di LORENZO CRISTOFANI
Una città dei misteri a cui è inutile
chiedere chiarezza, trasparenza e porre domande, dato che nessuno risponderà
mai
Vernetti. Forse le
vicende del gruppo napoletano riassumono la stessa carambolesca idea di aver
pensato un parcheggio in San Bartolomeo in Pantano. Massimo Vernetti – legale rappresentante dell’azienda, chiamata in alcuni
documenti Napoletana Parcheggi, in altri Quick Parking – che aveva scritto innumerevoli lettere alla città Pistoia
promettendo di portare investimenti per 8 milioni di euro è ora rinviato
a giudizio per il fallimento e dissesto economico finanziario (per
8 milioni di euro!) della Formia Servizi, società (di gestione
parcheggi) pubblico-privata di cui era amministratore delegato.
VACCINATI A TUTTO
Brevissimo
commento – anche perché la riflessione del nostro Lorenzo Cristofani, se
fosse il ferretto del dentista, farebbe schizzare già da sé, sulla poltrona,
tutti i maggiorenti di questa Pistoia da bere.
Già,
Pistoia da bere. Perché perlopiù quel che si dice a Pistoia da chi può
tutto (la città si divide in pochi, che possono tutto, e molti che non
possono un accidente – e i primi, ovviamente sono ben protetti e tutti sanno
come), quel che si dice deve essere bevuto: come oro colato e/o come santa
medicina in virtù della fede che qui domina, ecclesiale o partitale, a scelta.
Ma
il silenzio contro cui sbatteremo anche stavolta, ci richiama a una velina
dell’ufficio stampa dell’Asl 3: Provincia
di Pistoia, tra i più vaccinati della Regione Toscana, che individua
perfettamente lo status interiore di questa roccaforte della democrazia
(anche Cristiana transitata in Pd… vedete quanti catto in giro) che non si
azzarda mai a sputare nel piatto in cui mangia.
Pistoia
è davvero vaccinata contro tutto e contro tutti. Si vede dai suoi silenzi,
dalle sue reticenze, dalle sue variegate omertà.
Noi,
però – ci sia permesso –, siamo stanchi di aprir bocca e di bere, sempre e
comunque, ogni volta che chi può piscia dall’alto e pretende che rimaniamo a
bocca aperta.
Sì,
siamo stufi di bere e zitti.
e.b.
P.S.
– Nel frattempo, buon San Bartolomeo!
[Questo
intervento è pubblicato come espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
|
Non riteniamo certamente utile
strumentalizzare simili contrattempi e crediamo anche noi che il signor
Vernetti sia soltanto un perseguitato dalla giustizia, come da lui stesso
affermato durante lo
sgombero, sul lungomare di Sanremo, del parcheggio della Quick Parking,
(vedi video) sgombero
dovuto all’irregolarità delle strutture. Comprendiamo del resto le insidie che
riservano certe pastoie burocratiche a
chi vuole fare impresa in questo Paese, e Massimo Vernetti ne è sicuramente
testimone diretto, come si evince, leggendo su Il Mattino di Napoli, da
un blitz antiabusivismo che ha
recentemente messo sotto sequestro il suo cantiere di Posillipo (leggere qui).
Tar e Demanio. La
Napoletana Parcheggi/Quick Parking ha per tre volte chiesto al Tar di ritardare
un pronunciamento, chiesto dalla stessa Napoletana S.p.A., su un cavillo
procedurale della vicenda parcheggio sotterraneo.
Il Comune aveva infatti da subito
specificato, con conferma del Demanio, che l’affaire
sotterraneo era improcedibile e quindi da non poter prendere nemmeno in
considerazione per la presenza di una gora demaniale nell’area d’interesse.
Ora dopo tanti mesi viene fuori una
stana circostanza: l’Agenzia del Demanio rettifica se stessa affermando che la
gora non è intestata al Demanio (vedi qui, comunicazione
del Sindaco) e non serve quindi, per un eventuale parcheggio, la procedura, di
fatto irrealizzabile, di sdemanializzazione.
Tuttavia c’è un aspetto da chiarire: il
Demanio si basa su una documentazione tecnica dell’architetto Gianluca Iori. Si
tratta dello stesso signore che nella riunione del Focus Group del 30 novembre
2011, come testimonia il verbale – agli
atti – del dr. Angelo Ferrario, aveva per primo parlato della gora
demaniale e delle relative impossibilità di sdemanializzarla! Non solo: lui
stesso era interessato a trattare col Demanio per l’eventuale possibilità di
ampliare il percorso di Pistoia Sotterranea, di cui è concessionario.
Non è un po’ troppo strano che la
stessa persona sia lo strumento, da una situazione ostativa iniziale, per
rimuovere un ostacolo che lui stesso riteneva insormontabile?
