I lavoratori, che da mesi non
percepiscono le retribuzioni, si attivano per veder riconosciuto il loro
diritto al lavoro e il salario
PISTOIA. Scrive la Cgil:
Persiste il silenzio, l’atteggiamento
di chiusura della Giusti nei confronti dei propri dipendenti, il destino dei
quali è lasciato alle sorti. Non si hanno, infatti, notizie sul futuro dei
lavoratori che versano, ormai da mesi, in situazioni drammatiche.
Forte la nostra preoccupazione sulle
sorti degli occupati, dell’indotto e del presidio produttivo che questa azienda
rappresenta per il territorio pistoiese. È imprescindibile, nella fase in cui
versa il settore delle costruzioni, una attenta gestione delle crisi
industriali che preveda il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.
Numerosi sono gli aspetti controversi
della gestione dei rapporti di lavoro che lasciano intravedere ampi margini di
manovra da parte dei lavoratori per vedere riconosciuto il loro diritto al
lavoro e il salario non ancora corrisposto. È in questo scenario e proprio
verso questi aspetti che i lavoratori, stremati e delusi, si muoveranno sul
terreno vertenziale.
Riteniamo però che possano esistere le
condizioni per affrontare la situazione di crisi dell’azienda, utili a
garantire i livelli occupazionali, il presidio produttivo e a non lasciare
sulle spalle di una comunità le sorti dei lavoratori e delle loro famiglie.
Queste condizioni vanno costruite, è necessaria una specifica volontà che
guardi all’interesse collettivo, un atteggiamento di responsabilità.
Pensiamo, visto l’impatto sociale che
questa vicenda ha sul nostro territorio, sia auspicabile un intervento delle
istituzioni locali quanto meno nel tentativo di arginare gli aspetti disastrosi
di una incosciente gestione della crisi aziendale.
Infine cogliamo l’occasione per
ribadire la nostra preoccupazione per le sorti del settore delle costruzioni
sul territorio pistoiese che necessità, come più volte da noi sostenuto, dell’attenzione
di tutti nella definizione di un disegno strategico innovativo e proiettato al
futuro, in grado di dare prospettive ad una comunità martoriata degli effetti
di una violenta crisi economica. Una occasione per fare di Pistoia e la sua
provincia il terreno di sperimentazione , nell’ambito delle costruzioni, di un
modello di sviluppo basato sull’innovazione urbanistica ed ecosostenibile,
sulle sinergie tra settori in grado di definire una nuova filiera industriale e
di proporre alle comunità una migliore qualità della vita.
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[Venerdì 30 agosto 2013 | 11:06 - © Quarrata/news]
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