Strade di Pistoia in totale abbandono: degrado urbano e umano
PISTOIA. Si ha la netta impressione, viaggiando in macchina per
Pistoia, che la città somigli sempre più ad una di quelle dei Paesi dell’Est prima
dell’avvento del papa polacco, o di Beirut, ancora oggi: non ci sono buche,
sulle strade, ma dei veri e propri crateri, come se la notte, qualche vandalo
sofferente di devastazione (e ce ne potrebbero essere, vista la media umana),
si fosse divertito a picconare il manto stradale, o se in serata qualche aereo
avesse sbagliato bersaglio e avesse bombardato a caso.
Questo viaggiando in macchina, perché in
sella a un motorino o a una bicicletta, i rischi non si limitano alla foratura
di un pneumatico o alla compromissione di un semiasse, ma all’incolumità: via
Pagliucola, via Borgognoni, viale Fermi a Sant’Agostino, piazza della
Resistenza, via San Pietro, via Buonfanti, piazza Leonardo da Vinci e molte
altre piccole e medie arterie stradali non coinvolte dai percorsi mondiali
ciclistici e per questo dimenticate, abbandonate, restate com’erano. Da rifare.
In compenso però, i dossi artificiali
non mancano, che in alcuni casi non sono degli induttori alla moderazione della
velocità, ma dei veri e propri scalini,
capaci di sconquassare l’assetto delle vetture anche se affrontati a 30, 40
kmh, nel pieno rispetto del codice.
Preghiamo dunque, e non chiediamo, la
realizzazione della scrematura di tutti i dossi artificiali e la loro rimozione
da quelle strade dove non sono transitati i ciclisti affinché vengano posti
dove il buon Dio ha voluto far sfrecciare i mondiali delle due ruote; e visto
che ci siete, approfittate dei lavori in corso e togliete pure l’impalcatura di
via Buonfanti: è brutta, riduce il già angusto manto stradale, crea enormi
fastidi ai residenti, agli unici commercianti e ai numerosi viandanti. E costa.
Quanto non lo sappiamo, ma gratis, lì,
non ci starebbe certamente!
f & s
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[Domenica 26 gennaio 2014 | 17:13 - © Quarrata/news]
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