L’ospedale
rischia di restare privo di questi servizi il sabato, la domenica e i festivi – Giurlani (Presidente Uncem)
chiede alla Regione di tornare su questa assurda decisione
FIRENZE-MONTAGNA
PISTOIESE.
Continuano tagli e riduzioni di prestazioni negli ospedali toscani, soprattutto
quelli piccoli e montani.
È di
questi giorni la notizia che all’ospedale di San Marcello pistoiese, il sabato,
la domenica e i giorni festivi, non è in funzione il servizio di radiologia e
ortopedia.
“È una
scelta inaccettabile – commenta Oreste Giurlani, Presidente di Uncem Toscana –
per due ordini di motivi”. Che il presidente di Uncem Toscana spiega così: “Da
un lato la regione in questi anni ha investito sul turismo invernale per l’Abetone
e proprio adesso, nel momento in cui ci potrebbe essere necessità di avere un
servizio efficiente proprio per le persone che vanno a sciare, si toglie il radiologo
e l’ortopedico a San Marcello e lo si fa nei giorni di maggior afflusso sulle piste.
A fronte di incidenti sulla neve, ci si deve recare fino al presidio
ospedaliero di Pistoia, con tempi assai più lunghi, andando a gravare sul
pronto soccorso cittadino, già oberato di lavoro”.
C’è poi un
secondo motivo. “Proprio la Regione sul fondo della montagna ha impegnato
risorse per quel territorio sulla sanità, che adesso vengono contraddette con
questa decisione. A cosa valgono dunque quegli investimenti? Serve un immediato
intervento della Regione – è la richiesta conclusiva di Giurlani – perché tale situazione
è inconcepibile per l’ospedale di San Marcello. Così non si può andare avanti.
Abbiamo sempre detto che i tagli agli sprechi sono sacrosanti e che laddove i
servizi vanno riorganizzati è giusto procedere. Ma far ciò vuol dire sopprimere
un servizio assolutamente indispensabile”.
Siamo
convinti che Giurlani abbia ragione in assoluto. E lo siamo per più motivi: non
ultimo il fatto che Enrico Rossi da una parte fa cadere a pioggia incentivi e
sostegni all’Abetone per stimolare il turismo e il giro economico, e dall’altra
permette al suo assessore alla Sanità di tranciare i presìdi sanitari indispensabili
per la sicurezza e il supporto allo sviluppo.
Al tempo
stesso siamo convinti che i Sindaci della Montagna non abbiano fatto il proprio
dovere fino in fondo: infatti si sono sempre mossi in ritardo rispetto agli
eventi. E tuttavia il risultato non dipende solo da loro, ma da un partito
dominante ed egemone nel suo complesso: un Pd che ha fatto, sia di Pistoia (con
la Breda svenduta a Napoli), sia della Montagna (con la Comunità lasciata
derubare e succhiare fino all’osso come una vittima di Dracula) il capoluogo
nazionale della dismissione e della depressione economica.
Come al
solito la brillante preveggenza e lungimiranza della politica locale e dei
politici d’Italia, sa ottenere solo di questi brillanti risultati.
Q/n
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[Domenica
23 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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