo oleodotti o raffinerie in zona.
La stampa
dovrebbe spiegare – a chi finge di non sapere – che le centrali a carbone si fanno solo
vicino alle miniere (la Toscana Santa Barbara…) o sulla
costa, dove attraccano le navi (La Spezia, Civitavecchia, Porto Tolle…). Una
stampa seria avrebbe quindi detto che, nel nostro territorio, le uniche
centrali possono essere a biomassa legnosa – abbiamo i boschi vicini – o a metano, visto che
la rete Snam del gas, con i suoi più
di 30mila km di gasdotti copre l’intero territorio nazionale. Se però
aggiungiamo che i cicli combinati (gas-vapore, vedi), come è l’impianto
Repower (ciclo combinato in cogenerazione), sono unicamente alimentati col
metano, parlare di legge ad aziendam non è un’insinuazione, è l’automatica
conseguenza di quella logica aristotelica che il granduca illuminato (nella giornata del risparmio però!)
Enrico Rossi, da buon filosofo conosce perfettamente.
Parlino
allora i monsignori e parroci del presidente Rossi e ne annuncino il verbo, visto
che ancora non hanno spiegato, impatto ambientale o non impatto, inquinamento o
non inquinamento, l’utilità dell’opera e la sua collocazione nel paradigma
energetico della città metropolitana.
Questo
blog ha specificato che due e solo due possono essere le motivazioni. Tertium
non datur, per rimanere nell’ambito di riferimento del filosofo-sovrano
Enrico Rossi. La prima: i Comuni hanno la difficoltà di chiudere i bilanci e
mantenere i servizi in un contesto di tagli indiscriminati, motivo per il quale
tanti sindaci hanno necessità di svendere il territorio per incamerare royalities
o oneri di urbanizzazione.
Da qui
cementificazioni, discariche o altre realizzazioni che hanno la funzione di
portare entrate sicure nei bilanci comunali (si pensi che la discarica del
Cassero incide per circa un terzo sul bilancio di Serravelle!).
Il sindaco
Bertinelli aveva specificato che non sarebbe ricorso gli oneri di
urbanizzazione –anche perché Pistoia è già abbondantemente cementificata… – per trovare circa 80
milioni di euro, il valore del bilancio del comune. Può darsi quindi che in
questo tragico contesto nazionale anche i corrispettivi di una qualunque
Repower giustifichino la sua realizzazione, visto che il bilancio è un problema
serio, e che prioritariamente deve essere affrontato e risolto, se si vuole
erogare i servizi ai cittadini.
Ma allora
lo si dica chiaramente, lo vengano ad argomentare gli assessori, lo spieghi
pubblicamente il sindaco, i Verdi e gli altri sostenitori.
La seconda
motivazione: Enrico Rossi si è alzato una mattina e con un motu proprio
ha deciso che si sarebbe fatta una centrale elettrica a Canapale senza se e
senza ma. Infatti ha rimosso i funzionari della Regione che in un primo momento
avevano “stoppato” il tutto e ha tolto la competenza della valutazione di
queste procedure all’assessore Bramerini, rimettendola e richiamandola
esclusivamente sotto la sua presidenza (“… è giusto che ci metta direttamente
la faccia”).
Quindi il
consigliere Gianfranco Venturi, visto anche che non è certo assorbito da
impegni in favore della Porrettana – ci consenta la provocazione –, dimostri la fondatezza
di questa Repower e l’idea energetica che la sostiene, racconti se ci sono
particolari politiche energetiche di area vasta da cui dovrebbe discendere la
centrale pistoiese. Lo dica Sel, i suoi consiglieri regionali e comunali e i
suoi membri regionali. Lo dicano i partiti che nel week-end andranno a fare le
primarie.
Ma una
curiosità questo blog vorrebbe venisse soddisfatta. La redditività di un
impianto cogenerativo, come Repower, è remunerativa, ha cioè una valorizzazione
dell’elettricità che giustifica l’investimento, solo quando tutta l’energia
termica generata viene utilizzata a scopi tecnologici. Infatti la cogenerazione
è asservita a cartiere (Lucchesia), raffinerie (Livorno, come l’assessore
provinciale all’energia ha illustrato all’ex presidente della provincia di
Pistoia ) e altri impianti con richieste di calore. Ma a Canapale, dove non
risulta che esistano particolari utenze termiche di notevoli dimensioni, come
si pensa che sia valorizzarla l’elettricità, anche alla luce delle grandi
difficoltà dei cicli combinati, cannibalizzati, in tutta Italia, dalle energie
rinnovabili ?
Al
prossimo giro, come promesso, verranno chiamati in causa gli industriali. Per
adesso però si attendono risposte e valutazioni tecnicamente motivate,
altrimenti sarà il solito schiaffo a quella democrazia e a quella
partecipazione che i politici sistematicamente richiamano.
E
disattendono.
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[Venerdì
28 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
le ragioni si trovano nella possibilità di speculazione che questo genere di "grandi opere" consente.
RispondiEliminae poi è un'occasione stupenda per rifarsi il look !
i sindacati, gli industriali, il sindaco, pensa come gongolerebbero davanti alla centralona tutta nuova ! bada che torri alte, wow !!
poco importa se riassume solo 5 operai su 132, se inquina ed appesta l'aria e danneggia le uniche due cose che a Pistoia stanno ancora in piedi ( turismo e vivaismo )
chissenefrega ! basta lo spot ! ed un bel brindisi con gli amici !
che importa se a Pistoia di industrie non ne vuole impiantare più nessuno e l'unica offerta degli ultimi anni è per insediare una centrale a gas non innovativa. non è mica colpa delle tasse , delle accise locali e della cafonaggine di una generazione di industriali...noooo....si è trattato solo di sfiga, ora c'è la repower, è tornato il vento in poppa...e vaiiii !!!!