martedì 19 giugno 2012

BISCOTTI. E MENO MALE CHE SIAMO PIENI DI PROBLEMI!


di Luigi Scardigli

Nel complotto, dalle nostre parti, ci si sguazza.
E allora, anche dopo la vittoria della Spagna sulla Croazia, quella che ci ha consentito di approdare ai quarti di finale di questo Europeo, si parlerà, sicuramente, di un biscotto non avvenuto perché troppo evidente, dimenticando, ad esempio, le parole, memorabili, del capitano degli azzurri, Buffon, quello che sostenne, non nella Prima Repubblica, ma una settimana fa appena, alla luce degli accordi taciti e no tra due squadre alle quali basta un punto – argomento regina nella nuova fase di inchiesta su calciopoli –, meglio due feriti che un morto.

La Spagna invece, che poteva anche avere un briciolo il dente avvelenato in virtù della testata che Tassotti rifilò a Luis Enrique, non ha gustato la vendetta, dopo anni ed anni, ma ha giocato la sua onesta partita fino alla rete decisiva che l’ha catapultata, con 7 punti, al primo posto del girone, facendosi accompagnare, per il resto del cammino, non dai Croati con i quali avrebbe dovuto combinare il pareggio, ma con l’Italia, alla quale invece avrebbe dovuto giocare l’antisportivissimo tiro mancino.
Scampata la paura di tornare subito a casa e non poter così intorpidire i milioni di tifosi che delegano a Cassano e Balotelli la loro dignità, l’augurio è che il team di Prandelli vada il più lontano possibile; in finale e perché no, che lo vinca questo Europeo: di un Paese sull’orlo del baratro e di un esercito di esodati che potrebbe anche mettersi un cappio al collo e smettere di rompere le scatole, ne parleremo dopo l’estate, ma veloce, eh; perché poi riinizia il campionato e stavolta, l’Inter, non starà più a guardare la Juve, perdindirindina!

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[Martedì 19 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]

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