lunedì 4 giugno 2012

SERRAVALLE. LE GITE CULTURALI E L’ASSURDO SILENZIO DI AMMINISTRATORI E PISTOIAMBIENTE


PISTOIA. Nemo tenetur tradere se ipsum, nessuno è tenuto a consegnarsi alla giustizia, dice la massima. Ma tra questo e chiudersi in un pervicace quanto inutile silenzio dopo avere ammesso, ce ne passa eccome.
È per questo che, con questo post, chiediamo a Patrizio Mungai, neo-Sindaco di Serravalle, ma già ex-assessore all’ambiente e proprio ai tempi delle gite, di smetterla di fare il perseguitato politico. Perché non lo è.
Con un atto di responsabilità e con il dovuto coraggio di un amministratore che vuole amministrare in assoluta trasparenza e credibilità, tiri fuori i nomi e dica quello che ha da dire in suo favore.

Questo vale anche per tutti gli altri: Renzo Bardelli, primo inventore delle gite; Roberto Talini, prosecutore dell’idea fino al 2008 e al sequestro del camion sospetto di rifiuti illegali; Alfio Fedi, ultimo Presidente per cui la soluzione è la più facile, ma che non può lavarsi le mani dicendo «io non ho dati», perché non solo li può, ma anche li deve trovare: e tirare fuori.
E tra tutti gli altri non può mancare – e lui lo sa bene, anche se sta zitto e nascosto come un merlo caduto fuori dal nido (la metafora è adatta a un cacciatore impenitente qual è, come ci dicono) Renzo Mochi. E non solo.
La difesa dell’arrocco è assolutamente patetica, gentile Sindaco Mungai e gentilissimi uomini che si sono avvicendati sulla scena della politica e delle gite.
Politica è anche questo. O per lo meno lo era quando tutti, da Di Pietro in poi, vi siete spellati le mani per applaudire l’èra del repulisti.
Ora il vostro dovere – anche in virtù della questione morale – è rispondere: a tutto, a più. E senza reticenze.
Edoardo Bianchini
P.S. - E non fate finta di ignorare il Quarrata/news.

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[Lunedì 4 giugno 2012 - © Quarrata/news 2012] 

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