1. “IL DOLORE DEL LUTTO: QUELLO CHE È
BENE DIRE”. SE NE PARLA DOMANI 24 GENNAIO ALLA SCUOLA PER GENITORI
PISTOIA. “Il dolore del lutto quello che è bene dire” è il titolo
della terza “lezione” di domani sera venerdì 24 gennaio (dalle ore 21,00 alle
23,00) della Scuola per Genitori, l’iniziativa della unità funzionale salute
mentale infanzia e adolescenza della AUSL3, promossa ed organizzata dallo
psicologo e psicoterapeuta dottor Sergio Teglia che si svolge a Pistoia alla
Fabbrica delle Emozioni (via P. Antonelli, 365).
Quello di domani sera è il terzo
appuntamento del ciclo di incontri programmato per il 2014. Nelle prossime
lezioni saranno affrontati i seguenti argomenti: Le nuove dipendenze: cosa
fare?; Le bugie hanno le gambe corte: …o no?... .
[scritto
da daniela ponticelli]
2. LA CASA DELLA SALUTE DI PESCIA È
PRONTA. SABATO 25 GENNAIO L’INAUGURAZIONE ALLA PRESENZA DELL’ASSESSORE
REGIONALE LUIGI MARRONI
PISTOIA. I giornalisti, fotografi ed operatori Tv, sono invitati sabato
prossimo 25 gennaio alle ore 11,00 all’inaugurazione della Casa della Salute di
Pescia.
Sarà presente l’assessore regionale per
il diritto alla salute Luigi Marroni e le massine autorità istituzionali e
politiche locali.
Il Vescovo di Pescia Monsignor Giovanni
De Vivo impartirà la benedizione alla nuova struttura.
3. DIVERSITÀ DI GENERE ANCHE IN
MEDICINA PER CURE PIÙ APPROPRIATE A UOMINI E DONNE. NASCE UN CENTRO STUDI NELLA
AUSL3
PISTOIA. Ormai la salute di genere è un obiettivo della sanità
pubblica e nella pratica significa promuoverla all’interno di tutti i servizi
sanitari . Per farlo l’Azienda USL3 di Pistoia ha istituito il “Centro di Studi
Salute e Genere”, si occuperà della sensibilizzazione degli operatori sanitari
e della loro formazione, ma anche di iniziative di ricerca e di interventi che
migliorino i percorsi assistenziali nell’ottica di riconoscere che la stessa
malattia che colpisce sia l’uomo che la donna può presentare una
sintomatologia, un decorso, una prognosi e una risposta farmacologica
differenti.
“Vi sono differenze nella salute, nelle
malattie, nei comportamenti e negli stili di vita, nei fattori di rischio,
differenze dettate non solo dal sesso, componente biologica, ma anche dal
genere e cioè dalla componente sociale e culturale , – spiega il direttore
sanitario Lucia Turco – si tratta quindi di andare oltre e prendere atto delle
oggettive diversità esistenti tra i due sessi, inoltre – prosegue – la medicina
di genere non è la scienza che si occupa delle malattie della donna ma è la
scienza che studia l’influenza del sesso- genere sulla salute dei maschi e
delle femmine”.
Turco aggiunge che il gruppo di lavoro
creato all’interno della AUSL3, in collegamento con la commissione del
consiglio sanitario regionale sulla medicina di genere, lavorerà per andare
progressivamente verso una maggiore appropriatezza delle cure e dei percorsi
terapeutici tenendo conto delle differenze tra uomo e donna.
“Per esempio – continua la
dottoressa – è ormai evidente che nei due sessi malattie croniche come ipertensione,
diabete patologie cardiovascolari e anche le neoplasie hanno una evoluzione
diversa nei sue sessi ed una diversa risposta alle terapie che dovranno
diventare personalizzate e lette in ottica di genere”.
Il gruppo del centro Studi di Genere della
ASL3 cercherà di capire se, anche nell’accesso ai servizi sanitari, ci sono
differenze tra uomini e donne in termini di adeguatezza e appropriatezza delle
cure.
Infine dovrà rappresentare un luogo di
studio e di ricerca promuovendo lo sviluppo di una rete su queste tematiche
anche tramite la collaborazione e il coinvolgimento di tutte le istituzioni
locali, le associazioni e di quanti sono impegnati su questa tematica.
A questo proposito martedì prossimo 28
gennaio 2014 all’Ospedale San Jacopo di Pistoia (piano terzo sala Cinzia Lupi)
si svolgerà il workshop “Salute di Genere nella pratica clinica” il programma
completo sulla home page www.usl3.toscana.it
[scritto
da daniela ponticelli]
4. ALL’OSPEDALE DI PESCIA L’OSSERVAZIONE
BREVE INTENSIVA CURA I PAZIENTI DEL PRONTO SOCCORSO. DIMESSI IL 90%
PISTOIA. Alla fine di dicembre 2013 quasi il 90% dei pazienti curati
nell’osservazione breve intensiva (Obi) dell’Ospedale di Pescia, che è stata
aperta il 2 dicembre, sono stati dimessi. Lo rende noto il dottor Fabio Daviddi
direttore del pronto soccorso e ora anche responsabile del nuovo servizio
appena inaugurato.