Aspettiamo che i consiglieri comunali
che seguono la vicenda richiedano e ci facciano conoscere quanto prima tutta la
documentazione e le perizie a disposizione del Demanio.
Progettisti. Domanda:
è vero che i progettisti del progetto preliminare, architetti Suppressa e
Matteini, si sono stranamente e precipitosamente gettati a presentare l’elaborato
addirittura ancor prima d’aver percepito il legittimo compenso, cosa oltremodo
contraria alla deontologia del loro ordine professionale?
Società Pistoiese di Storia Patria. Molte pubblicazioni della SPSP, peraltro lautamente
finanziate, hanno come oggetto la storia dei longobardi: fondano dunque in
parte la loro fortuna sulla donazione di quel famoso podere su cui l’archiatra
di Desiderio, Gaidoaldo, aveva fatto erigere l’antica Abbazia di S. Bartolomeo.
Possibile che nessuno dei dotti storici
e strenui tutori delle memorie patrie abbia proferito parola per difendere un
sito storicizzato e di valore – in tutti i sensi visto quanto ha fruttato scrivendoci
sopra – nonostante dovessero farlo per statuto?
Sarà mica perché un geologo
appartenente ai massimi dirigenti della SPSP, da trent’anni nel direttivo, è
anche socio della GTI – Geologia Tecnica, che ha eseguito dei lavori di
campionamento del suolo?
Non si tratta di una provocazione, è
una domanda molto seria che da almeno due anni attende una risposta altrettanto
seria e argomentata, come tutte
le domande che abbiamo cercato di porre a questa blasonata società,
privatamente e pubblicamente, per capire come sia stato possibile l’attacco al
patrimonio storico, artistico e ambientale di Pistoia visto negli ultimi anni.
Cerchiamo da tempo un confronto
schietto e rispettoso con le autorità della SPSP, siamo ancora in attesa e
tutti sono diventati muti.
Confcommercio. L’associazione
di Morandi e Tempestini ha
ripetutamente invocato – giustamente – misure
per l’attrattività del centro storico, a sostegno delle attività che lì
operano, forse svantaggiate rispetto alla grande distribuzione e ai centri
commerciali più facilmente raggiungibili in auto.
Ma allora che senso ha investire soldi
per rifarsi il look, restaurare
cioè la sede di Viale Adua quando una simile misura non porterà
alcun beneficio agli associati? Non è più utile investire risorse, magari
sentendo l’opinione dei commercianti, per studiare iniziative che stimolino
davvero la gente a fruire del centro portando così dei miglioramenti tangibili
per i quali troppo spesso si è sentito e si sente urlare a casaccio?
Stampa locale. La stampa
ufficiale si è sempre limitata a passare i vari comunicati e interventi delle
parti in gioco. Mai un approfondimento o la ricerca di chiarezza e verità.
Anzi, durante un conferenza stampa del Comitato
No Parcheggio Sotterraneo del dicembre 2012, quando la prof.ssa Lucia Gai,
esperta riconosciuta – anche dall’arcivescovo di Compostela – di valorizzazione e storia del patrimonio ecclesiastico,
parlava dell’assurdità di cementificare un potenziale luogo di socialità come l’orto
di San Bartolomeo, i vari inviati dalle redazioni – per La Nazione c’era
Patrizio Ceccarelli – riposero opportunamente penna e taccuino e sui giornali non
si vide traccia di un’autorevole opinione.
Forse meglio non romperli certi
equilibri…?
Curia e parcheggi. Sul
retro del Seminario Vescovile esiste
da una decina d’anni un parcheggio di superficie che quotidianamente arriva ad
ospitare fino a 200 auto.
Perché la Curia non decide di
sistemarlo – è pieno di buche e quando piove non si cammina per la mota – e far pagare il biglietto, se proprio si vuole dare un
parcheggio alla città e averne un guadagno?
Cosa aspetta il Comune a regolarizzare
una simile situazione, peraltro prevista dagli strumenti urbanistici ma
assolutamente non funzionale, in questa condizione di incertezza, nell’ottica
del piano di sosta e mobilità urbane?
Ah, nei prossimi giorni uscirà una
inaspettata e straordinaria novità, che probabilmente aprirà nuovi scenari e
sicuramente stravolgerà alcune condizioni al contorno su cui alcuni fanno
poggiare la fattibilità dell’ipotizzato parcheggio …
Buona sorpresa!
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 24 agosto 2013 | 12:55 - © Quarrata/news]
Qualunque cosa si possa pensare sull'idea del parcheggio in San Bartolomeo (io, ad esempio, non sono pregiudizialmente contrario) sarebbe davvero opportuno e giusto se tutti i soggetti qui interpellati fornissero risposte. Possibilmente non sfuggenti.
RispondiEliminaMa anch'io immagino che nessuno risponderá. A Pistoia e dintorni non é considerato elegante rispondere
Perché sono tutti troppo democratici...
Elimina