Il bucato |
di MARCO FERRARI
L’ordinanza
del Sindaco Cormio vieta infatti lavaggi e innaffiature e i bancomat della
Banca di Vignole e Montagna Pistoiese sono in tilt
MONTAGNA. Come tutte le estati i
liquidi in montagna iniziano a scarseggiare. Liquidi intesi in tutti i sensi,
sia quello assai nobile ed essenziale dell’acqua sia quello, assai meno nobile
ma altrettanto essenziale della vile pecunia. Iniziamo dal primo.
Puntuale
come gli orologi svizzeri e certa come i rincari vacanzieri della benzina, è
arrivata l’immancabile ordinanza sull’acqua del Comune di San Marcello
Pistoiese: “È vietato l’uso dell’acqua potabile per usi impropri”. L’ordinanza
è di fine luglio, ma per venirne a conoscenza è necessario collegarsi al sito
internet del Comune, sezione “Albo Pretorio on-line”, sottosezione ordinanze e
consultarne il contenuto.
Ora, se
è pur vero che la pubblicazione e pubblicizzazione è assolta con l’affissione in
un “Albo Pretorio” Comunale e la legge non ammette ignoranza, e anche vero che
tale tipo di ordinanze, in cui sono evidenziate sanzioni e reati penali a
carico dei trasgressori, sono sempre state nel passato capillarmente diffuse,
in tutto il territorio Comunale, tramite gli esercizi commerciali. La notizia
poi veniva ripresa in cronaca locale sia dal Tirreno che dalla Nazione:
a questo giro niente di tutto ciò. L’ordinanza è comunque inaspettata e
inspiegabile, visto che fino a luglio è piovuto abbondantemente e i ruscelli
hanno ancora una buona portata d’acqua.
La
motivazione alla base dell’atto viene spiegata solo in burocratese facendo
riferimento ad una comunicazione del gestore Gaia Spa società per azioni, a totale partecipazione
pubblica. Per essere informati, oltre a reperire l’ordinanza, si
deve quindi sudare le proverbiali sette camicie e andarsi a ricercare in Comune
la comunicazione protocollata il 25 luglio al n. 7813 spedita da Gaia. Non
azzardatevi però a lavare le camicie: Gaia e Polizia Municipale, come si legge
nell’ordinanza, vigilano.
Passiamo
ora all’altro tipo di liquidità quello degli € non distribuiti dai bancomat
della ormai “ex-Banchina di Maresca” fondata nel lontano 1919 e fusa con il
Credito Cooperativo di Vignole nel 2013: un altro pezzo di Montagna sceso a
valle, come l’ospedale.
L’ordine
imperante sembra sia accentrare i servizi per potenziarli e renderli più
efficienti: i risultati sono sotto gli occhi di tutti tranne quelli dei
Sindaci.
Torniamo
al bancomat. A fine aprile, per le festività di Pasqua, La Nazione riportò
la notizia dei continui guasti ed interruzione del servizio bancomat di Gavinana.
Immancabili furono le polemiche e le pronte risposte della Banca che tentò di
minimizzare i guasti. A distanza di pochi mesi ad inizio agosto e a ridosso dei
festeggiamenti ferrucciani, nuovo guasto, segnalato il 5 agosto (il Bancomat
era già fermo però da alcuni giorni) e prontamente ma parzialmente risolto il
giorno successivo, tanto che non era possibile avere la ricevuta o l’estratto
conto, ma quantomeno era possibile prelevare il contante.
Il
bancomat evidentemente non riparato a regola d’arte si è riguastato nuovamente
e totalmente la mattina del 13 agosto, nuovamente sotto le feste. Gli esercenti
sono esasperati e hanno protestato vivamente con il Direttore della Filiale di
Maresca Stefano Tonarelli, il quale va riconosciuto si è interessato del
problema. Apprezzabile, ma non sufficiente, anche il gesto di recarsi di
persona nel paese di Ferruccio per scusarsi del disservizio con i commercianti.
Purtroppo il servizio di assistenza e manutenzione ora non è più gestito
localmente ma fa capo alla sede principale di Vignole.
Curiosa
la risposta data a una signora che soggiorna per il periodo estivo a Gavinana,
rivoltasi per segnalare il guasto direttamente alla sede di Vignole: “Se il
bancomat di Gavinana è fuori uso utilizzi quello di Maresca”. La risposta
merita un no-comment, va però aggiunto e contestualmente segnalato che ora
anche il bancomat di Maresca è fuori uso.
Quindi
se si vuol prelevare il contante, fin tanto che funzionano, bisogna recarsi ai
bancomat installati a Bardalone o San Marcello, oppure farsi far credito ai
commercianti di Gavinana. C’è poi anche chi pagando con il bancomat in un
esercizio di Gavinana pretendeva pure il resto perché aveva bisogno di
contanti.
