di Felice De Matteis
Mentre
il Comune della neve riceve 2 milioni di €, gli altri Comuni della Montagna
segnano il passo in silenzio – Siamo alla rassegnazione?
ABETONE-MONTAGNA. Il terreno è sterile e
quindi poco appetibile, ma produce un problema: la partecipazione, per legge al
51% minimo, degli Enti locali che compartecipano alle avventure imprenditoriali.
Stiamo parlando della Ximenes s.p.a. con sede legale in Abetone, presso la sede
comunale, alla quale il Governatore Rossi avrebbe destinato due milioni di euro
per farla sopravvivere e rilanciare il turismo bianco.
Alla
faccia degli altri Comuni montani con l’acqua alla gola. Gli amici dell’Abetone
non si debbono arrabbiare. siamo solo a caccia di risposte e ci arriveremo,
anche con il loro contributo, se vorranno.
Dunque
la Ximenes è una società pubblico/privata con capitale un milione di euro,
corrispondenti ad un milione di azioni da €. 1.
Di
questo milione, 510.000 € li ha messi l’Amministrazione comunale (cioè noi, i
cittadini); il 49% , pari a 490.000 euro, sono stati sottoscritti fra Slittovia
Abetone s.r.l. (€. 112.500), Società Abetone Funivie S.A.F. s.p.a. (€.
112.500), Maestri di sci Abetone s.r.l. (€. 20.000), Val di Luce s.p.a. (€.112.500),
SPIR s.r.l. (€. 20.000), Immobiliare Le Piramidi s.r.l. (€. 112.500). Insomma,
loro.
La
Ximenes è dunque roba nostra ma anche “loro”.
I
due milioni di euro – pare – elargiti dal Sig. Rossi è roba nostra e, per il 49%,
diventerà anche loro. Loro chi? Ovviamente i titolari di quel 49% che detengono
una società nella quale il pubblico (il Comune di Abetone) ha, sì, la
maggioranza, ma di fatto al servizio dell’altro 49% che trarrà vantaggio da due
milioni di euro (nostri) per pararsi la schiena in tempo di crisi.
Insomma
si ribalta il concetto dell’ubi maior minor cessat. Qui si fa il contrario:
chi meno ha, più succhia i nostri soldi. Per salvare il turismo bianco, “l’indotto”
– in tempi più antichi si
sarebbero chiamati vantaggi – per i Comuni limitrofi che oggi viene chiamato “il
territorio”.
Tutto
fumo, come abbiamo già detto, per farsi gli affari propri senza alcun vantaggio
per il confinanti Comuni montani, che stanno tirando una maledetta cinghia.
Solo
il Sindaco di Sambuca Pistoiese ha avuto il coraggio civico di dirlo: gli altri
Sindaci, tutti zitti. E perché mai?
La
legge sulla privacy, altra barzelletta di questo regime, ci svela i nomi dei
Sindaci, degli Assessori e dei Consiglieri Comunali che durante gli anni hanno partorito,
prodotto e gestito la Ximenes. Se andiamo a cercare Soci e titolari di diritti
su quote ed azioni, amministratori, membri, organi di controllo, allora cala il
buio più fitto: e bisogna pagare quattrini per accedere ai dati. La trasparenza
del cavolo.
Che
il Sig. Rolando Galli (quello del Dynamone) sia il capo della SAF, senza
conoscere i componenti della stessa, e che il sig. Galli Rolando sia in totale
“sintonia” con il Giampiero Danti – Sindaco di Abetone- o che la Signora Marilena,
della SPIR S.r.l. sia la zia del Sig. Andrea, Presidente della Val di Luce e
della Slittovia, ci può interessare minimamente.
Ci
interessano i soci delle varie società che compongono quel 49% del capitale
della Ximenes.
Alla
fine li troveremo solamente per curiosità chiedendoli ufficialmente alla Camera
di Commercio Industria ed Artigianato di Pistoia, la quale, non facendoci
accedere a queste notizie se non a pagamento, ci fa pensare che dietro questo “affare
delle visure camerali” ci sia proprio un altro affare; quello di incamerare
ulteriori denari approfittando del diritto del pubblico di accedere
pubblicamente a ciò che pubblico è per legge.
Perché,
si badi bene, non si viola la riservatezza delle persone che decidono di
costituire una società, di affrontare il cosiddetto rischio di impresa e di
fare dei propri guadagni l’uso libero e consentito: stiamo parlando di società
e quindi di persone fisiche che usano capitale pubblico non certamente per fini
benefici, ma giustamente speculativi e privatistici. Ma con soldi pubblici e
quindi tutt’altro che soggetti al diritto di riservatezza!
Una
provocatoria domanda: visti i tempi che corriamo tutti, il Sig. Governatore
Rossi distribuisca i due milioni di euro fra i Comuni Montani – i meccanismi
tecnici si trovano sempre, per favore –, e induca il Comune di Abetone a “regalare” la
propria quota alle società componenti il 49% della Ximenes e, se non nevica, si
arrangino un po’, non facciano come Marchionne e la Fiat.
Come
si arrangia, e purtroppo spesso chiude, la piccola fabbrica, l’artigiano, il
commerciante che vive in Montagna, ma che non può andare a questuare denaro e
sovvenzioni della collettività, invocando l’indotto.
L’Abetone
fa parte della Comunità Montana, dell’Anci, dell’Uncem, dei Bim etc. etc.
E
se non nevica…?
Sia
fatto come fanno tutti gli altri imprenditori. si chiude!
Cliccare
sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì
24 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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