Nella Obi dell’ospedale S.S. Cosma e
Damiano dove sono attivi 5 posti letto per adulti il personale, adeguatamente
formato, accoglie i pazienti inviati dal pronto soccorso che vengono monitorati
fino ad un massimo di 24-48 ore, arco temporale nel quale viene valutato se il
paziente può essere dimesso o se necessita di ricovero in un reparto
specialistico.
Nel primo mese di attività sono stati
accettati 120 pazienti adulti e di questi 10 sono stati ricoverati all’ospedale
di Pescia (3 in cardiologia, 4 in medicina, 2 in chirurgia, 1 dimesso
volontariamente); 3 sono stati inviati al CTO di Firenze per la consulenza
maxillo facciale e tutti gli altri dimessi.
Gli standard regionali dicono che i
reparti Obi funzionano quando di raggiunge l’80% dei dimessi.
“Nel nostro caso la percentuale è
quasi del 90% – spiega Daviddi – e si tratta di un buon risultato raggiunto da
tutta l’équipe, medici, infermieri e operatori socio sanitari per realizzare un
percorso assistenziale che evitata ai pazienti il disagio del ricovero in
reparto e, come avevamo annunciato, – evidenzia il medico, – i ricoveri sono
diventati più appropriati”.
Problematiche come ad esempio il dolore
toracico, il trauma cranico la cefalea, dolori addominali e coliche renali, ma
anche le vertigini, le infezioni delle vie urinarie, gli episodi sincopali,
alcuni tipi di aritmie , le reazioni anafilattiche diffuse e altre patologie
previste, ora vengono osservate e trattate dai sanitari in OBI. L’osservazione
breve intensiva, infatti, è un tipo di degenza che permette la gestione
ottimale dal punto di vista diagnostico e terapeutico di alcuni selezionati
problemi clinici.
Dal pronto soccorso i pazienti vengono
trasferiti in Obi quando necessitano di approfondimenti diagnostici che vengono
effettuati al massimo entro due giorni.
“Anche i pazienti ed i loro familiari –
fa sapere Daviddi – hanno dimostrato di gradire molto questo nuovo modello di
assistenza ospedaliera che evita in molti casi il ricovero vero e proprio ma
garantisce di effettuare in breve tempo gli accertamenti diagnostici, dal
prelievo ematico alle consulenze specialistiche fino alla TC, al termine dei
quali il malato potrà fare ritorno al proprio domicilio o completare il
percorso assistenziale in una unità operativa ospedaliera”.
Buoni risultati e riscontri positivi
anche per quanto riguarda l’osservazione breve pediatrica, che dispone di due
posti letto e di un ambulatorio dedicato. Nel mese di dicembre ha accolto 289
bambini: per 253 che sono stati visitati dagli specialisti pediatri è stato
evitato il ricovero ospedaliero; per 32 di loro è stato necessaria il
prolungamento delle cure con gli accertamenti diagnostici in Osservazione breve
intensiva pediatrica e successivamente dimessi, e per 5 di loro nell’osservazione
è stata valutata la necessità di ricovero e quindi inviati al reparto di
pediatria dell’ospedale San Jacopo di Pistoia.
[scritto
da daniela ponticelli]
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[Giovedì 23 gennaio 2014 | 18:29 - © Quarrata/news]
MI AUGURO, ED AUSPICO CHE SI POSSA ANCHE A QUARRATA INAUGURARE LA CASA DELLA SALUTE, COME RICHIESTO DALL'AMMINISTARZIONE COMUNALE E COME GIUSTAMENTE VOLUTA DAI CITTADINI.
RispondiEliminaE' OPPORTUNO CHE LE FORZE PREPOSTE , POLITICHE E DELL'AZIENDA SANITARIA , RENDANO QUANTO PRIMA CONCRETO QUESTO PROGETTO,POICHE' NON SI PUO' PIU' RIMANDARE UN IMPEGNO COSI IMPORTANTE , UN ATTO DOVUTO ALLA CITTA' E AI CITTADINI. RICORDIAMO C HE QUARRATA è IL COMUNE PIU' GRANDE DELLA PROVINCIA DI PISTOIA E CHE PER QUESTO CONTRIBUISCE SIGNIFICATIVAMENTE AL BENESSERE , ATTRAVERSO ANCHE LA FISCALITA' , DELLA NOSTRA PROVINCIA E DELLA NOSTRA REGIONE.