di EDOARDO BIANCHINI
Lo strano e controverso rapporto che
corre fra politica e morale
PISTOIA. Nel tardo pomeriggio di oggi ho ricevuto tre telefonate.
Ho dovuto rimandare i miei
interlocutori a più tardi, perché eravamo impegnati in una riunione di redazione
per il passaggio da Quarrata/news alla nuova testata che ne prenderà il
posto entro breve tempo.
Più tardi, riprendendo le fila del
discorso, mi sono fatto quella che si definirebbe una vera e propria doccia
fredda.
Tutte e tre le voci, che si erano
rivolte a Quarrata/news, presentavano la stessa insistente domanda, alla
quale non ho saputo rispondere e che – a questo punto – giro direttamente agli
interessati: il Sindaco Bertinelli e l’Assessore Tina Nuti.
Qual è il problema? È che da oggi, e
per tutto l’ambiente politico, corre la notizia che la figlia di Tina Nuti (Deleghe:
Politiche di tutela e promozione della salute, Politiche di inclusione e
promozione sociale, Problematiche abitative ed edilizia residenziale pubblica,
Politiche del lavoro, Attività produttive e sviluppo economico, Commercio,
Turismo) sarebbe stata assunta al front office del nuovo ospedale San
Jacopo. La avrebbe assunta la ditta Gesat che si interessa, in veste di azienda
privata, degli aspetti dell’accoglienza nella nuova struttura ospedaliera di
Pistoia.
Lecita l’assunzione? Lecitissima, a
termini di legge: ma singolare – va detto – che una azienda, pur privata,
legata al servizio della sanità, possa assumere la figlia di un Assessore che,
guarda caso, ha proprio quella specifica delega; e che lo faccia nello stesso
àmbito territoriale dell’amministratore stesso.
Al di là del fariseismo e del
rispetto letterale della legge (che qui, evidentemente, non si pone e non rileva),
c’è anche un’etica che esige limpidezza e rispetto nei confronti di chi ti
delega a rappresentarlo, il cittadino appunto; e, se il cittadino non ti delega
direttamente, lo fa pur sempre attraverso un delegato (in questo caso il
Sindaco, eletto dal popolo) e si aspetta da te, Assessore scelto dal Sindaco
della limpidezza e della trasparenza, una coerenza morale che ti impone di
essere un servitore ineccepibile sotto qualsiasi profilo.
È per questo motivo che – dopo aver
sentito dire che la questione sarebbe stata sollevata dal Consigliere Del
Maestro e fatta presente anche all’Assessore Tuci e al dottor Ferretti,
segretario di Bertinelli – questa testata, rivolgendosi a Bertinelli e alla
signora Nuti, domanda, in nome del popolo pistoiese votante: questa storia è
vera o è una bufala piantata su dalle male lingue degli avversari politici?
E come conseguenza, se essa fosse vera,
la domanda che segue è: Sindaco di Pistoia, non ritieni di dover congedare, senza
indugio frapporre, questo tuo Assessore perché non è stata capace di allontanare
da sé quell’ombra di dubbio che – come disse Cesare e lo sostenne con un
ripudio – non poteva e non doveva neppure sfiorare l’onorabilità di sua
moglie?
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Venerdì 10 gennaio 2014 | 21:27 - © Quarrata/news]
Familismo amorale in salsa pistoiese?
RispondiEliminaSpero davvero che il sindaco-filosofo possa smentire (e spero possa farlo in forma sintetica).
Non capisco in che modo il mio nome sia citato nel "caso " da lei pubblicato. Spero che questa notizia non sia vera. Chi si occupa di politica ,sempre, ma in momenti come questi deve , non solo, apparire al di sopra di ogni sospetto. Posso dire che questa voce girava mercoledì scorso in consiglio comunale da alcuni colleghi dell'opposizione.
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RispondiEliminaAssai vali e pocu costa a malu parrari bona risposta.
Un ragazzo mi disse "me ne vado dall'Italia per evitare di dover essere raccomandato". Siamo fatti in tanti modi.
RispondiEliminaA pistoia fanno tutto in famiglia,Nuti dovrebbe dimettersi, il nepotismo che c'è nelle ASL è sotto glòi occhi di tutti.Scadnaloso anche il fatto che quando ci sono dei concorsi li pubblicano in modo semi-nascosto così possono accedervi solo gli addetti ai lavori e i politici e i loro amici.
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