di FELICE DE MATTEIS
Il signor Mauro, costruttore di macelli
e funivie, sa esprimersi quando ha da restituire soldi pubblici, ma “non fa
favella” (non si è accorto di niente?) sul ladrocinio della ex Comunità Montana
SAN MARCELLO-MONTAGNA. Il Cav. Comm. non Silvio, ma Mauro Gualtierotti (vedi)
ritiene “doveroso informare l’opinione pubblica” in relazione agli articoli
apparsi sui quotidiani locali relativi alla sua condanna per danno erariale quando
dirigeva la ex Comunità Montana, banda e tromboni inclusi.
Giustamente lo fa sulla stampa organica
che, senza volerlo (?) gli “fa da sponda”.
La Nazione del 12 agosto, infatti, titola “Ho sempre lavorato per il
bene comune. Contro la condanna presenterò ricorso”.
È un suo diritto, anche perché la
geografia ci dice che Castel di Casio, dove sono stati spesi centinaia di
milioni di lire per un macello, era area di pertinenza della Comunità Montana
Alto Appennino Pistoiese… e quindi il tragitto era “rimborsabile” ed il
proprietario di mucche o vacche di Abetone o Pratale era favorito nei suoi
spostamenti. Anche la macchina, i chilometri e le indennità conseguenti.
Una logica da sindacalista che il
nostro simpatico Cav. Comm. Mauro, che con noi non vuole colloquiare, chiama “professione”,
con ciò chiarendo che il suo mestiere era quello non di lavoratore ma di “sindacalista”.
Così abbiamo finalmente compreso perché
politica e sindacati siano mestieri, professioni e non attività complementari
al lavoro, non frutto di passione civica, ma solo metodi di sostentamento
familiare: tipo annunci, offerte di lavoro, cercasi idraulico,
muratore o sindacalista. Astenersi da perditempo.
Rallegramenti, Cav. Comm.! Nei meriti
vantati spicca anche la realizzazione della funivia Cutigliano/Doganaccia: non è
mica quella di cui già abbiamo parlato su questo blog e sulla quale voci, boatos
e delibere di spesa sono state effettuate con una certa quale levità o
leggerezza o avventatezza che dir si voglia? Manca, alle sue benemerenze citate
nella sua informativa alla stampa organica, il “famoso” Villone di San Marcello”,
o Villa Vittoria, perché lì, in quei posti, si può andare anche a piedi? O si è
fatto rimborsare anche la suola delle scarpe?
Scusate, ma la vicenda ce ne fa venire
in mente un’altra, di tanti anni fa, quando un politico pistoiese, sentendosi
sotto attacco, riempì i muri di manifesti con la scritta “La mia vita è un Libro
Aperto” e qualche buontempone aggiunse sotto “E un Corno alle Scale!”.
Cav. Comm. Mauro, il suo collega Silvio
chiede la grazia all’Uomo di Budapest e dei suoi carri armati sovietici
che riportavano la libertà (Napolitano).
Lei chieda “la grazia” alla Montagna
Pistoiese, che gliela concederà volentieri: purché parli di come hanno preso il
volo i milioni della fu Comunità Montana.
Siamo a sua disposizione.
Nel frattempo non sarebbe male se la
smettesse di fare la sua solita professione di sindacalista – ovviamente di sé
stesso…
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Martedì 13 agosto 2013 | 17:57 - © Quarrata/news]
Spiegatemi una cosa semplice semplice, perché Silvio sapeva tutto e Mauro non si è mai accorto di nulla.
RispondiEliminaMauro fa notizia locale, Silvio fa notizia mondiale. Poi la regola che i puri sono a sinistra e i ladri a destra ... ad essere obiettivi fa un po' acqua ma molti credono ancora così.
Eliminabello..anzi, bellissimo articolo!!!!
RispondiEliminaPerchè Silvio era Silvio e Mauro è Mauro. Che discorsi!!!
RispondiEliminaAh ecco. Per essere puri bisogna essere sindacalisti e di sinistra. ho capito.
EliminaForse fino ad oggi non ho capito nulla... ma proprio non ce la faccio a pensare che il sindacalista, come il politico, sia un mestiere.
RispondiEliminaDopo letto tali affermazioni mi sovviene che sia meglio risparmiare anche quei pochi euro in busta
Sinistra e Destra, tutti PURI almeno sulla Montagna Pistoiese. Se ben ricordo il Reo Confesso è stato coordinatore della montagna pistoiese per il PDL, per Forza Italia, per la Democrazia Cristiana; non sono certo di Sinistra ... I martiri dell'attuale PD, inutile fare i nomi, si sono uniti agli affaristi di Destra per formare il comitato per il Comunone con il chiaro intento di seppellire tutte le malefatte, individuali e collettive, della ormai defunta Comunità Montana. Si possono ricordare: Il Villone, Villa Vittoria, quali opere incompiute; la sede provvisoria acquistata da parte di un privato ripagato con l'affitto "lauto" da parte dell'Ente Pubblico. L'ammanco; i Cannoni Sparaneve ad Abetone; chissà quante altre malefatte saranno destinate a non essere scoperte. Guarda caso tutti i documenti sono alloggiati a Campo Tizzoro nell'area ex-sedi in modo da prendere umido e fare la muffa così saranno illeggibili. Con buona pace del commissario liquidatore della CM e di tutti i politici che se ne stanno zitti e sperano di non essere coinvolti ma sicuramente tutti sono dentro!
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