sabato 24 agosto 2013

SAN BARTOLOMEO IN PILLOLE (PESANTI)


di LORENZO CRISTOFANI

Una città dei misteri a cui è inutile chiedere chiarezza, trasparenza e porre domande, dato che nessuno risponderà mai

Vernetti. Forse le vicende del gruppo napoletano riassumono la stessa carambolesca idea di aver pensato un parcheggio in San Bartolomeo in Pantano. Massimo Vernetti – legale rappresentante dell’azienda, chiamata in alcuni documenti Napoletana Parcheggi, in altri Quick Parking – che aveva scritto innumerevoli lettere alla città Pistoia promettendo di portare investimenti per 8 milioni di euro è ora rinviato a giudizio per il fallimento e dissesto economico finanziario (per 8 milioni di euro!) della Formia Servizi, società (di gestione parcheggi) pubblico-privata di cui era amministratore delegato.

VACCINATI A TUTTO

Brevissimo commento – anche perché la riflessione del nostro Lorenzo Cristofani, se fosse il ferretto del dentista, farebbe schizzare già da sé, sulla poltrona, tutti i maggiorenti di questa Pistoia da bere.
Già, Pistoia da bere. Perché perlopiù quel che si dice a Pistoia da chi può tutto (la città si divide in pochi, che possono tutto, e molti che non possono un accidente – e i primi, ovviamente sono ben protetti e tutti sanno come), quel che si dice deve essere bevuto: come oro colato e/o come santa medicina in virtù della fede che qui domina, ecclesiale o partitale,  a scelta.
Ma il silenzio contro cui sbatteremo anche stavolta, ci richiama a una velina dell’ufficio stampa dell’Asl 3: Provincia di Pistoia, tra i più vaccinati della Regione Toscana, che individua perfettamente lo status interiore di questa roccaforte della democrazia (anche Cristiana transitata in Pd… vedete quanti catto in giro) che non si azzarda mai a sputare nel piatto in cui mangia.
Pistoia è davvero vaccinata contro tutto e contro tutti. Si vede dai suoi silenzi, dalle sue reticenze, dalle sue variegate omertà.
Noi, però – ci sia permesso –, siamo stanchi di aprir bocca e di bere, sempre e comunque, ogni volta che chi può piscia dall’alto e pretende che rimaniamo a bocca aperta.
Sì, siamo stufi di bere e zitti.
e.b.
P.S. – Nel frattempo, buon San Bartolomeo!

