PISTOIA. Dal Comitato Pistoiese
per l’Acqua Bene Comune riceviamo il seguente volantino:
IN TOSCANA. La legge regionale 28 dicembre 2011, n. 69 prevede il passaggio dagli
attuali 6 Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) ad un unico ATO regionale e ad un
gestore unico per tutto il servizio idrico, in evidente contrasto con la
volontà espressa da 26 milioni di italiani con il referendum del 12 e 13
giugno. Infatti la scelta di un ATO unico e di un gestore unico sposta quanto
più lontano possibile dai territori la gestione dell’acqua, rendendo
impraticabile qualunque ipotesi di democrazia partecipata nella sua gestione e
accentra nelle mani di pochi le scelte su un bene comune da governare e gestire
nell’interesse della comunità.
Inoltre nel
“nuovo” Consiglio d’Amministrazione di Publiacqua sono stati riconfermati
sostanzialmente soggetti espressione di posizioni politiche che non vogliono
dare ascolto al territorio continuando ad ignorare l’esito del referendum
(compreso l’ineffabile Erasmo D’Angelis, sotto la cui presidenza le tariffe di
Publiacqua sono diventate le più care d’Italia!). Un voto antidemocratico che
consente di continuare a garantire enormi profitti per i privati attraverso tariffe
sempre più esose, in totale spregio della volontà della maggioranza del popolo
italiano.
IN ITALIA. L’Autorità per l’Energia Elettrica e il
Gas è in procinto di varare la nuova tariffa idrica che cancellerà di fatto i
risultati dei referendum sull’acqua del giugno 2011, reinserendo sotto mentite
spoglie il profitto garantito per i gestori, abrogato dalla maggioranza degli
italiani. Inoltre, oltre a prevedere la retroattività della nuova tariffa,
viene tolto anche il vincolo dell’aumento massimo delle tariffe del 5% su base
annua che vigeva precedentemente, dando così il via libera a forti aumenti
tariffari e all’incremento dei profitti per i gestori.
IN EUROPA. La Commissione Europea ha approvato il
“Piano d’azione per la salvaguardia delle risorse d’acqua in Europa”, in cui l’acqua
continua ad essere considerata esclusivamente come “capitale naturale” e non un
“bene comune”, patrimonio indispensabile per la vita di tutte le specie
viventi. Anzi si afferma che non esiste “utilizzazione razionale” dell’acqua in
assenza di una tariffa fondata sul principio del recupero dei costi totali di
produzione, profitto compreso.
* * *
A fronte di queste iniziative, la mobilitazione
contro le scelte a livello toscano, nazionale ed europeo andrà avanti ad
oltranza per ribadire con forza che il voto degli italiani non è stato uno
scherzo e che ogni tentativo di annullarlo troverà una opposizione sociale
pronta a contrastarlo. Nell’immediato si tratta di rafforzare la campagna di
obbedienza civile e di rilanciare con forza la raccolta di firme sull’iniziativa
dei Cittadini Europei per far dichiarare l’acqua diritto umano in tutto il
continente.
* * *
Impediamo la truffa delle nuove tariffe volute dall’autorità per l’energia
elettrica e il gas!
Cancelliamo il profitto dalla bolletta dell’acqua, autoriduciamo le
nostre bollette!
Facciamo rispettare l’esito referendario in toscana, in Italia e in Europa!
Opponiamoci al primato degli interessi economici e corporativi dei poteri
forti che vogliono fare profitti con l’acqua!
Riaffermiamo, con l’obbedienza civile, che l’acqua e un “bene
comune” che, in quanto tale, deve prevedere una gestione pubblica e partecipata
del servizio idrico!
[volantino-comunicato]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 30 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Purtroppo abbiamo di fronte dei politici che se ne fregano del pensiero del cittadino, espresso nelle forme di Legge ma di fatto senza applicazione. L'unica cosa cui sono interessati è il loro tornaconto e il loro guadagno. Continuate a votarli, io non lo farò!
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