di LORENZO CRISTOFANI
All’Arci delle Fornaci un incontro per
lanciare una nuova strategia politica
PISTOIA. Si è svolta al circolo Arci de Le Fornaci l’iniziativa
pubblica dei Verdi con la presenza del presidente della Federazione nazionale
Angelo Bonelli. Hanno fatto gli onori di casa Andrea Fusari, storico
consigliere comunale dei Verdi e attuale segretario provinciale, e il
segretario regionale Lorenzo Lombardi, affermando la necessità dell’unificazione
delle varie forze in cui è diviso il mondo ecologista, anche perché da tale
divisione brindano sempre i soliti affaristi senza scrupoli e senza attenzione
alla qualità della vita.
Le storiche associazioni dell’ambientalismo
pistoiese hanno portato il loro saluto e una piccola riflessione.
Antonio Sessa, per Legambiente Pistoia,
ha sottolineato che il dissesto idrogeologico che colpisce il territorio
nazionale, per cui si fa finta di piangere, liberando qualche milione di euro
per i piani di emergenza, ma continuando poi a cementificare in zone a rischio
e non investire in prevenzione, genera afflizioni anche sotto i nostri occhi.
Infatti in questi giorni la montagna sta letteralmente franando e 250 persone
dell’associazione per lo sviluppo di Torri si sono riunite per decidere una
strategia in merito alla frana che da Befana isola la frazione di Sambuca.
Inoltre l’interruzione della ferrovia Porrettana, sempre causa frana, colpisce
le fasce deboli, arrivate in montagna per l’economicità degli affitti, che si
vedono così private di un servizio essenziale per rimanere in montagna.
Pierluigi Palandri, Wwf Pistoia,
pioniere dell’ecologismo locale, ha stigmatizzato la desolante situazione
italiana, dove su troppi fronti dello scenario socioeconomico mafie e omertà
fanno la parte del leone. Non migliore la situazione pistoiese, dove le
istituzioni locali, Asl, e Arpat, hanno pensato bene, proprio lo scorso mese,
di boicottare un convegno su pesticidi, diserbanti e spandimento di
fitofarmaci, organizzato con la partecipazione di autorevoli e qualificati
studiosi di Ispra e Cnr dalle associazioni ecologiste. Sul vivaismo e criticità
relative, ha ricordato, è veramente impossibile un confronto dialogico e
responsabile, che sarebbe invece vantaggioso per tutti i soggetti della nostra
area.
Angelo Bonelli, da sempre nei luoghi di
emergenza sociale, tanto che nel 2000 subì un incendio alla casa di Ostia,
scoprendo poi, dalla rivelazione di intercettazioni telefoniche, che si
trattava di una punizione dei casalesi per la sua attenzione verso i siti
abusivi di stoccaggio dei rifiuti tossici, è stato franco e chiaro.
Ha ammesso che l’ecologismo politico
non ha ancora avuto dei risultati per condizionare la politica del paese,
motivo per il quale vale la pena promuovere capillarmente la cultura ecologista
come presupposto al quale ricondurre le varie politiche di settore.
Serve, in altre parole, capire e
stabilire definitivamente le priorità del paese, a partire dalla messa in
sicurezza idraulica del territorio, che deve essere l’unica vera forma di
difesa da finanziare, non certo i cacciabombardieri F35.
Bisogna poi tradurre i conflitti in
azioni di governo: sulla vergogna nazionale dell’Ilva, non deve passare il
messaggio che si è contro il lavoro e l’industria. Anzi, si deve ribadire che
il finto capitalismo italiano, assistito e parastatale, deve essere instradato
sulle innovazioni siderurgiche su cui in Corea e Giappone si è investito da
anni, Finex e Corex, per abbattere
drasticamente gli inquinanti associati al ciclo dell’acciaio e migliorare la
competitività aziendale.
Ma la classe dirigente del settore,
priva di capacità imprenditoriali e seria preparazione, non si rende conto dei benefici
che avrebbe il sistema-paese uscendo con investimenti mirati dalla contrapposizione
salute-lavoro. Non se ne rende conto nemmeno il sindacato, che ha fatto
morire nel più straziante e vergognoso silenzio lavoratori su lavoratori.
La stessa cosa è successa alla Breda,
col mesotelioma, dove i sindacati – Cgil in primis – erano tutti d’accordo in un’inaccettabile trasversale
strategia della reticenza, hanno osservato due cittadini seduti in ultima fila.
Bonelli ha perciò colto l’occasione di
precisare che anche la vicenda della terra dei fuochi ha insegnato che
il comportamento del “non vedo, non parlo, non sento” non porta a niente: basti
pensare alle mamme della provincia di Caserta che oggi piangono i bambini
colpiti dalle più atroci malattie proprio perché gli adulti di ieri si
voltavano dall’altra parte, per non vedere l’interramento abusivo di scorie
tossiche.
L’ambientalismo presuppone impegno
diretto e senso della legalità, e rimane l’ultima speranza per fare della
politica lo strumento per esercitare il diritto di vivere in un modo migliore – ha concluso il consigliere comunale di Taranto e
ambientalista italiano.
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[Venerdì 24 gennaio 2014 | 10:57 - © Quarrata/news]
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