PISTOIA. In merito alla questione della Ztl a Pistoia, non possiamo
che trovarci d’accordo con i residenti del centro storico che chiedono al
sindaco l’ampliamento della stessa.
La modernità di una città si misura
anche da questi provvedimenti, peraltro presenti nel programma del primo
cittadino che li ha annunciati una volta eletto.
Liberare dalle auto un’altra parte del
centro storico, non può che rendere più vivibile una zona ricca di scrigni d’arte
e di storia. Poi, tutta questa esigenza di attirare auto verso il centro non è
supportata dai fatti: il parcheggio dell’ex-Ospedale del Ceppo, la cui apertura
al pubblico è stata di importanza strategica, risulta quasi sempre vuoto.
Basterebbe creare degli incentivi ad hoc, perché si sta parlando di un
parcheggio che si trova a due passi da Piazza del Duomo! Siamo a Pistoia, non a
Londra!
Non solo. Siamo sicuri che un maggior
afflusso di auto, magari con fermata in doppia sosta, porti ad un fatturato
maggiore per i negozi di Via Pacini e delle zone limitrofe? Non è stato forse
lo spostamento dell’ospedale, dal Ceppo all’ex-Campo di Volo, a contribuire al
forte calo delle vendite denunciato da alcuni esercizi, in particolar modo dai
bar? A questo punto non sarebbe più logico pensare ad uno shopping fatto “a
piedi” (come avviene a Lucca, per esempio)?
Crediamo inoltre che sia urgente la
creazione di un tavolo tra istituzioni e categorie di utenti, partecipato da
interlocutori veri, per ripensare completamente il modo con cui cose e persone
possano razionalmente spostarsi a Pistoia. Le premesse ovviamente sono la
tutela delle categorie più svantaggiate, anziani e portatori di handicap, e il
rispetto della piramide della mobilità che privilegia pedoni e ciclisti,
incentiva il mezzo pubblico lasciando quello privato come residuale. Si
potrebbero eventualmente coinvolgere i privati per cercare di far decollare il
car sharing, anche questo diffuso in molte città. L’idea è quella che
nessuna zona di Pistoia debba essere trasformata in un parcheggio a cielo
aperto: tutto lo spazio urbano, periferie incluse, è un bene comune, ecco perché
chiediamo una maggiore pedonalizzazione del centro.
Conseguentemente si potrà procedere nel
favorire la mobilità ciclabile con rastrelliere e tanti piccoli parcheggi coperti
per biciclette, gli unici che riteniamo utili in città. Ci preme rimarcare poi
che buona parte delle attuali piste ciclabili di Pistoia non hanno alcun senso,
specialmente quelle che corrono nella zona settentrionale del Viale Adua
(interrotte da posti auto, cassonetti e alberi). Non è sufficiente dire di
avere le piste ciclabili: occorre farle bene per far sì che i cittadini le
usino. Vogliamo poi ribadire la necessità di un progetto per le mura urbane di
Pistoia: sono state trascurate così a lungo che sono crollate. Il piano
Cervellati prevedeva percorsi pedonali e ciclabili, parco fluviale in alcuni
tratti lungo la Brana; è il momento di realizzare idee e rendere le mura davvero
quel gioiello che possono diventare.
Marco Beneforti
Comitato per il Wwf di Pistoia Onlus
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 27 gennaio 2014 | 18:40 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.