La ‘provvidenziale’ prescrizione salva anche gli
ex-Presidenti della Toscana – Tutti insieme gli
accusati avrebbero dovuto risarcire 13,5 milioni di euro – Non pagheranno una sola lira
PISTOIA. Un nostro attento lettore, con
ineccepibile lucidità, ci scrive:
Se
non erro i nostri precedenti Governatori sono stati fra coloro che in un
recente passato hanno chiesto più volte a Berlusconi di rinunciare alla
prescrizione.
Per
essere credibili sarebbe coerente che facessero loro quello che hanno chiesto
di fare ad altri.
Non
le sembra, Bianchini?
Cordialmente
Simone Agostini
CORTE DEI CONTI
Tav in
Mugello, c’è la beffa
Nessuno pagherà per i danni
Assolti per prescrizione 23
amministratori e dirigenti regionali, nonché dirigenti del Ministero dell’Ambiente,
accusati dalla procura contabile come responsabili dei danni durante i lavori
dell’alta velocità
Pozzi, falde idriche e sorgenti del Mugello, tra
Firenze e Bologna, si seccarono, o diminuirono la portata d’acqua, durante i
lavori dell’Alta velocità. Ma nessuno risarcirà il danno all’erario. Infatti la
sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Toscana ha assolto per
prescrizione 23 amministratori e dirigenti regionali, nonché dirigenti del
Ministero dell’Ambiente, accusati dalla procura contabile come responsabili del
danno. Tra loro tanti ex membri di giunte della Regione Toscana dal 1990 al
2000, compresi gli ex presidenti Vannino Chiti e Claudio Martini. Tutti insieme
avrebbero dovuto risarcire 13,5 milioni di euro.
In particolare, la Sezione giurisdizionale
della Corte dei Conti della Toscana, affermando la giurisdizione della Corte
dei conti nella vicenda, ha pronunciato sentenza di assoluzione «per
intervenuta prescrizione dell’azione risarcitoria» proposta dalla procura
contabile. I giudici della Corte dei Conti hanno argomentato che il fatto
dannoso contestato agli amministratori e dirigenti accusati avrebbe avuto
carattere di illecito istantaneo con effetti dannosi permanenti, con decorrenza
del termine prescrizionale dal momento in cui il danno ha cominciato
inizialmente a manifestarsi, che è stato ritenuto antecedente di oltre 5 anni l’avvio
del giudizio di responsabilità. La procura era stata, anche nel pubblico
dibattimento, di diverso avviso, ravvisando nei fatti contestati il carattere
di illecito dannoso permanente, il che avrebbe implicato un diverso calcolo
della prescrizione. Il procuratore regionale si riserva di ricorrere in appello
alle sezioni centrali della Corte di conti.
[dal corriere
fiorentino – link]
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[Lunedì
4 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]
a dimostrazione della coerenza dei vari notabili della sinistra italiana ed in particolare dei dirigenti toscani, come sempre in prima linea pur di non pagare per le proprie malefatte.
RispondiEliminaPer loro tutto è lecito mentre per gli altri tutto è dovuto!!!!!
Livio Gestri
Cari tutti,
RispondiEliminasecondo me ci si scorda sempre che per i politici, di qualsiasi colore e livello, la parola coerenza è troppo grossa. Certe volte credo che venga loro imposto, al momento che iniziano a far politica, di eliminarla dal loro vocabolario, e di sostituirla con la parola OPPORTUNITA'.
A noi poveri ed illusi comuni cittadini non rimane che "abbaiare"...., e continuare a prendere calci nel C..o perché si fa chiasso.
Riccardo chiti