PISTOIA. Antonella Gramigna, Presidente di “Adesso!Pistoia Centro”,
e Michele Parronchi, Vice Presidente, ci hanno inviato un lungo intervento che
riguarda la Breda e il problema malgestito dell’amianto.
In questa sede ne riportiamo solo uno
stralcio ricordando che – a causa della lunghezza del testo – è possibile
scaricare l’intero elaborato da qui.
Ieri pomeriggio ho partecipato alla
presentazione del libro in oggetto. Ho voluto dare segno di presenza politica
anche perché mi sono presentata in lista, alle ultime primarie per il rinnovo
delle segreterie, nella lista Breda.
Sono stata invitata dal Centro
Documentazione Marco Vettori ed ho incontrato la figlia Valentina alla quale,
oltre al mio personale abbraccio, quello di tutta la mia Associazione, ho dato
la promessa che l’impegno politico nostro, del partito e del Segretario Matteo
Renzi al quale sono a conoscenza sia stata inviata una lettera del Circolo Pd
Breda, non mancherà. Si parlava di Breda, ieri. Una fabbrica, il pregio di lavorarci.
Una fabbrica, la paura di morirci.
Questi sono i sentimenti che sono
emersi ieri pomeriggio alla presentazione del libro di Stefano Valenti, a
Pistoia preso il Circolo. Una Breda gemella alla nostra, Breda Fucine. Gemella
in tutti i sensi, anche nella morte. Un manifesto campeggia tra gli altri e non
posso fare a meno di farmi catturare da quello sguardo, quello di Marco
Vettori, il portabandiera e padre della Commissione Cgil sull’amianto, ma prima
di tutto un collega e un amico. Una gran bella persona che ha lottato contro la
sua malattia con tutte le sue forze, le stesse con le quali ha portato avanti
le difese dei diritti sul lavoro. È dedicato a lui e a tutti quelli che hanno
perso la vita l’evento. Marco Vettori che nel suo ultimo convegno, promosso
dall’Associazione Pofferi l’anno scorso, così si espresse: “Mi meraviglia che
il settore ferroviario non sia stato inserito nell’ultima indagine sul tema
promossa dal Ministero della salute. Non è vero che l’esposizione è avvenuta
solo nel vecchio stabilimento, in sala era presente un amico colpito da mesotelioma
e che aveva lavorato solo nel nuovo stabilimento. Inoltre l’amianto veniva
spruzzato da tutti, dipendenti Breda e dell’indotto. Che fine hanno fatto gli
studi sulle concause e correlazioni di questa malattia?”.
Stefano Valenti offre una grande occasione
a Pistoia, la città della Breda, quella di poter riparlare del problema
amianto. Nel suo libro “La fabbrica del panico” ci parla del padre e della sua
malattia. Parla del padre e della sua valle da dove scese in città per lavoro,
abbandonando la natura e la sua salute. “Una città estranea” la definisce nel
suo libro” un cubicolo-letto per dormire e dentro un reparto annebbiato dall’amianto”.
È di questo che si parla, l’amianto.
Eternit è il suo nome, significa
eternità, come la condizione a cui conduce, appunto, di morte.
Erano gli anni 70, nelle fabbriche si
lottava per il salario, per ritmi di lavoro più umani, per abbattere la
supremazia del ‘padrone’, c’erano gli scioperi e le lotte per i diritti. […]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 20 gennaio 2014 | 09:42 - © Quarrata/news]
Non continuerò a leggere la lettera. Già "il cappello" della Signora è un inno al sindacato, sopratutto C.G.I.L. ( quella che aveva dentro anche le B.R.) che insieme ai suoi compari della ex Triplice, è , dopo la politica, la più grande fabbrica di capitale. Fra immobili posseduti e tessere non sempre volutamente richieste, percentuali sulle cause seguite,etc. Il Capitale che è divenuto sindacato e loro , i percettori , i nuovi padroni. Con una differenza: loro ( quelli del sindacato e quelli della politica) non rischiano niente e qualche "feticcio" in buona fede ed onesto da sbandierare lo troveranno sempre.
RispondiEliminaCaro Alessandro,
RispondiEliminaMi spiace molto che non abbia voluto proseguire la lettura, avrebbe capito molto bene che la mia non era " piaggeria" verso la CGIL, non comprendo da quale " cappello" lo abbia desunto.
Se lei avesse avuto la costanza o la curiosità di arrivare sono in fondo probabilmente converrebbe con me nel dire che questo sindacato fece ben poco , nonostante i suoi operai e sostenitori prendessero la vita , uno dopo l'altro.
Se ne avrà voglia potrà leggere e successivamente ri- commentare come spero!
Saluti e grazie del commento !
Antonella Gramigna
Caro Alessandro,
RispondiEliminaAggiungo inoltre che ciò che lei dice trova corrispondenza anche nella mia opinione.
Ancora cari saluti!
Antonella Gramigna
Grazie, seguirò il suo consiglio. Purtroppo quando sento parlare di sindacati e penso alle Breda ed alla fine che gli verrà riservata, non posso fare a meno di ricordare che dal sindacato Breda sono stati partoriti Sindaci e onorevoli in Pistoia. Grazie per il suo invito.
RispondiElimina