Quindi
se voi della piana volete venire per ferragosto a godere dell’aria fresca di
montagna, portatevi i liquidi: acqua e soldi contanti perché in Montagna c’è
rimasta giusto l’aria.
Buon “Assunta”
a tutti, ricordando che oggi non è Ferragosto, ma la festa dell’assunzione in
Cielo di Maria, patrona di Gavinana.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 15 agosto 2013 | 08:53 - © Quarrata/news]
Sig. Marco, possibile che Lei una volta, almeno una volta, non riesca ad individuare qualcosa che funziona sulla nostra Montagna Pistoiese e ci faccia un bell'articolo che porti una ventata di ottimismo. La capisco, è come suol dirsi, andare a cercare un ago in un pagliaio, ma voglio provare a dargli una mano nella ricerca. Poi mi permetta, per il malfunzionamento dei bancomat non protestano i sindaci di Cutigliano e Abetone, con i loro business personali - che sono gli unici che contano per loro, il resto chi se ne frega - nel turismo, proprio Lei deve protestare?
RispondiEliminaSe poi i turisti non vengono più, chi se ne frega anche di quello, i due sindaci, hanno firmato per lo SMANTELLAMENTO dell’ospedale Pacini a condizioni che il Presidente Rossi lasciasse un testamento che sia lui che i suoi successori gli dovranno essere riconoscenti vita natural durante.
Ci sono però altre cose che procedono speditamente, portando lungo le rapide del fiume Sestaione una fresca ventata di ottimismo, per esempio i lavori nel guado alla Frassa. Ci faccia un sopralluogo, c’è sempre il cartello con scritto “ l’accesso al torrente avviene a proprio rischio e pericolo” ma chi se ne frega, prima mi accerto che non piova, poi attraverso. Però non vada oltre, verrà nuovamente assalito dal pessimismo, termina la strada transitabile con le auto e da li in poi, ci sono solo mulattiere. Se poi gli capita di imbattersi in uno dei turisti che saltuariamente abitano quelle poche costruzioni e li saluta e gli chiede, come è usanza tra i cittadini educati della nostra Montagna, come va e, se sono contenti dopo aver firmato documenti protocollati in comune e preteso la riattivazione del guado, c’è il rischio di essere prese a calci nel fondoschiena.
Nessuno ha firmato e voluto quel guado, avevano tutti chiesto più a valle un piccolo ponte, facile da fare e con modica spesa. Hanno contestato con forza anche il guado costruito precedentemente e portato via l’11 Novembre 2012, tra l’altro alcuni di loro subendo dei pesanti danni per i quali sono ancora in attesa dei contributi, arrivati con prontezza per i lavori delle proprietà del Sindaco, ma nulla per loro.
Quindi, quel po’ di ottimismo che la assale sulla sponda destra del fiume, - guardando a valle - si va ad esaurire tramutandosi in pessimismo poche decine di metri oltre, sulla sponda sinistra.
Pensavo di poterLa aiutare a trovare una notizia positiva sulla quale Lei scrivere, ma purtroppo, mi arrendo, non ci sono riuscito.
Caro Marco e caro Montanaro è ovvio che non si può individuare qualcosa che funzioni in montagna. Tutto è finalizzato ad interesse di parte, o meglio, di qualcuno che poi gode di assoluta immunità. Con buona pace degli altri cittadini. In questo modo si consentono grossi affari per pochi e per il resto della popolazione il nulla assoluto, anzi vengono anche svendute le poche cose che ancora ci sarebbero. L acqua e la banca sono solo 2 esempi di un panorama più ampio.
RispondiEliminaCarissimi, è vero, soprattutto in quest'ultimi tempi, si sottolineano
RispondiEliminagli aspetti negativi, le cose che non funzionano e quelle che nella quotidianità,
come i bancomat guasti, ci creano problemi. Secondo me questo è un aspetto
positivo, perché solo e la storia insegna, dall'insoddisfazione della propria
condizione si può trovare lo stimolo per migliorare/ci e arrestare il declino che
stiamo vivendo e soprattutto cercare di mandare a casa chi a svenduto la nostra montagna per interessi privati, di parte/partitica o per sola sciatteria. Comunque ci sono cose virtuose che funzionano riportate anche nei post di Q/n, vedi "Buon Ferragosto al Fresco"
(http://quarratanews.blogspot.it/2013/08/buon-ferragosto-al-fresco.html), il
comparto scolastico, o il grande patrimonio organistico recuperato nell'ultimo
decennio. Sono sicuramente eccezioni che si contrappongono, evidenziandolo ancora di più, al marciume venuto fuori negli ultimi due anni.
Risolto positivamente il problema al bancomat di Gavinana. Il problema era riconducibile proprio alla mancanza di liquidi, portati nel tardo pomeriggio di oggi da un furgone portavalori.
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