Federica
Fratoni – Quell’insolito e sconclusionato riferimento ai Mondiali di Ciclismo del
2013 – Una cena al ristorante Mason – Le
spese della Regione per lo sport: 10-15 milioni per le due ruote e 40
contestati milioni per l’acquisto degli impianti di risalita dell’Abetone
PISTOIA. Fra tutti i problemi
che c’erano nella storia dei 23 arresti di Pistoia, la Presidente della
Provincia, Federica Fratoni, è andata a toccare, ieri, proprio uno degli
aspetti più strani e marginali (almeno all’apparenza) che si potesse
immaginare.
Nel
post Pistoia. Terremoto lavori pubblici, 23 arresti all’alba – parte 6 (vedi),
la Presidente (ripresa a sua volta da un intervento pubblicato sul sito della
Provincia di Firenze) aveva dichiarato – testuali parole –: «In questo senso, in
attesa di conoscere gli sviluppi delle indagini, mi preme fin da adesso
rassicurare che non ci sarà nessuna battuta di arresto: i nostri tecnici, infatti,
sono direttamente coinvolti in ogni fase progettuale ed esecutiva delle opere
oggetto dell’evento».
Coinvolti in
che modo, verrebbe sùbito da chiederle? Ma, battute a parte, diteci voi che
senso poteva avere questa precisazione all’interno dei termini di quello che è
stato un vero e proprio tsunami o, se preferite, un terremoto devastante
da Emilia-Romagna: 23 arresti all’alba.
Stamattina,
leggendo la stampa toscana (Corriere Fiorentino, pag. 9), ci ha colpito il
servizio dell’inviato Simone Innocenti, che riporta alcuni stralci di
conversazioni telefoniche fra Federica Fratoni e altri personaggi: brani che
parlano di uno degli appalti attualmente sotto inchiesta da parte degli
inquirenti, e proprio i lavori per i Mondiali di Ciclismo del 2013, quelli per
i quali la Fratoni si era affrettata a dare insolite e apparentemente
sconclusionate rassicurazioni. A che fine? Con che scopo? Perché? Come si
motiva tutta questa sollecitudine in un pubblico amministratore?
Innocenti,
nel suo servizio, si affretta sùbito a dire che Fratoni non è indagata, ma
i personaggi di contorno alla vicenda, e alla Presidente della Provincia, anche
gente arrestata, sono quelli della stessa storia degli Untouchables, insieme
ad altri ancora, fra cui Nicola Risaliti, ex assessore al turismo della
Provincia – se non sbagliamo –, e Daniele Bettarini, sindaco di Buggiano, ma
anche compagno della stessa Fratoni – sempre che non commettiamo errori.
Erano
tutti seduti – secondo quanto scrive l’inviato
del Corriere – al ristorante Mason (quello
di Uzzano?) con il direttore generale della provincia di Lucca, Riccardo Gaddi
(agli arresti) e con l’imprenditore Rosi.
Ed
ecco che a un tratto compare la coppia Risaliti-Riccomi (anche quest’ultimo presente
alla cena e sposato, sempre che non sbagliamo, con una signora che, a quanto si
sente dire, ha spesso fornito servizi alla Provincia di Pistoia, attraverso una
sua agenzia di viaggi, per tour e crociere in tutto il mondo).
Risaliti
(architetto aglianese e ora impegnato in politica all’Abetone [vedi],
oltre che coordinatore del personale del Comitato istituzionale della Regione
per i Mondiali di Ciclismo) è in risonanza con Mario Ciaccia, viceministro contattato
da Passera. Non solo: attraverso Federica Fratoni, viene sfiorato e interessato
anche il socialista Riccardo Nencini, con cui proprio la Presidente ha parlato.
Il giro di affari? Circa una trentina di milioni dello Stato e una
decina-quindici della Regione Toscana: ed è per questo che l’affare non deve
andare (si dice) in mano allo Stato, ma deve restare nell’àmbito della Regione
(che, en passant, proprio in questo momento sta per spendere 40 milioni
di euro per l’acquisto degli impianti di risalita e proprio all’Abetone – ma questa
è un’altra storia).
Tutto
questo non significa assolutamente nulla, lo sappiamo bene.
Come
nulla, alla fine, significa nulla, se gli inquirenti non riusciranno a
dimostrare nessi di causa-effetto e quanto d’altro serve a delineare la trama
di un tessuto di diverso genere.
Resta
il fatto, però, che di tutti questi affari e di tutto questo denaro pubblico
non se ne stava parlando in un luogo, per così dire, deputato, in una
stanza della Provincia o in un’aula della Regione: se ne chiacchierava, invece, disinvoltamente
a tavola, in un ristorante e – se permettete – forse tra un risotto elaborato
(la Presidente ne è notoriamente una passionista) e magari una bistecca
alla fiorentina o chissà cos’altro di buono.
Ed
è qui che scatta una serie di legittime domande e di doverosi dubbi in primo
luogo in noi, che dobbiamo porceli per chiarire e informare, e, poi, nei
cittadini che, in attesa dei Mondiali di Ciclismo del 2013 – che comunque ci
saranno, a detta di Fratoni –, sono costretti a pagare la benzina quanto la pagano e a
versare Imu e tasse quanto basta per mettere ancor più in crisi l’intero
sistema economico di questo povero, negletto Paese.
Così
ridotto, per inciso, non da chi lavora e ha sempre lavorato al bianco, al grigio
o al nero, ma da chi, sin qui, ha retto la barra del timone, sedendo non al
banco vicino ai rematori, ma a tavola: e nel nome del bene comune.
Edoardo Bianchini
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[Mercoledì
13 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]
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