L’attenzione focalizzata sia sulle
vittime e sugli effetti psicologici della deportazione, sia sui carnefici e
sulla loro visione del mondo
PISTOIA. Domani, 24 gennaio alle ore 16, presso la Sala dei convegni
della Fondazione Cassa di Risparmio verranno presentati i risultati del
recupero dell’Archivio Andrea Devoto. Andrea Devoto (Firenze 1927-1994),
neuropsichiatra e psicologo, fu primario degli ospedali psichiatrici di
Maggiano a Lucca e di San Salvi a Firenze e libero docente di Psicologia
Sociale presso la Facoltà Cesare Alfieri di Firenze.
IL PROGRAMMA
Saluti
•
Ivano Paci, Presidente Fondazione Caript
•
Daniela Belliti, ViceSindaco comune di Pistoia
•
Federica Fratoni, Presidente Provincia di Pistoia
•
Alberto Tesi, Rettore Università di Firenze
•
Giambruno Ravenni, Dirigente Regione Toscana
Interventi
• I fondi Andrea Devoto tra
biblioteca e risorse web, Lucilla Conigliello, Università degli
Studi di Firenze
• Andrea Devoto studioso della
deportazione e il suo archivio, Filippo
Mazzoni e Stefano Bartolini, Istituto storico della Resistenza e dell’età
contemporanea nella provincia di Pistoia
•
Le interviste dell’Archivio Andrea
Devoto, Giovanni Contini
Bonaccossi, Soprintendenza Archivistica Toscana
•
Memoria viva. Nuove prospettive per una
nuova cittadinanza, Adriano
Zamperini, Università di Padova
•
Coordina Roberto Barontini, Presidente Istituto Storico della Resistenza
•
Conclude Giovanna Le Divelec Devoto, Presidente onorario Fondazione Andrea Devoto
|
Come studioso si interessò moltissimo
ai temi della deportazione e dello sterminio, costituendo un importante
archivio che documenta le sue ricerche, oggi depositato presso la Biblioteca di
scienze sociali dell’Università di Firenze.
Nel 1960 pubblicò il suo primo saggio La tirannia psicologica, uno studio di
psicologia politica, in cui analizzò le dittature della prima metà del
Novecento e gli strumenti e le modalità con cui esse avevano conquistato ed
esercitato il potere.
A partire dal 1961 pubblicò i primi
studi sulla psicologia dei lager nazisti nei periodici ‘Rivista di Psicologia
Sociale’ e ‘Il Ponte’, che sfociarono nel 1964 nella ponderosa Bibliografia dell’oppressione nazista.
L’attenzione di Devoto si focalizzò sia sulle vittime e sugli effetti
psicologici della deportazione, sia sui carnefici e sulla loro visione del
mondo. Nel 1981, assieme a Massimo Martini, pubblicò il volume La violenza nei lager, seguito nel 1985
dallo studio Il comportamento umano in
condizione estreme: lo psicologo sociale e il lager nazista.
Nell’ambito delle sue ricerche sui
campi di sterminio, Devoto sviluppò, in collaborazione con l’Aned, Associazione
nazionale degli ex deportati politici nei campi nazisti, un progetto di
intervista dei sopravvissuti toscani, che fu attuato tra il 1987 ed il 1988,
coinvolgendo 76 deportati.
L’Archivio Andrea Devoto è stato fatto
oggetto di un lavoro di recupero che ha riguardato l’inventariazione e lo
studio del fondo, unico per la sua specificità. Tale lavoro, particolarmente
difficile e complesso, è stato svolto dall’Istituto Storico della Resistenza e
dell’età contemporanea nella provincia di Pistoia ed è durato circa due anni.
Si tratta di un contributo di
indiscutibile valore offerto alla registrazione storica della memoria e delle
conseguenze nell’animo e nella vita di chi ha sofferto l’orrenda vicenda dei
campi di sterminio della Germania nazista.
Tale importantissimo recupero è stato
reso possibile dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia che ha deliberato
un contributo finanziario.
La Fondazione Andrea Devoto continua
ancora oggi l’impegno di ricerca del grande psichiatra, occupandosi di tutte le
tematiche che riguardano l’universo concentrazionario.
[comunicato]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 23 gennaio 2014 | 17:18 - © Quarrata/news]
Ora si comprende perchè anche Barontini, quando c' è da vortare contro in Consiglio della Fondazione Caripit, "si tace". Pecunia non olet!
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