sabato 22 dicembre 2012

COBAS: PRECISAZIONI SUL NUOVO CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE DI PUBLIACQUA E LE SCELTE DEL COMUNE DI PISTOIA


Sostegno alla vecchia politica dell’acqua pur con la presenza del Prof. Nivarra

PISTOIA. Su alcuni media locali sono comparsi articoli, redatti sulla base di informazioni provenienti dal Comune di Pistoia, del tutto fuorvianti rispetto al risultato concreto ottenuto dal Comune stesso in occasione dell’Assemblea dei soci indetta il 17.12 per la nomina del nuovo Consiglio d’Amministrazione di Publiacqua.
Infatti il dato fondamentale che caratterizza l’intera vicenda è stato il voto favorevole al nuovo CdA da parte della vicesindaca di Pistoia, che ha visto la riconferma del Presidente Erasmo D’Angelis e dell’Amministratore Delegato Alberto Irace (sotto la cui gestione le tariffe di Publiacqua sono diventate le più care d’Italia!) come segno di continuità con la precedente gestione privatistica. Tutto questo è avvenuto in funzione di uno scambio ineguale in cui il prof. Nivarra, nominato a rappresentare il Comune di Pistoia all’interno del CdA, servirà unicamente come inutile orpello democratico rispetto ad un Consiglio in cui sono stati riconfermati sostanzialmente i soggetti espressione di posizioni politiche che non vogliono dare ascolto al territorio e che fin qui hanno ignorato (e intendono continuare ad ignorare) l’esito dei referendum, in contrapposizione alla volontà espressa da 26 milioni di italiani nel giugno 2011.
Per questo anche il voto del Comune di Pistoia è stato oggettivamente un voto antidemocratico in quanto ha dato il proprio nulla osta a un CdA che continuerà a garantire enormi profitti ai privati attraverso tariffe sempre più esose, in totale spregio della volontà della maggioranza del popolo italiano. A riprova del ruolo subalterno svolto dal Comune di Pistoia all’interno dell’Assemblea di Publiacqua, non è secondario il fatto che alla rappresentante del Sindaco di Pistoia non sia nemmeno stata concessa la possibilità di porre in discussione il documento programmatico preparato dal Comune stesso; discussione che è stata rinviata a data da destinarsi (quando?), perché ritenuta inessenziale dalla maggioranza dei soci presenti all’Assemblea del 17.12. Per questi motivi, vista anche l’impossibilità di portare in discussione il proprio documento, il Comune di Pistoia, se veramente interessato alla ripubblicizzazione del Servizio Idrico, avrebbe dovuto –facendosi un po’ di coraggio- esprimere un voto negativo nei confronti del “nuovo” CdA composto sostanzialmente da personaggi che non faranno altro che riconfermare le scelte politiche di chi in questi anni ha permesso di trasformare la gestione dell’acqua in un’occasione di profitto e di speculazione finanziaria. Limitarsi ad un’inutile testimonianza tutta politicistica, votando il nuovo-vecchio CdA, ha significato nei fatti omologarsi alla volontà dei privatizzatori in cambio di un “piatto di lenticchie”.
Cobas Pistoia[comunicato]
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[Sabato 22 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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