lunedì 31 dicembre 2012

FUNERALE DI DON MARIO. IL SINDACO DI QUARRATA: «NON CERCHIAMO VENDETTA, VOGLIAMO GIUSTIZIA»


di Mauro Banchini [*]

Nella chiesa di Catena gremita di folla il vescovo ringrazia i cronisti

PISTOIA. “Un saluto anche agli operatori dei mezzi di comunicazione per il loro prezioso lavoro svolto a servizio del diritto del cittadino di essere informato”. Così, al termine del rito funebre, il vescovo di Pistoia, Mansueto Bianchi, rivolto ai giornalisti, locali ma anche della stampa nazionale, che in questi giorni stanno seguendo le vicende sulla brutale uccisione di don Mario Del Becaro. 

Il vescovo ha anche ringraziato, per la loro presenza nella chiesa di Catena, le autorità civili e militari (notati, fra gli altri, il sindaco di Quarrata Marco Mazzanti, la presidente della Provincia Federica Fratoni, il prefetto Mauro Lubatti, il vicequestore, il comandante provinciale dei Carabineri) oltre che i tantissimi parroci e sacerdoti (non meno di una quarantina) provenienti dall’intera diocesi e che hanno concelebrato la Santa Messa.
Profondo e sincero il clima di commozione registrato nella chiesa, gremita come mai in precedenza, che si è rivelata largamente insufficiente per contenere tutti quelli che avrebbero voluto entrarci. E in centinaia sono rimasti fuori. In pratica l’intera comunità parrocchiale di Tizzana/Catena, nelle sue varie componenti, ha preso parte alla Messa per l’estremo saluto al suo prete assassinato. 
“Tutta Quarrata soffre per quel che è accaduto: non ci sono parole che possano raccontare questa amarezza”, ha detto dall’altare il sindaco Marco Mazzanti, con fascia tricolore. “La nostra città non è questo, rifiuta con dolore e sdegno quanto è accaduto. Auspichiamo che i responsabili vengano individuati perché sia fatta giustizia. Noi non cerchiamo vendetta: siamo una società civile e vogliamo giustizia, una giustizia richiesta da quanto quest’uomo è stato fatto soffrire”.
Ha anche preso la parola Alessio Tagliafierro, giovane seminarista nato proprio nel fra Tizzana e Catena e che bene conosceva il prete ucciso. Ed è proprio di don Mario un testo, letto dal venticinquenne seminarista. “Aspettaci Signore – scrisse il prete massacrato a botte – non andare via, unico amico. E’ ormai sera dentro di noi e senza te la notte è troppo buia. Troppo triste”.
Molte lacrime, nei parrocchiani e fra i parenti di don Del Becaro. Il rito si è concluso con un canto alpino (“Signore delle Cime”) intonato dal coro parrocchiale. E gli applausi hanno accompagnato la salma all’uscita della chiesa per il cimitero della Misericordia di Prato, dove avverrà la sepoltura.
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[Lunedì 31 dicembre 2012 - © Quarrata/news 2012]


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