PISTOIA. Forse ha ragione
Daniela Belliti, quando spiega che non c’è contraddizione fra la visione del
mondo della nuova Giunta e la cifra prevista come entrate da contravvenzioni.
Forse: e
non voglio addentrarmi nel merito.
Ma mi
viene da discutere – e non poco – su una situazione pregressa che comunque,
credo, deve essere presa in considerazione.
Mi
riferisco ai proventi apportati al Comune dall’autovelox dello scandalo:
quello, per l’esattezza, fatto mettere dal comandante Napolitano sotto il ponte
dell’autostrada; il primo, il peggiore, il più contestato e quello che ha
mietuto (a quanto mi si dice) più vittime e poi, dopo aver dato a larga mano
alle casse di Berti, è stato – sempre a quello che mi si dice – disattivato fin
dalla scorsa estate.
Se è vero,
caro Sindaco Bertinelli e cara Giunta di Pistoia, che il Comune ha da essere il
portabandiera della legalità, è altrettanto vero che nessuno di voi può
chiudere gli occhi dinanzi a tanti proventi che, per un verso o per un altro,
sono stati ingozzati da chi ha pagato, eppure emessi con provvedimenti
illegittimi.
Non si può
servire a due padroni: o se ne servirà uno fedelmente e l’altro lo prenderemo
in giro, ci dice il Vangelo.
Non si può
far finta di niente, come se niente fosse, dinanzi a una vera ingiustizia di
massa o, meglio, dinanzi a tanti ‘giustiziati in massa’ che hanno sborsato e
non avrebbero affatto dovuto.
Per
giustizia, da parte di un ente che si fa antesignano della legalità, chi ha
combinato quel pasticcio di autovelox illegale, dovrebbe pagare di tasca
propria gli effetti della mannaia.
E voi,
nuova Giunta, Giunta della città di tutti – com’era scritto nella pubblicità
elettorale del Sindaco –, dovreste dare non il buon esempio a parole, ma con i
fatti. E allora, forse, si comincerebbe a parlare in concreto di nuova
politica.
Chi ve lo
sta dicendo, cara Giunta, non è persona che ha preso multe da autovelox. Lo
ripeto per la milleunesima volta.
E non è
nemmeno persona che si è fatta fare lavori in casa propria dalle ditte degli
arrestati di Pistoia.
E, dunque,
me lo posso permettere per gli altri? Per tutti gli altri?
Edoardo Bianchini
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[Venerdì
29 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]
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