di Luigi Scardigli
Oggi a Firenze, Matteo Renzi,
Sindaco del capoluogo toscano e uomo più in vista, e più temuto, per le
Primarie del Centrosinsitra per il 2013, è andato giù duro.
Il rottamatore per
antonomasia, dopo qualche prologo già sufficientemente ardito, ha addirittura
detto: «Caro D’Alema, caro Veltroni, cara Rosy, caro
Franco Marini: avete fatto molto per il Paese, ma adesso anche basta; si può
seguire l’Italia anche senza staccare attaccati ad una poltrona».
A me, Renzi, non è simpaticissimo:
ho l’impressione che soffra un po’ troppo di protagonismo ed egocentrismo; che
avrebbe potuto fare anche l’anchorman, alla Vega Star e prendere il posto di
Carlo Conti nel tardo pomeriggio della Rai, ma dice cose sacrosante e
soprattutto dice quello che la gente pensa ormai da tanti anni.
Certo, Renzi, visto che sei
nel Pd e che provi a rottamare la vecchia dirigenza di Botteghe Oscure, tra i
quattro citati nell’odierno anatema pomeridiano, un comunista avresti potuto
anche mettercelo, che diamine!
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[Sabato 23 giugno 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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