L’annuncio
è stato dato ieri durante la Verifica Pastorale – Ridotti i Vicariati Foranei,
conferma per “Preti e Parrocchie in Alleanza”
PISTOIA. Se nel 1907 i cattolici italiani si
trovarono a Pistoia per la prima delle settimane sociali (e nel 2007 la
Settimana del centenario si aprì proprio nella cattedrale di san Zeno) l’anno
prossimo – nel maggio 2013 – saranno i cattolici toscani a ritrovarsi a Pistoia
per quella che viene definita come la prima “Settimana sociale dei cattolici
toscani”.
La notizia –
pressoché certa anche se ancora manca la ufficialità formale – è stata fornita venerdì scorso, nel
tardo pomeriggio, da don Cristiano D’Angelo, vicario per la Pastorale, durante
l’assemblea di verifica della chiesa pistoiese “Speriamo – ha aggiunto il Vicario – possa diventare
anche per la nostra comunità un momento importante di coinvolgimento,
riflessione e rilancio di tutto ciò che rappresenta l’impegno sociale dei
cattolici”.
Sono due i
pistoiesi (Selma Ferrali ed Edoardo Baroncelli) a far parte della segreteria
pastorale sociale della (CET), che dopo l’incontro dello scorso marzo, sta
lavorando proprio su contenuti e logistica del convenire toscano fra tutti i
cattolici impegnati in politica e nel sociale.
La verifica
pastorale di “fine anno” (anche per la comunità ecclesiale la pausa estiva, pur
non rappresentando certo una sosta, costituisce un evidente discrimine
temporale) si è svolta con la presenza del vescovo Mansueto Bianchi che, nella
sue conclusioni, ha sottolineato il senso del Programma Pastorale 2011-2014 (“Finché
ci sono, continuerò ad andare avanti con una chiesa che ha lo stile della
programmazione e della verifica. Non sono venuto a Pistoia per fare il notaio,
ma per impostare scelte pastorali: queste le abbiamo condivise, le ho tracciate
dopo una intensa fase di ascolto e tutti dobbiamo sentirci impegnati su esse”).
L’aula magna del
Seminario ha visto una buona presenza di laici e sacerdoti nonché un bel
dibattito sulla relazione di don Cristiano che, a sua volta, ha considerato le
relazioni pervenute dai vari Uffici diocesani (tutto il materiale è sul sito www.diocesipistoia.it).
Fra le questioni
su cui si sta pensando di intervenire ce n’è una anche simile alle riforme che,
sul piano civile, stanno interessando le istituzioni pubbliche (ad esempio con
le Unioni fra i Comuni e fra le Province): i Vicariati Foranei (oggi a Pistoia
sono 10) saranno ridotti di numero (si presume a 7). Ciò sia per migliorarne l’efficienza
pastorale che per favorire una migliore formazione del clero.
Proseguono e si
consolidano anche le esperienze (“Preti e Parrocchie in alleanza”) rese
necessarie sia per “vivere meglio le nostre parrocchialità” e sia per reagire
alla drammatica situazione di carenza numerica nel clero. A Pistoia i sacerdoti
incardinati sono appena 103, di cui quasi 20 a riposo per limiti di età o
malattie, 3 o 4 impegnati fuori diocesi e attorno ai 45 in età superiore ai 75
anni. Le parrocchie teoricamente presenti sono 161.
Forte
attenzione, nella relazione di don D’Angelo, proprio per le relazioni fra i
preti (“Dobbiamo riconoscere con onestà la difficoltà a collaborare, la
diversità di età e di impostazioni mentali, le diversità di culture e di
provenienze geografiche”).
Un capitolo
centrale quello sulla dimensione sociale (“Una chiesa dove il Sociale fosse
sentito concorrente o alternativo allo Spirituale o dove la Carità sostituisse
la catechesi, o viceversa, sarebbe una chiesa debole, schizofrenica e
disunita”) con il “Tavolo sull’occupazione”, il “Progetto Policoro” per l’occupazione
dei giovani, le attività di Caritas e l’impegno in favore dei nuovi stili di
vita.
Viene in
parallelo ribadita la centralità per l’ascolto della Parola di Dio. Su questo
progetto esistono circa 130 gruppi, 140 animatori e oltre 1.300 persone
coinvolte in varie zone della diocesi. E’ stata anche analizzata la situazione
della Pastorale Giovanile (circa 30 gruppi) e – attualissima – la partenza di
“Oraestate”, gli oratori estivi parrocchiali con oltre 200 giovani formatori.
Si è quindi
parlato di “iniziazione cristiana” (13 ,in tutta la diocesi, le parrocchie che
hanno iniziato una nuova sperimentazione): in pratica un nuovo modo per
amministrare il primo dei sacramenti, il Battesimo, in un contesto radicalmente
secolarizzato. Si è discusso di Cresima (appena uscito un “direttorio”
diocesano per vivere al meglio questa celebrazione), ma anche di Insegnamento
della Religione cattolica, di Pastorale con la Famiglia e di omelie (si sono
conclusi incontri fra parroci e vescovo per riflettere su come rendere più
efficace questo strumento di comunicazione).
Ma si è parlato
anche di media ( il sito web e il settimanale diocesano)e di come essere meglio
presenti nell’arcipelago del web 2.0 (tantissimi i gruppi e le parrocchie con
siti o profili sui social network). Iniziative particolari sono annunciate,
anche a Pistoia, per l’anno della Fede a partire dalla tradizionale “Settimana
Teologica” (settembre 2012) quest’anno dedicata proprio alla “nuova
evangelizzazione”.
Mauro Banchini
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[Sabato 23
giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]
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