lunedì 24 settembre 2012

L’ABETONE, LA XIMENES E LA PROVVIDENZA (REGIONALE) DI DIO

di Felice De Matteis

Mentre il Comune della neve riceve 2 milioni di €, gli altri Comuni della Montagna segnano il passo in silenzio – Siamo alla rassegnazione?

ABETONE-MONTAGNA. Il terreno è sterile e quindi poco appetibile, ma produce un problema: la partecipazione, per legge al 51% minimo, degli Enti locali che compartecipano alle avventure imprenditoriali. Stiamo parlando della Ximenes s.p.a. con sede legale in Abetone, presso la sede comunale, alla quale il Governatore Rossi avrebbe destinato due milioni di euro per farla sopravvivere e rilanciare il turismo bianco.

Alla faccia degli altri Comuni montani con l’acqua alla gola. Gli amici dell’Abetone non si debbono arrabbiare. siamo solo a caccia di risposte e ci arriveremo, anche con il loro contributo, se vorranno.
Dunque la Ximenes è una società pubblico/privata con capitale un milione di euro, corrispondenti ad un milione di azioni da €. 1.
Di questo milione, 510.000 € li ha messi l’Amministrazione comunale (cioè noi, i cittadini); il 49% , pari a 490.000 euro, sono stati sottoscritti fra Slittovia Abetone s.r.l. (€. 112.500), Società Abetone Funivie S.A.F. s.p.a. (€. 112.500), Maestri di sci Abetone s.r.l. (€. 20.000), Val di Luce s.p.a. (€.112.500), SPIR s.r.l. (€. 20.000), Immobiliare Le Piramidi s.r.l. (€. 112.500). Insomma, loro.
La Ximenes è dunque roba nostra ma anche “loro”.
I due milioni di euro – pare – elargiti dal Sig. Rossi è roba nostra e, per il 49%, diventerà anche loro. Loro chi? Ovviamente i titolari di quel 49% che detengono una società nella quale il pubblico (il Comune di Abetone) ha, sì, la maggioranza, ma di fatto al servizio dell’altro 49% che trarrà vantaggio da due milioni di euro (nostri) per pararsi la schiena in tempo di crisi.
Insomma si ribalta il concetto dell’ubi maior minor cessat. Qui si fa il contrario: chi meno ha, più succhia i nostri soldi. Per salvare il turismo bianco, “l’indotto” – in tempi più antichi si sarebbero chiamati vantaggi – per i Comuni limitrofi che oggi viene chiamato “il territorio”.
Tutto fumo, come abbiamo già detto, per farsi gli affari propri senza alcun vantaggio per il confinanti Comuni montani, che stanno tirando una maledetta cinghia.
Solo il Sindaco di Sambuca Pistoiese ha avuto il coraggio civico di dirlo: gli altri Sindaci, tutti zitti. E perché mai?
La legge sulla privacy, altra barzelletta di questo regime, ci svela i nomi dei Sindaci, degli Assessori e dei Consiglieri Comunali che durante gli anni hanno partorito, prodotto e gestito la Ximenes. Se andiamo a cercare Soci e titolari di diritti su quote ed azioni, amministratori, membri, organi di controllo, allora cala il buio più fitto: e bisogna pagare quattrini per accedere ai dati. La trasparenza del cavolo.
Che il Sig. Rolando Galli (quello del Dynamone) sia il capo della SAF, senza conoscere i componenti della stessa, e che il sig. Galli Rolando sia in totale “sintonia” con il Giampiero Danti – Sindaco di Abetone- o che la Signora Marilena, della SPIR S.r.l. sia la zia del Sig. Andrea, Presidente della Val di Luce e della Slittovia, ci può interessare minimamente.
Ci interessano i soci delle varie società che compongono quel 49% del capitale della Ximenes.
Alla fine li troveremo solamente per curiosità chiedendoli ufficialmente alla Camera di Commercio Industria ed Artigianato di Pistoia, la quale, non facendoci accedere a queste notizie se non a pagamento, ci fa pensare che dietro questo “affare delle visure camerali” ci sia proprio un altro affare; quello di incamerare ulteriori denari approfittando del diritto del pubblico di accedere pubblicamente a ciò che pubblico è per legge.
Perché, si badi bene, non si viola la riservatezza delle persone che decidono di costituire una società, di affrontare il cosiddetto rischio di impresa e di fare dei propri guadagni l’uso libero e consentito: stiamo parlando di società e quindi di persone fisiche che usano capitale pubblico non certamente per fini benefici, ma giustamente speculativi e privatistici. Ma con soldi pubblici e quindi tutt’altro che soggetti al diritto di riservatezza!
Una provocatoria domanda: visti i tempi che corriamo tutti, il Sig. Governatore Rossi distribuisca i due milioni di euro fra i Comuni Montani – i meccanismi tecnici si trovano sempre, per favore –, e induca il Comune di Abetone a “regalare” la propria quota alle società componenti il 49% della Ximenes e, se non nevica, si arrangino un po’, non facciano come Marchionne e la Fiat.
Come si arrangia, e purtroppo spesso chiude, la piccola fabbrica, l’artigiano, il commerciante che vive in Montagna, ma che non può andare a questuare denaro e sovvenzioni della collettività, invocando l’indotto.
L’Abetone fa parte della Comunità Montana, dell’Anci, dell’Uncem, dei Bim etc. etc.
E se non nevica…?
Sia fatto come fanno tutti gli altri imprenditori. si chiude!





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[Lunedì 24 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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