POLITICI ECCELLENTI
Federica Fratoni, Renzo Berti,
Gianfranco Venturi, Caterina Bini, Renzo Giuntoli e Antonio Abenante fra i nomi
dei non indagati – I rapporti di non fiducia fra la Presidente della Provincia
e la “Zarina” Manuela Nunziati, dirigente della Provincia e moglie di Vannino
Chiti – Un quadro sconsolante della corruzione nel Pistoiese
PISTOIA. Saltato ormai il coperchio, sembra che niente possa più
trattenere la marea di fango che sta uscendo dalla bocca del cratere.
Ma questa non è un’eruzione nel senso
tradizionale del termine: è una tracimazione che ha tutta l’aria di non potersi
più arrestare. E ogni giorno che passa, ai vecchi particolari altri se ne
aggiungono, che coinvolgono sempre più gente, oltre a quella già implicata.
Una mano, a portare alla luce i
particolari, la dà, in maniera sostanziale, Simone Innocenti del Corriere
Fiorentino.
Innocenti in questi ultimi tre giorni
ci fa, più che un quadro, un arazzo tramato e complesso – ma chiaro – delle
mosse e dei personaggi di tutta la commedia: da un lato gli indagati e dall’altro
i politici non indagati, ma che intrattengono, con gli indagati stessi,
rapporti per così dire piuttosto stretti e/o privilegiati. Ha perfettamente
ragione, dunque, quando parla di un ‘discutibile costume’ esteso o, se
preferite, spalmato su tutto il territorio provinciale, perché fra i politici
che compaiono nel rapporto della Digos, oltre a Fratoni e all’ex Sindaco Berti,
ci sono anche altri personaggi, come due Sindaci di Pescia (Renzo Giuntoli e
Antonio Abenante) e due personaggi pistoiesi attualmente in Regione: Gianfranco
Venturi e Caterina Bini.
Innocenti scrive, perciò, che «un’intera classe politica, anche se non è indagata, finisce
così sotto osservazione». E non ci fa affatto una bella figura, aggiungiamo noi.
L’antologia delle sorprese è
perfettamente seguibile sul Corriere Fiorentino, a cui vi rimandiamo. I
punti di riferimento sono La marcia degli appalti, con la banda (giovedì
14 giugno), Bramerini e Pistoia (venerdì 15 giugno) e Appalti &
Blues, la cena degli sponsor alla festa del Pd (sabato 16 giugno). È un
mirabile florilegio.
Nell’edizione di oggi, 16 giugno, altre
sono le note che ci lasciano perplessi: in maniera particolare ci colpiscono le
manovre della Presidente della Provincia Fratoni che, parlando degli appalti
per i Mondiali di calcio 2013 (che sembrano interessarla assai), chiama con il
nomignolo di Zarina la dottoressa Manuela Nunziati, dirigente dell’area
amministrativa della Provincia di Pistoia e moglie del vicepresidente del
Senato, Vannino Chiti. Sembra spregiarla perché contraria (a quanto si legge)
all’inserimento di Riccardo Gaddi (ex direttore generale della Provincia di
Lucca, arrestato) e dell’ingegner Paolo Mazzoni (ex funzionario della Provincia
di Pistoia, arrestato) nella procedura di controllo e di assegnazione dei
lavori pubblici in occasione dei mondiali di ciclismo: «Io alla zarina non le dico nulla di questa roba», dice Federica Fratoni, a telefono, parlando con l’indagato
Riccomi. E questo ci dà l’idea della temperie dei rapporti fra vertici politici
e vertici amministrativi nella apparentemente calma e solenne Provincia di
Pistoia.
Fra l’altro Federica Fratoni (leggete La
marcia degli appalti, con banda, del 14 giugno) chiede favori per alcuni
cittadini che vorrebbero realizzare un piccolo campo sportivo, cosa che,
quantomeno, non sembra particolarmente bella e opportuna anche se la Presidente
– come nota acutamente Simone Innocenti – parlando con il Corriere
Fiorentino dichiara: «Vivo con la forza della serenità. Conosco mille persone e
sono disponibile con tutti». Meno disponibile –
viene da dire – la Fratoni è stata con l’Idv Michele Parronchi e con la Pd
Chiara Innocenti, entrambi assessori epurati e senza preavviso.
A livello più alto, lo stesso assessore
regionale Anna Rita Bramerini viene tirata in ballo per una cena a Pistoia: e
lei si precipita a negare di aver mai fatto cene con imprenditori pistoiesi. Solo
che gli arrestati Roberto Vescovi e Franco Riccomi la citano esplicitamente e
parlano, insieme a lei, anche di un funzionario della Comunità Montana, realtà di
cui i nostri lettori ben conoscono tutto il dissesto milionario dovuto a
ruberie ultratrentennali – un altro punto dolente di questa ‘virtuosa provincia’ che
è, appunto, Pistoia.
Con questo breve e denso riepilogo,
ampliabile attraverso le letture del Corriere, abbiamo voluto dare una
almeno pallida idea di quello che c’è sotto il silenzio e il tranquillo pelo
dell’acqua. Altre riflessioni possono nascere in chi legge, seguendo le altrettanto
bene informate cronache locali.
Emerge, però, quello che noi andiamo
dicendo da tempo: che cioè non è pensabile che una città possa continuare a
essere dominata da un’apparente idilliaca calma sotto un sistema che, se è
realmente così come appare dalle centinaia di pagine dell’ordinanza firmata dal
Gip Roberto Tredici, è assolutamente da cancellare. Senza mezzi termini.
Edoardo Bianchini
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[Sabato 16 giugno 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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