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
Non riteniamo certamente utile strumentalizzare simili contrattempi e crediamo anche noi che il signor Vernetti sia soltanto un perseguitato dalla giustizia, come da lui stesso affermato durante lo sgombero, sul lungomare di Sanremo, del parcheggio della Quick Parking, (vedi video) sgombero dovuto all’irregolarità delle strutture. Comprendiamo del resto le insidie che riservano certe pastoie burocratiche a chi vuole fare impresa in questo Paese, e Massimo Vernetti ne è sicuramente testimone diretto, come si evince, leggendo su Il Mattino di Napoli, da un blitz antiabusivismo che ha recentemente messo sotto sequestro il suo cantiere di Posillipo (leggere qui).
Tar e Demanio. La Napoletana Parcheggi/Quick Parking ha per tre volte chiesto al Tar di ritardare un pronunciamento, chiesto dalla stessa Napoletana S.p.A., su un cavillo procedurale della vicenda parcheggio sotterraneo.
Il Comune aveva infatti da subito specificato, con conferma del Demanio, che l’affaire sotterraneo era improcedibile e quindi da non poter prendere nemmeno in considerazione per la presenza di una gora demaniale nell’area d’interesse.
Ora dopo tanti mesi viene fuori una stana circostanza: l’Agenzia del Demanio rettifica se stessa affermando che la gora non è intestata al Demanio (vedi qui, comunicazione del Sindaco) e non serve quindi, per un eventuale parcheggio, la procedura, di fatto irrealizzabile, di sdemanializzazione.
Tuttavia c’è un aspetto da chiarire: il Demanio si basa su una documentazione tecnica dell’architetto Gianluca Iori. Si tratta dello stesso signore che nella riunione del Focus Group del 30 novembre 2011, come testimonia il verbale – agli atti – del dr. Angelo Ferrario, aveva per primo parlato della gora demaniale e delle relative impossibilità di sdemanializzarla! Non solo: lui stesso era interessato a trattare col Demanio per l’eventuale possibilità di ampliare il percorso di Pistoia Sotterranea, di cui è concessionario.
Non è un po’ troppo strano che la stessa persona sia lo strumento, da una situazione ostativa iniziale, per rimuovere un ostacolo che lui stesso riteneva insormontabile?
Aspettiamo che i consiglieri comunali che seguono la vicenda richiedano e ci facciano conoscere quanto prima tutta la documentazione e le perizie a disposizione del Demanio.
Progettisti. Domanda: è vero che i progettisti del progetto preliminare, architetti Suppressa e Matteini, si sono stranamente e precipitosamente gettati a presentare l’elaborato addirittura ancor prima d’aver percepito il legittimo compenso, cosa oltremodo contraria alla deontologia del loro ordine professionale?
Società Pistoiese di Storia Patria. Molte pubblicazioni della SPSP, peraltro lautamente finanziate, hanno come oggetto la storia dei longobardi: fondano dunque in parte la loro fortuna sulla donazione di quel famoso podere su cui l’archiatra di Desiderio, Gaidoaldo, aveva fatto erigere l’antica Abbazia di S. Bartolomeo.
Possibile che nessuno dei dotti storici e strenui tutori delle memorie patrie abbia proferito parola per difendere un sito storicizzato e di valore – in tutti i sensi visto quanto ha fruttato scrivendoci sopra – nonostante dovessero farlo per statuto?
Sarà mica perché un geologo appartenente ai massimi dirigenti della SPSP, da trent’anni nel direttivo, è anche socio della GTI – Geologia Tecnica, che ha eseguito dei lavori di campionamento del suolo?
Non si tratta di una provocazione, è una domanda molto seria che da almeno due anni attende una risposta altrettanto seria e argomentata, come tutte le domande che abbiamo cercato di porre a questa blasonata società, privatamente e pubblicamente, per capire come sia stato possibile l’attacco al patrimonio storico, artistico e ambientale di Pistoia visto negli ultimi anni.
Cerchiamo da tempo un confronto schietto e rispettoso con le autorità della SPSP, siamo ancora in attesa e tutti sono diventati muti.
Confcommercio. L’associazione di Morandi e Tempestini ha ripetutamente invocato – giustamente – misure per l’attrattività del centro storico, a sostegno delle attività che lì operano, forse svantaggiate rispetto alla grande distribuzione e ai centri commerciali più facilmente raggiungibili in auto.
Ma allora che senso ha investire soldi per rifarsi il look, restaurare cioè la sede di Viale Adua quando una simile misura non porterà alcun beneficio agli associati? Non è più utile investire risorse, magari sentendo l’opinione dei commercianti, per studiare iniziative che stimolino davvero la gente a fruire del centro portando così dei miglioramenti tangibili per i quali troppo spesso si è sentito e si sente urlare a casaccio?
Stampa locale. La stampa ufficiale si è sempre limitata a passare i vari comunicati e interventi delle parti in gioco. Mai un approfondimento o la ricerca di chiarezza e verità.
Anzi, durante un conferenza stampa del Comitato No Parcheggio Sotterraneo del dicembre 2012, quando la prof.ssa Lucia Gai, esperta riconosciuta – anche dall’arcivescovo di Compostela – di valorizzazione e storia del patrimonio ecclesiastico, parlava dell’assurdità di cementificare un potenziale luogo di socialità come l’orto di San Bartolomeo, i vari inviati dalle redazioni – per La Nazione c’era Patrizio Ceccarelli – riposero opportunamente penna e taccuino e sui giornali non si vide traccia di un’autorevole opinione.
Forse meglio non romperli certi equilibri…?
Curia e parcheggi. Sul retro del Seminario Vescovile esiste da una decina d’anni un parcheggio di superficie che quotidianamente arriva ad ospitare fino a 200 auto.
Perché la Curia non decide di sistemarlo – è pieno di buche e quando piove non si cammina per la mota – e far pagare il biglietto, se proprio si vuole dare un parcheggio alla città e averne un guadagno?
Cosa aspetta il Comune a regolarizzare una simile situazione, peraltro prevista dagli strumenti urbanistici ma assolutamente non funzionale, in questa condizione di incertezza, nell’ottica del piano di sosta e mobilità urbane?
Ah, nei prossimi giorni uscirà una inaspettata e straordinaria novità, che probabilmente aprirà nuovi scenari e sicuramente stravolgerà alcune condizioni al contorno su cui alcuni fanno poggiare la fattibilità dell’ipotizzato parcheggio …
Buona sorpresa!

[Questo intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]

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[Sabato 24 agosto 2013 | 12:55 - © Quarrata/news]

2 commenti:

  1. Qualunque cosa si possa pensare sull'idea del parcheggio in San Bartolomeo (io, ad esempio, non sono pregiudizialmente contrario) sarebbe davvero opportuno e giusto se tutti i soggetti qui interpellati fornissero risposte. Possibilmente non sfuggenti.
    Ma anch'io immagino che nessuno risponderá. A Pistoia e dintorni non é considerato elegante rispondere

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