di Eleanna Ciampolini [*]
La prima cittadina di Agliana contesta,
passo passo, le critiche e i rilievi dell’esponente del Pdl
AGLIANA. I fatti, per
realizzare concretamente una moderna politica sui rifiuti, contano più di mille
discorsi propagandistici: nell’area territoriale dove la raccolta e lo
smaltimento dei rifiuti sono affidati al CIS, il Comune di Agliana è stato il
primo Comune a mettere in atto il sistema di raccolta differenziata porta a
porta e questa scelta è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di
Agliana (solo in seguito la stessa scelta è stata fatta e realizzata anche a
Montale e Quarrata).
Con orgoglio penso di poter dire di
aver contribuito, come Sindaco, in diverse sedi sia istituzionali che
politiche, ad arrivare a questa decisione che definisco “coraggiosa”,
considerando il fatto che questi tre Comuni sono proprietari dell’inceneritore
di Montale (signor
La Pietra, è così difficile riconoscere che è assai più facile decidere
la modalità della R.D. porta a porta nei Comuni che non sono proprietari di
nessun impianto destinato allo smaltimento dei rifiuti e che non hanno quindi
mutui da restituire alle banche per gli investimenti effettuati in passato?).
Aggiungo che non ho aspettato le
primarie per esprimere, con varie e concrete modalità, non solo la contrarietà
del Comune di Agliana (condivisa anche dal PD e dalla coalizione di centrosinistra
ad Agliana) al potenziamento dell’inceneritore di Montale da 150 a 225 T/g, ma
anche la mia seguente convinzione: “Se
emerge che ci sono incidenze maggiori di malattie derivanti dall’impianto,
dovremo decidere di chiudere l’inceneritore” (Il Tirreno del 12
ottobre 2013).
Inoltre ho presentato, come Sindaco di
Agliana, osservazioni critiche al Piano interprovinciale Rifiuti e al Piano d’Ambito
sui Rifiuti anche a riguardo delle previsioni circa i rifiuti quantitativamente
esagerate: critiche serie, realistiche e finalizzate a ridurre al minimo le
previsioni impiantistiche destinate all’incenerimento dei rifiuti nell’area
metropolitana (osservazioni che né il Pdl provinciale né quello regionale hanno
presentato), al fine di convincere l’Ato Toscana Centro a rinunciare al
potenziamento dell’inceneritore di Montale e,
sempre a tal riguardo, ho
portato in consiglio comunale, il 25 giugno 2013, un atto di indirizzo,
approvato a maggioranza (compresi i consiglieri Barontini, Zucchelli e Papi) in
cui si affermava la contrarietà all’ampliamento da 150 t\g a 225t\g senza se e
senza ma e si sottolineava l’impegno a lavorare per una riconversione o una
chiusura dell’impianto.
Per quanto riguarda l’affermazione
secondo cui io avrei impedito le alluvioni, non so dire davvero da dove l’abbia
tirata fuori: forse mi ha scambiato per Mosè? Anche qui parlano i fatti:
abbiamo approvato un piano strutturale e un regolamento urbanistico che
recepiscono, per la parte a sud della superstrada, le indicazioni di
pericolosità idraulica (PI 4) previste dall’autorità di bacino e quindi non c’è
già più alcuna possibilità di nuovi insediamenti. È vero che non abbiamo
condiviso che l’autorità decretasse senza prima prendere in considerazione lo
studio integrativo da noi fatto riguardante i battenti del torrente Bure,
quindi della parte a nord del paese. Abbiamo inviato la documentazione all’autorità
competente da un anno e siamo in attesa di vedere lo studio integrato con le
nostre osservazioni e proprio a questo mi riferisco quando parlo di una
revisione del piano strutturale che recepisca correttamente il livello di
pericolosità idraulica del nostro territorio. Perché il consigliere La Pietra
dovrebbe sapere che se fosse previsto anche il PI4 sulla parte a Nord del paese
(San Piero, San Niccolò, Catena) non solo non potranno essere costruiti nuovi
insediamenti, ma neppure interventi significativi di ristrutturazione dell’esistente
(come i frazionamenti) e ciò vorrebbe dire limitare lo sviluppo e la
riqualificazione del paese.
La prossima volta le consiglio di
documentarsi!
[*]
– Sindaco e Candidato Sindaco Pd di Agliana
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[Mercoledì 29 gennaio 2014 | 09:08 - © Quarrata/news]
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