RENZO BERTI, L’ETERNO SBALORDITO
PISTOIA. Immaginatevi la mia sorpresa, stamattina, quando ho letto
le cronache cittadine che ci raccontavano di Berti in procura.
E immaginatevi non solo il mio stupore,
ma anche quello di tutti i pistoiesi: quelli normali, voglio dire, non quelli
che contano, perché questa seconda categoria è davvero particolare e assurda
nella sua incapacità di vedere cosa le succede sotto il naso – pensate, per
esempio, anche a Federica Fratoni, altro esimio esemplare di una personalità
politica che vive ‘tre metri sopra il cielo’.
È dal 1961 che vivo Pistoia, da quando,
cioè, iniziai a frequentare il Forteguerri e, fino da allora, ho sempre saputo
che bastava un sospiro a Porta al Borgo perché, dopo tre secondi, la gente dell’Arca
venisse a sapere che qualcuno aveva respirato: vi immaginate, dunque, come sarà
stato possibile che il buon Renzo, da vera e propria Lucia manzoniana, non
sapesse nulla di quel che gli stava succedendo sotto il culo?
Non esiste, si diceva una volta. Non è
possibile.
Per 10 anni Renzo Berti è stato Sindaco
di Pistoia e, per 10 anni, è caduto dalle nuvole ad ogni scandalo della sua
città: guardàtelo, per esempio, nella storia del Cip & Ciop. Basterà quella.
O osservatelo anche nelle faccende Copit-Del Santo, Mazzotta, Vigile Urbano
condannato, e giù giù, fino a quest’ultima vicenda per la quale Bertinelli, pur
fuori da tutto durante il regno Berti, immaginava tutto, mentre lui, il Sindaco
dei pistoiesi, messo lì apposta per vigilare, non ha sentito nulla, non ha
avvertito nulla, non ha capito nulla, non si è reso conto di nulla ed è,
perciò, caduto dalle nuvole.
Come politico non c’è male: è stato,
senza dubbio, il più attento e il più perspicace di tutti i suoi predecessori.
L’eterno sbalordito, lo ha definito
qualcuno.
Uno sbalordito che – lasciatemelo dire –
rischia di sbalordirci tutti.
In primo luogo i suoi elettori che, per
ben due volte, per ben dieci anni, hanno avuto come re, nel loro stagno
pistoiese (e se l’operazione Untouchables è vera, Pistoia è davvero uno
stagno e una palude malefica), non una persona viva e vegeta, ma un ectoplasma
in estasi: o, meglio, un vero e proprio ‘re travicello’.
Edoardo Bianchini
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 21 giugno 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.