di Luigi
Scardigli
Con gli Europei nel bel mezzo dello svolgimento, il direttore
mi ha concesso nuova deroga per scrivere di calcio.
E io ne approfitto, ma non per chiacchierare con voi di uno
spettacolo oggettivamente modesto: mi preme maggiormente analizzare le parole,
in piena e assoluta libertà, ma anche idiozia, di Antonio Cassano, il
giovanotto di Bari-vecchia a cui senza
il giochino del football chissà che fine ingloriosa, la sorte avrebbe
assegnato.
E invece, oltre a essere pagato oltre ogni ragionevole
decenza, l’irriverente e non ben educato calciatore che milita nel Milan, dopo
aver gettato alle ortiche due occasionissime professionali (Roma e Real Madrid)
e vestendo, come traghettatore, la maglia della Nazionale, l’altro ieri, in
conferenza stampa, si è addirittura permesso di fare del sarcasmo sugli
omosessuali, prendendo spunto da una domanda, banalmente provocatoria,
rivoltagli non so da chi a proposito delle affermazioni di Cecchi Paone circa
la presenza, tra gli azzurri, di due gay.
Questo paese, con la p minuscola, non trasuda certo
civiltà, né tantomeno trabocca di buonsenso; i diritti civili, come i doveri,
del resto, sono una variante accidentale, dei quali se ne fa, sistematicamente,
uso ed abuso strumentale: l’universo degli altri
è ancora una galassia oscura, troppo buia alla nostra miopia perché si capisca
come conviverci, e davvero troppo fragile per poter consentire il delitto di
allontanarla ulteriormente dal buonsenso e dal pudore, contemplando addirittura
il parere, mononeuronico, di Antonio Cassano.
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[Giovedì 14 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012]
Scusi Sig.Scardigli, ma Cassano usando il termine froci ha forse popolarmente classificato persone con tendenze non naturali.Per Cecchi Paone che voleva farsi un pò di pubblicità al suo libro è oro che cola.Verrebbe da dire - ma non vorremmo essere equivocati - che certa gente è pronta a dare tutto pur di autopubblicitarsi.A me Checca Paone fa schifo; diversamente da tanti altri che vivono il loro stato con dignità e riservatezza.
RispondiEliminaAnche Dante era un omofobo?Mah. Mi scusi,in goliardia si diceva che il teorema del Gigli era ed è ancora universalmente valido e si sintetizza con il fatto che certe pratiche non producono figli.Ma io,mi creda,sono malato; mi piacevano e mi piacciono le donne e Lei nel Suo libro "Giù a nord.Lentamente" mi pare pericolosamente pendente verso madre natura tradizionale!Ci dobbiamo sentire in colpa?
Cordialmente.