di FELICE DE MATTEIS
Il “Villone” di San Marcello e “Le
Dogane” di Piteglio: tanta la virtù privata quanto lo sconcertante sperpero di
denaro pubblico
PITEGLIO-MONTAGNA. Buon Ferragosto, amici e lettori del blog.
In queste giornate di calura un po’ di
ottimismo è obbligatorio, in attesa dei giorni poco simpatici che si
prospettano.
Se desiderate un po’ di aria fresca e
un confortevole soggiorno a prezzo modico, telefonate al Villone
di San Marcello, quello del Cav. Comm. (non Silvio) Mauro, che siffatta opera
turistica ha lasciato alla Montagna Pistoiese.
Avrete difficoltà nelle prenotazioni
non per le linee telefoniche, ma semplicemente perché questo albergo, dotato di
camere con linea internet, frigo-bar e quant’altro, semplicemente non è mai
stato aperto: costo accertato €. 1.200.000. Prosit! Con i nostri soldi,
ovviamente. E con gli auguri di chi si è sacrificato per il sociale in altalena
fra la professione di sindacalista (infatti per esserlo si passa un
serissimo ‘esame di Stato’) e quella di politico (per fare la quale l’investitura
scende direttamente da Dio).
Cav. Comm. (non Silvio) Mauro, se per
le ferie di Augusto desidera usufruire di un posto gradevole, che sa di storia
vissuta e dove ancora si può ben osservare come l’uomo di altri tempi sapeva
vivere e convivere con la Montagna, si rechi al Ponte di Campanelle, detto
anche di Castruccio, un posto chiamato anche Le Dogane (il nome
ci dice tutto) nel Comune di Piteglio guidato dall’antitalebano Sindaco
Gaggini.
Lì, in questi due edifici ristrutturati
bene anche se ci sono voluti circa trenta anni (!), senza le diavolerie moderne,
a proprio rischio, cioè non con pubblico denaro come il Villone, operano
due giovani molto seri che hanno deciso di scommettere sul loro futuro e su
quello della “loro” Montagna. Perché evidentemente lì vogliono vivere e restare,
mentre gente come lei e i suoi compari professionisti si ingegna a
subire o, peggio ancora, a favorire una dismissione lenta, inesorabile di un
territorio che non vi meritava.
In questo luogo, Le Dogane, che
è poi anche il nome dell’Agriturismo, si consumano prodotti indigeni, coltivati
e offerti alla clientela direttamente, ma davvero direttamente, dal produttore
al consumatore.
Posso presumere, egregio Cav. Comm.
(non Silvio) Mauro, che le girino un poco i cosiddetti, in questi giorni, in
cui pare che debba restituire €. 5mila più interessi per via di quei cattivoni
della Corte dei Conti. E allora vada a ritemprarsi a Le Dogane e si
faccia insegnare da questi giovani che gestiscono la struttura, cosa significa “rischio
d’impresa” e amore vero per il proprio territorio.
Vada, vada, e magari, come digestivo si
faccia una passeggiata all’intorno verso il Ponte della Lesina che va a
sfociare nella Lima. Se il caldo è opprimente si faccia un bagno e a mente
fresca pensi al resort Il Villone di San Marcello e a tutti i soldi
pubblici che ci sono stati buttati… per il sociale ovviamente.
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Mercoledì 14 agosto 2013 | 17:21 - © Quarrata/news]
Vogliamo parlare di soldi buttati via in montagna? Lo possiamo fare: Villa Vittoria, Il Villone, Vivaio di Maresca, Casetta Pulledrari, Pratorsi, Le Ginestre, Piscina di Maresca, Rondò Priscilla, Piscina (centro Benessere) La Coccinella, Regalo dell'immobile di Villa Basilewsky alla famiglia Rossi in cambio di discorsi; centraline idroelettriche e relativi danni alluvionali, etc. etc.
RispondiEliminaSi potrebbe scrivere l'enciclopedia della montagna pistoiese. Con buona pace di tutti, dagli amministratori ai revisori dei conti, dal comitato regionale di controllo alla Corte dei Conti ... Salute!!!
Si è scordato della Doganaccia, mica una roba da poco! dei piazzali e dei negozi all'Abetone, barbiere, pasticceria, noleggi....per non parlare dei cannoni sparaneve.
RispondiEliminaLe Centrali, nel Sestaione con abbonamento annuale ai contributi per pioggia, oltre all'esenzione del pagamento dei BIM per divina intercezione del Sig. S.G, assegnata non si sa come dall'allora Sindaco Nesti, quello che secondo le malelingue voleva fare il Comitato contro il Comunone Dynamone e non è stato capace di organizzare neppure quello.