di ALESSANDRO ROMITI
AGLIANA. I pochi fortunati presenti alla scena hanno narrato di come
lo scorso 14 giugno don Piero, il parroco di San
Rocco, recatosi in visita da Papa Francesco, gli abbia richiesto
attenzione infrangendo ogni protocollo e, tirandogli la veste senza mediazione
di nessuno, gli abbia detto: «Santità, fo cinquant’anni
di sacerdozio!».
Tanto è bastato perché il Papa lo abbia
abbracciato complimentandosi con lui e lasciando il consesso curiale sbalordito.
L’evento è stato straordinario e ha
dimostrato la genuina semplicità del prete pistoiese che ha conquistato
considerazione e stima dei parrocchiani, fedeli e, sembra, non solo.
L’APR/BARDELLI E L’ETICA
DELLA DISOBBEDIENZA
In
quella giornata, anche l’Apr pistoiese – creatura “non legalmente esistente”,
guidata per l’occasione da don Diego Pancaldo –
era presente all’Angelus.
Il
fatto ci ha rimandato al parallelo di cronaca giudiziaria legata
all’ordinanza del Tribunale di Roma, che più di un anno fa stabilì
l’inesistenza di Apr (vedi):
e ci siamo chiesti chissà cosa avrebbe detto Papa Francesco di questa
incredibile disobbedienza, per non dire peggio, di Luigi Egidio
Bardelli (e del prete dell’Apr, suo braccio destro) che, a quanto si sente
sempre più insistentemente, starebbe per passare tutta la deficitaria e
indebitata sua “creatura inesistente” alla Fondazione Maria Assunta in
cielo, al momento acefala (dopo la scomparsa di don Gargini) e priva
anche di altre presenze, come quella di Angiolino (detto con affetto)
Bianchi.
Ce
lo siamo chiesti, ma ci siamo anche chiesti se questa “suprema attenzione e
rispetto” dell’ordinanza di Roma sia un qualcosa di davvero impossibile da
considerare e da riportare nell’alveo della perfetta legalità, visto che in Apr/Bardelli
scorrono fiumi di denaro pubblico, cioè dei contribuenti e non di privati
cittadini che, in quanto tali, potrebbero fare quel che vogliono dei loro
quattrini.
Siamo
sicuri che, comunque, Papa Francesco non apprezzerebbe il comportamento di Enrico
Rossi, o di Samuele
Bertinelli e della generalità degli amministratori degli enti
pubblici e correlati di Pistoia – come il Dg Abati, per esempio –, che, pur ufficialmente avvertiti della situazione, niente
sanno e niente hanno visto o letto e continuano, perciò, a finanziare (o
a permettere che sia finanziata) l’Apr: un’entità che, ripetiamo, non esiste!
a.r.
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Il nostro parroco, la sera di Santa
Maria, dopo la celebrazione della messa, ha rinnovato la tradizionale
processione dedicata alla Madonna e a San Rocco al quale è intitolata l’omonima
parrocchia: un semplice rito popolare, ma che ci ha riportato all’infanzia,
quando la processione avveniva nel mese di giugno ad Agliana.
La manifestazione è stata possibile
grazie all’impegno di alcuni fedeli aglianesi (nella foto) che, dopo aver
restaurato la statua del santo, la hanno donata alla parrocchia e accompagnata
nella processione.
Don Piero non ha mancato di corredare
le sue orazioni con delle originali e forse irrituali citazioni, ma che hanno
rassicurato sulla sua affezione e partecipazione all’evento: un gesto che
indica le sue doti di spontanea anima popolare.
Al momento dei ringraziamenti, egli,
esempio vivo d’umiltà, si è schermito dicendo «… sono
un povero prete di campagna…».
Don Piero, probabilmente non sa niente dell’ordinanza
del Tribunale di Roma di cui parliamo qui a fianco, l’argomento così
imbarazzante sia per il dottor Luigi Egidio Bardelli, patron di Tvl, che per don
Pancaldo, prete, appunto, dell’Apr stessa.
Per questo ci siamo permessi d’includerne
un accenno in questo post, sapendo che don Piero ci perdonerà pensando
direttamente che, per il suo Papa, occorre essere rivoluzionari e andare
contro la corrente del conformismo: quel cancro che, troppo spesso, condiziona
la Chiesa e i suoi cristiani, spesso distanti anni luce dall’esempio del Cristo
vivente (vedi).
Comunque la processione di San Rocco è
stata – come tutti gli eventi di preghiera e di raccoglimento collettivo – un
piacevole evento di aggregazione popolare, proprio per la sua semplicità e
spontaneità.
Auguri a don Piero per i suoi cinquant’anni
di sacerdozio: che siano, e restino, anch’essi, davvero controcorrente
come pretende Francesco!
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 18 agosto 2013 | 09:12 - © Quarrata/news]
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