Una nota del consigliere
Luca Benesperi
AGLIANA. Dallo scorso luglio è
entrata in funzione ad Agliana la raccolta differenziata porta a porta del 100%
del materiale. Una vera rivoluzione sia per le abitudini delle famiglie sia per
i nostri portafogli visto il rincaro di circa il 30% della tassa sui rifiuti.
Il Sindaco Ciampolini quando
fu dato il via alla nuova gestione dei rifiuti disse che la raccolta
differenziata “porta a porta” sarebbe partita a qualunque costo. Anche il
nostro gruppo è stato ed è favorevole alla raccolta differenziata destinata al
riciclaggio ma non accetta i costi imposti dal Cis, come già espresso fermamente
in sede di consiglio.
Non possiamo nascondere
il motivo perché iniziare “ora e tutto insieme” risulti così doloroso sia per i
costi che per il cambiamento delle nostre abitudini, che hanno visto sparire da
un giorno all’altro i cassonetti per la strada.
Il motivo è semplice: ad
Agliana, per volere delle amministrazioni di sinistra, non c’è mai stata una
cultura del rifiuto come risorsa
(ovvero la politica delle 3R, Recupero, Riuso e Riciclo) ma solo come qualcosa
di cui disfarsi a qualunque costo e così facendoci dei profitti.
Forti della presenza
dell’inceneritore si è consentito lo sviluppo della cultura del “buttare i
rifiuti”, indifferenziatamente nel cassonetto, che purtroppo spesso è sfociata anche
nella vergognosa usanza delle discariche abusive sicuri che poi comunque c’era
chi bruciava.
Poco importava se quella
canna fumaria, dal lontano 1978 a sbocco diretto senza filtri, ha avvelenato
con i suoi fumi e i suoi percolati carichi di inquinanti, l’aria, l’acqua e i
campi portando l’incidenza dei tumori nell’area Agliana-Montale-Montemurlo a
livelli preoccupanti. Ma non solo.
Oltre all’inquinamento
da diossine ci troviamo – già da prima dell’inizio
del porta a porta – con una tariffa salatissima
nonostante l’inceneritore (di proprietà dei Comuni di Agliana-Montale e
Quarrata) serva tutti i comuni dell’Ato Toscana centro (oltre 70). Noi da anni
proponiamo di non far pagare la tariffa ai residenti che sopportano sul
territorio i danni causati dall’impianto incidendo invece di più su quei comuni,
anche lontani, che portano il materiale a bruciare da noi.
Tutto ciò premesso, non
otterremo niente, però tenteremo di modificare il rapporto della gente con il
rifiuto fino a quando considereremo la raccolta differenziata complementare
anziché alternativa all’incenerimento. Soltanto differenziando, riciclando e
creando una filiera per i derivati da materiale riciclato potremo dire di avere
ottenuto il nostro intento.
A quel punto arriverà da
sola la chiusura degli inceneritori che non avranno più ragione di esistere.
Purtroppo a livello
regionale le politiche in materia di rifiuti vanno in tutt’altra direzione con
la previsione del raddoppio dell’inceneritore di Montale e forse, chissà, la
costruzione di un impianto al Calice. Troppi sono gli interessi che ruotano
intorno ai rifiuti per far sperare in un futuro in cui siano i centri di
riciclo a farla da padrone anziché gli inceneritori (come il sistema di Vedelago
insegna).
Per volere del Pd Agliana
è condannata ad essere la pattumiera di metà Toscana. Per fortuna tanto è stato
fatto sotto il lato della sensibilizzazione sui danni alla salute di questi
impianti grazie ai tanti cittadini che giorno dopo giorno protestano, insieme a
noi, su questo sistema di smaltimento nocivo per la salute e antieconomico,
visti i bilanci in forte rosso dell’azienda Cis.
Luca Benesperi
Consigliere comunale PDL-UDC-Lega Nord
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[Lunedì 17 settembre
2012 - © Quarrata/news 2012]
GIUSTO! "raccolta differenziata destinata al riciclaggio" ma ... gli impianti di riciclaggio o le imprese che utilizzano "materia prima seconda" per le loro produzioni, dove sono?
