Come ogni giovedì serata live con tributo – Ieri , 23 gennaio, sul palco i Norge
SANTOMATO. Il rock and roll, senza i Led Zeppelin, sarebbe stato un po’
meno rock di quanto invece, anche grazie a loro, lo sia stato e sempre lo rimarrà.
Ieri sera, per il classico appuntamento live del circolo di Santomato, a
tributare al gruppo il suo giusto prestigio e onore cosmico, i Norge, formazione fiorentina che anche a
strumenti separati, rockettara lo è nel sangue, grazie soprattutto alla voce
della band, Iacopo Meille, una vera e propria reincarnazione di Robert Plant,
che può sprigionare tutta la propria creatività grazie soprattutto agli
strumentisti che ne accompagnano gli acuti: Francesco Bottai alla chitarra,
Luca Raddi, tastiere e armonica a bocca, quando i Led si tinsero di blues, Alex
Raimondi alla batteria e James Henry Downes al basso.
Ma oltre al piacere di ascoltare una
così fedele e autentica rilettura degli Zeppelin, ieri sera non siamo voluti
mancare all’appuntamento di Santomato perché Francesco Bottai, il chitarrista,
non lo vedevamo dal 1991, quando con Jeppe Catalano alla batteria e Giovanni
Dall’Orto al basso componeva la triade strumentale dei Goppions, rock band che vantava, al microfono, Irene Grandi.
Una serata genuina, professionale,
divertente. In sala, oltre agli amici e ai parenti dei talenti in cerca di prestigio che hanno animato l’ennesimo
appuntamento del Circolo, c’era il solito nutrito stuolo di inguaribili
rockettari, quelli che hanno apprezzato molto lo sforzo tecnico, organizzativo
e sonoro dei propiziatori di questo lietissimo evento (Tony De Angelis, il
presentatore, su tutti): i tributi artistici ai leggendari gruppi che hanno
divelto, dagli anni 70 in poi, la melodia di una musica fino a quegli anni troppo
accondiscendente con il potere e con la spensieratezza per poter diventare
leggendaria.
Giovedì prossimo, sempre a Santomato,
nuovo ed ultimo appuntamento di questo inverno rock. Sul palco del Circolo che
si affaccia lungo la via Montalese, oltre a jam che coinvolgeranno parecchi
strumentisti della zona, i riflettori si accenderanno soprattutto sui tre
artisti assoldati alla bisogna: Carlo Romagnoli al basso, Davide Malito Lenti
alla batteria e Danny Bronzini alla chitarra e alla voce. Una sei corde e un
diaframma, quelli del giovanissimo musicista di Pontedera, che richiameranno
nel salone, siamo pronti a scommetterci, parecchi spettatori. Uno, che non si è
mai perso una sua esibizione, non ci sarà: si tratta di suo padre, scomparso
improvvisamente venerdì scorso.
Non abbiamo parole per consolare Danny,
né possiamo trovarle: ci penserà la sua chitarra ad indicargli la strada per una canzone nuova e una città per cantare.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli.
[Venerdì 24 gennaio 2014 | 08:53 - © Quarrata/news]
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