giovedì 28 giugno 2012

LA CRISI INFURIA, IL PANE MANCA... SUL PONTE SVENTOLA BANDIERA BIANCA!


di Luigi Scardigli

C’è una piccola differenza – piccolo è un eufemismo, tipicamente calcistico, come i gol-nongol, questione di millimetri, spesso – tra gli animi dei milioni di tifosi tedeschi e quelli ancor più numerosi de noantri per la sfida che stasera porrà di fronte la Nazionale azzurra a quella teutonica.
La differenza sta in quello che questa gara rappresenta, in quello che vuole e può significare. Certo, siamo agli Europei di football ed è una semifinale: non decide nulla. La vincente, ubriaca di gioia, potrebbe perdere la finalissima con la Spagna già qualificata e fare la fine, davvero ingloriosa, del can di Betto.

Ma per i milioni di tedeschi che stasera seguiranno l’incontro nelle loro case, nei circoli, nei bar, o sui maxi schermo allestiti nelle piazze nelle quali confluiranno e defluiranno civilmente (lì, gli imbecilli, pagano un caro prezzo per l’eventuale idiozia da euforia), battere l’Italia vorrà soltanto dire avere avuto la meglio sull’undici avversario. Punto.
Per i milioni di italiani, invece, che come i loro appartenenti alla stessa specie seguiranno il match dai medesimi punti di osservazione, in ben altro deontologico modo (se vincono gli azzurri la gioia autorizza a devastare, se perdessero, la rabbia, in qualche modo, andrà pur sfogata) però, battere i tedeschi vorrà dire molto di più.
È quello che soprattutto si augura il nostro Governo tecnico, alla luce di quanto emerso stamani dai dati forniti dal Centro studi di viale dell’Astronomia (ubicazione più crudele, non avrebbero potuta sceglierla) che ha seraficamente sentenziato che “gli effetti della crisi sono peggio di una guerra”.
Il pane inizia a scarseggiare, infatti: speriamo che d’ora in avanti bastino i divertimenti!

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 28 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]

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