RispondiEliminaIn tutti i paesi del mondo quando si parla di rifiuti, il parametro che si adotta per inquadrare il problema è la percentuale di RECUPERO di materia prima seconda prodotta, in Italia si parla di percentuale di RACCOLTA DIFFERENZIATA, ma per favore!!!
Siamo destianti a non andare da nessuna parte, finchè la POLITICA TUTTA non dimostrerà che dopo essersi riempita la bocca di "raccolta differenziata" occorre FAVORIRE la nascita di impianti che utilizzano o trattano questa raccolta differenziata!!!
Ci raccontano che se non si fa la raccolta differenziata si va a finire nella "SCHIFEZZA della spazzatura per le strade di Napoli" , quando, basterebbe informarsi e vedere che la realtà di Napoli è questa:
correva l'anno 2008 in piena "emergenza monnezza"
BERLINO, 21 MAG - I rifiuti campani già smaltiti in Sassonia non sono stati bruciati nei termovalorizzatori tedeschi, ma sono stati riciclati per ricavarne materie prime secondarie e composti organici che verranno venduti all’industria. Il ’percorsò dell’immondizia italiana in Germania lo ha spiegato all’ANSA una portavoce del Ministero dell’Ambiente della Sassonia, sottolineando che niente è finito in discarica.«Questi rifiuti non sono stati bruciati» negli inceneritori, ha detto la portavoce. Anzitutto, ha spiegato sono stati separati i rifiuti organici da quelli solidi, che diventeranno poi materie prime secondarie (plastica, metallo, etc.). Il resto, «una parte minore - ha proseguito - è statotrattato in un impianto meccanico-biologico e verrà venduto alle industrie», le quali bruciano questo materiale trasformandolo così in energia. Ma il grosso dei rifiuti campani diventa materia prima secondaria. E l’Italia, oltre a fornire l’immondizia, svolge anche un ruolo importante nella fase successiva del percorso di quest’ultima. Il Paese, infatti, è al terzo posto, con 2,01 milioni di tonnellate, della graduatoria degli acquirenti di materie prime secondarie.(ANSA).
http://federico-valerio.blogspot.it/2008/05/i-rifiuti-campani-in-germania.html
segue ...
ci raccontano che basta fare la raccolta differenziata , meglio porta a Porta, e poi invece ... accade questo:
RispondiEliminaRiciclo, la plastica finisce bruciata
Un terzo di quella da raccolta differenziata va nell´inceneritore
http://firenze.repubblica.it/dettaglio/Riciclo-la-plastica-finisce-bruciata/1578549
MA LA POLITICA DOV'E'?
SI, "Purtroppo a livello regionale le politiche in materia di rifiuti vanno in tutt’altra direzione con la previsione del raddoppio dell’inceneritore di Montale e forse, chissà, la costruzione di un impianto al Calice. Troppi sono gli interessi che ruotano intorno ai rifiuti ..."
Se il cittadino immerso in aria e cibo alla diossina e metalli pesanti, potesse anche solo intuire quale sia la tragica ricaduta sanitaria delle pratiche di incenerimento , se quindi "chiusesse il cerchio" delle ricadute sulla salute e non vedesse solo il "percorso in linea retta" che lo separa dal "brutto" sacchetto di spazzatura che una volta incenerito è divenuto invisibe agli occhi, ma ALTAMENTE PATOGENICO per l'organismo, saremmo già un passo avanti.
I concetto di "RIFIUTO" in natura non esiste, lo ha inventao l'uomo, è NON è stato un uomo intelligente!
Mi direte: e le alternative? ECCOME SE CI SONO!
Alterpiano: tutto ciò che si potrebbe fare per il problema rifiuti e che invece la politica ignora
http://altracitta.org/2012/02/15/alterpiano-tutto-cio-che-si-potrebbe-fare-per-il-problema-rifiuti-e-che-invece-la-politica-ignora/
ecco il link per leggersi Alterpiano.
Un alterpiano a combustione zero e a responsabilità estesa di produttori e abitantielaborato dal basso da comitati e associazioni.
http://www.scribd.com/doc/91048936/Alter-Piano
UN PIANO nell'interesse dei cittadini CHE POTREBBE ESSERE SOTITUITO , fin da subito, a quello interprovinciale!