domenica 26 maggio 2013

FRAGAI E LE SUE COMMOVENTI DICHIARAZIONI SULLE CENERI SEPOLTE DI MONTALE

di ALESSANDRO ROMITI

La messa in sicurezza dell’impianto? Semplice: seppellire le ceneri dei forni nelle fondamenta e nell’area di calpestamento Una patata bollente passata a Asl e Arpat “se lo riterranno opportuno”

MONTALE-PIANA. Il Tirreno ritorna sulle “ceneri sepolte” con articolo travestito da scoop, ma già anticipato da noi e da un bel pezzo. È la seconda volta che succede sullo stesso argomento (vedi).
Leggere poi le dichiarazioni dell’assessore Fragai sul Il Tirreno è un esercizio di grande suggestione per la serie delle sue incredibili affermazioni. Gli amministratori provinciali, dice fra l’altro il politico, hanno dato “…mandato ad Asl e Arpat di approfondire ulteriormente la questione se lo riterranno opportuno”.

È quel “se lo riterranno opportuno” che non può non dare particolarmente fastidio. Per quale motivo, dovrebbero ritenerlo opportuno: a Pistoia, sappiamo bene nessuno ha visto e sentito niente, e se per caso, avesse percepito qualcosa, in quel caso, potrà sempre dire di non aver capito. La politica della provincia, a grandi linee, non è proprio questa se guardiamo a ciò che è accaduto in Comunità Montana o se seguiamo, pur poco poco, le vicende degli Untouchables?
Eppure la vicenda è semplice: sarebbe, più o meno, come se venisse individuata una bomba inesplosa della seconda guerra mondiale nei pressi del binario del treno, e il Sindaco dicesse al maresciallo della stazione dei Carabinieri di valutare e decidere lui, se rimuoverla o lasciarla lì se lo riterrà opportuno.
L’articolo è peraltro ipnotizzante: Bruno Tempestini presenta un’immagine dell’impianto negli anni 80 (della serie di quelle già pubblicate dal blog – vedi) e che comunque rappresenta i cumuli e non la discarica, oggi consolidata in una massicciata usata quale fondazione e piano di calpestamento dell’impianto stesso. E allora non è forse tentativo di confondere le mele con le pere? Non è una sorta di depistaggio così amato, come sistema, dai nostri politici?
L’articolo apparso sul quotidiano è dunque solo suggestivo, con l’immagine dei cumuli di cenere degli anni ’80 dove, come scrive la stessa Faragli, “… un tempo c’era una discarica, che aveva bisogno di essere messa in sicurezza, e così è stato”.
Ancora una volta, il super-Assessore all’Ambiente è ben informato e precisa in modo categorico, gli esiti di valutazioni che dovrebbero, anzi sono state, demandate agli organi di controllo. È bello avere un Assessore così: un cittadino si sente appagato, protetto e soprattutto “garantito”, ma anche “partecipato”.
Torneremo a chiedere, con quali tecniche e procedimenti di progettazione ingegneristica, è stata costituita la fondazione di “messa in sicurezza” di due/tre ettari di ceneri, usate a fondamento di una sistema di fabbricati e impianti come quello di via Tobagi.
È stata fatta una esplicita richiesta di accesso agli atti al Comune di Montale e, dopo aver sollecitato anche il Cis, nessuno ha saputo ancora dire le argomentazioni per cui questo episodio sconcertante, questo “seppellimento di cadavere-cenere”, avrebbe portato al tavolo istituzionale (sì, perché se è istituzionale, anche se è inconcludente e retorico, è un atto determinato e funzionale all’esercizio democratico del sistema: insomma un atto di massima retorica, salvachiappe dei politici, ed era già successo i 27.2.2012 in Comune a Montale per le polveri fini).
Eppure il Cis, ha scritto e firmato una relazione sull’imbarazzante vicenda, ma non l’ha consegnata nemmeno ai Comitato dei cittadini per il controllo dell’impianto, a cui ha partecipato solo il presidente Franceschi e il consigliere Zuccherini, ma non i tecnici responsabili dell’impianto medesimo (vedi).
Se la erano dimenticata in ufficio? Una semplice dimenticanza? E si erano dimenticati anche dei direttori dell’impianto Perruccio e Marchiani?
Li comprendiamo perfettamente. In questi giorni hanno effettivamente diversi grattacapi a cui pensare… Grattacapi per una discarica che aveva bisogno di essere messa in sicurezza, e così è stato.
È bello quel così è stato.
Hanno fatto sparire il cadavere seppellendolo sotto il pavimento della cucina.
Come nei film americani.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 26 maggio 2013 | 07:17 - © Quarrata/news]

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