CUTIGLIANO. I ricordi di Daniele Petrucci di Pian degli Ontani classe
1928, per non dimenticare da dove veniamo e riflettere su dove stiamo andando.
Una finestra spalancata sul recente passato della Montagna Pistoiese, dove le
condizioni di vita erano pressoché le stesse di quelle di 5 e forse più secoli
fa, la progressiva conquista del benessere e il rapido declino. Un grido di
dolore ma anche un monito per le prossime generazioni e una condanna
inappellabile a burocrati ed amministratori che dovevano, potevano e non hanno
fatto.
mar. ferr.
RIFLESSIONI E RICORDI DI UN UOMO COMUNE (DANIELE PETRUCCI) DIARIO O PROMEMORIA DI CHI HA SEMPRE PRESENTE COME SI VIVEVA
70 ANNI FA IN QUESTA MONTAGNA DELLA VAL SESTAIONE
Ricordo ancora i racconti del nonno,
quando ero piccolo, davanti al focolare del camino. Racconti della loro tragica
vita che trascorrevano in questa valle del Sestaione, gente povera che abitava
in piccole borgate con vari nomi: Il Piano, Il Poggetto, Casa Baldino, Casa di
Sotto, La Ciliegia, Casa D’Elisa, Le Fontanelle, Serrin dell’Erba, La Motta,
Pian della Quercia, Casa di Francia, Il Prato, Il Balzone, La Peschiera, La
Frassa, Caselmori, Il Serinaccio, Il Catino, Pian di Novello. Queste borgate
fanno parte del paese di Pian degli Ontani dal quale distano da metri 400 a km
2 fino ai km 5 di Pian di Novello, con una altitudine sopra il livello del mare
da 700 a 1200 metri.