domenica 25 agosto 2013

QUANDO SUA ALTEZZA IMPERIALE IL GRANDUCA DÀ DI FUORI ALLA GRANDE


INDICE UE, ROSSI: «LA TOSCANA TIENE MEGLIO DI LOMBARDIA, VENETO E EMILIA ROMAGNA»

FIRENZE. “Certamente le cose non vanno bene per il nostro paese, che perde in competitività rispetto al resto d’Europa, retrocedendo tra i primi 20 dal 16esimo al 18esimo posto. Però, se si analizzano i dati Regione per Regione, vediamo che la Toscana tiene meglio di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna; regioni queste che da sempre, per la loro dimensione, per il loro Pil e per la loro struttura economica e sociale sono considerate per la Toscana punti di riferimento e di confronto”.

SIAMO CON LE PEZZE AL CULO
E STIAMO A DISCUTERE
IL COLORE DELLA TOPPA




STUPISCE dover leggere (e reggere) delle dichiarazioni di carattere economico come quelle rilasciate da Enrico Rossi, l’uomo dei 420 milioni di € fumati all’Asl di Massa.
Fa impressione pensare – soprattutto – che una bella sacca di Toscani, che non capiscono davvero nulla, possa credere a questa Massa di cazzate (almeno 420 milioni, come l’ammanco famoso).
Ognuno dovrebbe fare il suo mestiere; e Sua Altezza Serenissima dovrebbe rimaner sereno a filosofare e a brindare sulla spiaggia per la fine dell’estate, risparmiandoci la quintessenza della stupidità mistificante di certe considerazioni buone solo a far brodo.
È chiaro e logico che la Toscana regge di più perché dal 158° posto passa appena al 160° (– 2) rispetto a una Lombardia che piomba a carota come un parà a cui non si apre l’ombrello dal 98° al 128° (– 30), o un Veneto dal 149° al 158° (– 9), o un’Emilia dal 124° al 141° (– 17).
È lapalissiano.
Ma la ragione – e non ci vuole un Granduca dal sangue rosso-Doc per capirlo – sta in un solo e semplice fatto: che la Toscana è sempre stata più povera di Pil e lo è tuttora; è una Regione di sussistenza (vino, olio, fortunatamente turismo con Firenze & C. [Pisa, Siena], unica realtà al mondo perfino per turisti dell’Estremo Oriente), ma, proprio per questo, non può scendere più di certi tanti gradini, dato che ha già le toppe al culo, dal momento che l’industria di qua è già stata rapata a zero dalla politica regionale di sempre.
La filosofia – arte di rendere difficili le cose facili attraverso l’inutile – dovrebbe essere vietata ai politici: e soprattutto al Granduca Rossi, che non ha dato proprio un’immagine di accorto ed edificante governo della sua Toscana.
Ora manca solo che, con sillogismi di questo tipo, S.A. Serenissima Enrico finisca per volerci dare a intendere che la Somalia o il Benin sono economicamente molto più stabili della Lombardia e perfino dell’intera Europa, Merkelland compresa: e solo perché, avendo questi due Stati un Pil uguale a zero, non possono certo scendere a Pil –1.
Secondo voi, questa è informazione?
Che roba, pòeri Toscani!
Edoardo bianchini

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
È questo il commento del presidente Enrico Rossi alle notizie sul nuovo indice della Commissione europea. “Infatti nella graduatoria generale della Ue – prosegue il presidente – la Toscana passa dalla 158esima posizione del 2010 alla 160esima del 2013, mentre la Lombardia dalla 98esima alla 128esima, il Veneto dalla 149esima alla 158esima, l’Emilia Romagna dalla 124esima alla 141esima. Insomma noi perdiamo due punti, ma la Lombardia ne perde 30, il Veneto 9 e l’Emilia 17. E così avviene anche in un’altra diversa graduatoria, nella quale comunque le differenze di valore tra queste quattro Regioni non cambiano”.
“Tutto ciò non significa che ci si debba consolare e ancor meno accontentare, ma che si deve prendere atto della relativa capacità di tenuta della Toscana nel quadro di questa crisi che è la più grave dal dopoguerra. Si tratta a mio avviso di una tenuta che si deve a tutte le forze migliori e responsabili del mondo del lavoro, dell’economia, della società e delle istituzioni. Per questo credo che ce la possiamo fare con coraggio e impegno, anche facendosi forti di ciò che finora abbiamo fatto. Aggiungo anche che occorrono ottimismo e fiducia nel futuro, senza cui non si raggiungono gli obiettivi che ci si prefigge”.
“Nei prossimi giorni – annuncia il presidente – approfondiremo meglio il rapporto Ue e valuteremo i nostri punti di forza e le nostre criticità, discutendone pubblicamente con tutte le forze sociali, con il mondo delle competenze e della ricerca, nelle sedi istituzionali. L’individuazione delle criticità segnalate dal rapporto Ue deve infatti essere alla base dell’utilizzo dei nuovi fondi comunitari 2014-2020, sui quali vogliamo lavorare per assegnare le risorse alle imprese, agli enti locali e alle istituzioni già a partire dall’anno prossimo. La ripresa può esserci – conclude Rossi – e la Regione Toscana è il grado di coglierla, senza perdere tempo e con spirito costruttivo. Indubbiamente la stabilità del governo nazionale potrebbe aiutare molto”.

[Scritto da Susanna Cressati domenica 25 agosto 2013 alle 12:35]

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[Domenica 25 agosto 2013 | 17:27 - © Quarrata/news]

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