Leggendo e
commentando il verbale della commissione che ha stabilito l’adozione di multe
repressive per chi attinge più di 9 litri per volta…
SERRAVALLE-CASALGUIDI. Su segnalazione, molto opportuna, di un
cittadino di Serravalle che ci chiede di rispettare il suo anonimato, vi
propiniamo (le riflessioni le scriviamo in coda) quanto segue.
Da un certo punto
di vista i lettori serravallini possono incazzarsi per la solenne presa in
giro; dall’altro possono sganasciarsi dalle risate per l’insulsaggine
approssimativa e incomprensibile di un linguaggio che sembra più proprio di quanti
scendono da un barcone proveniente dalla Libia in approdo a Pantelleria, che
non di amministratori pubblici che purtroppo sono “in odor di analfabetismo di
ritorno”.
Leggete il
documento ufficiale scaricabile dal sito del Comune di Serravalle (vedi):
PUNTO N. 4 DEL
11.09.12 Regolamento per la disciplina delle modalità di utilizzo dei punti di
erogazione di acqua potabile. Approvazione.
Sindaco
Luca.
Assessore Santucci
Non ho il testo ma lo
avete letto, dico due parole velocissime ma ve l’hanno già spiegato. Questo
regolamento ha in qualche modo realizzato Publiacqua, verrà esposto su tutti i
fontanelli della Provincia e in tutti i fontanelli di Puibliacqua, dell’ATO per
il quale noi abbiamo aggiunto da parte nostra relativa all’aspetto
sanzionatorio praticamente. Questo si rende necessario perché più che un
regolamento in sé per sé l’aspetto sanzionatorio serve a fare un po’ anche di
cultura generale ed anche dare un decalogo alle persone che usufruiscono di
questo prezioso servizio, che già ora si comincia a vederne un abuso perché ci
sono tante situazioni che vuoi per scarsa informazione, vuoi in parte per
maleducazione e scarso senso civico, purtroppo vengono un po’ maltrattati
questi preziosi servizi che diamo e quindi questo regolamento ci serve prima di
tutto a rendere pubblico come si usa il fontanello, seconda cosa per metterci,
qualora ci sia qualcuno che vuole fare il furbo o comunque che abbia un senso
civico molto basso, di poterlo anche sanzionare se preso in flagrante. Quindi
fondamentalmente uno dei punti principali è quello di poter prendere una
quantità di acqua non superiore a 9 litri a volta e questo prima di tutto per
un motivo legato anche qui al senso civico, nel senso che se c’è una fila di
persone uno non può stare lì a prendere 150 bottiglie di acqua, onde evitare
una fila lunghissima, ma anche per un discorso di salubrità dell’acqua stessa,
quindi come dice Publiacque è bene prendere l’acqua e consumarla nell’arco di
due o tre giorni, quindi nove litri a volta è una quantità adeguata. Poi non è
certo il litro in più o in meno che uno sta a contare, però come linea di
principio questo era. Poi c’era stata tutta una diatriba sul discorso dei
divieti, voi avevate fatto una osservazione sull’utilizzo, scusa, ho sbagliato
termine non una diatriba, diciamo una discussione sull’utilizzo di alcuni
termini che pensi sia stata già chiarita all’interno della commissione e quindi
sostanzialmente questa si spera che ci possa consentire un utilizzo migliore di
questi fontanelli che abbiamo dato a questa comunità. Io non ho da aggiungere
altro, forse se vuoi aggiungere qualcosa te.
Sindaco
Brevemente alcune
cose perché siccome poi rispetto ad alcune osservazioni che secondo me potevamo
avere il crisma di essere giuste, del tipo per esempio sul regolamento c’è
scritto “non prelevare di 9 litri”. Mettiamo divieto di prelevare. Io ho
parlato con la dirigenza di Publiacque e mi hanno spiegato che questo
regolamento è stato fatto con delle avvocature ecc., ecc. addirittura insieme a
quelli di Bologna perché anche dalla parte di là fanno la stessa cosa; mentre
la parte dei divieti, quelli che vedete lì, ci sono, ma essendo un sevizio
pubblico dicono di non prelevare è di nove litri ma non possono..., divieto di
prelevare più di nove litri perché è un servizio pubblico e come tale non lo
possono fare. Questo dal punto di vista legislativo me l’hanno spiegata così.
quindi rimane un non piuttosto che divieto, questo è un po’ il ragionamento,
per questo motivo qua. Siccome poi questo affare loro lo affidano dappertutto,
non so in quale forma ma anche a breve, quindi noi nella sostanza si assume il
regolamento di Publiacque e si dice che ai trasgressori saranno applicate quelle
che sono le..., ecc., però trasgressori ce ne sono già perché l’hanno visti più
di uno con la cannella e la damigiana..., insomma c’è anche quello.
Intervento
(fuori microfono)
Sindaco
Ma infatti non si applica la sanzione!
Semplicemente Publiacqua non può applicare la sanzione su un servizio pubblico.
Intervento
(fuori microfono)
Consigliere Gorbi F.
In commissione non è che ci sia stata
diatriba ma un confronto sì, su due o tre cose, poi si approva, si vota
favorevole. Le dico brevemente, l’italiano usato non è un buon italiano e
siccome c’è una diseducazione all’uso della lingua vorrei che almeno nelle cose
scritte dall’ente pubblico, che dovrebbe esprimersi in italiano, non parlo del
Comune perché l’ha preso da Publiacqua, ma bisognerebbe che almeno qualche
sforzo si facesse nei confronti della nostra lingua. È fatto di due parti, una
parte di consigli, una parte educativa e va benissimo, sta al buon senso della
gente di seguire i buoni consigli e quindi va benissimo e poi c’è una parte di
divieti. Allora ho consigliato di colorare diversamente. Normalmente i segnali
stradali quando sono di divieto hanno del rosso che evidenzia quello che è il
divieto, ugualmente qui andrebbe fatto, non lo so, in blu ed in rosso, in nero
ed in rosso, insomma scegliete voi.
Sindaco
(fuori microfono)
Consigliere Gorbi F.
Perfetto, perché i consigli ovviamente non
sono un obbligo, perché io poi se voglio andare con invece con il tappo a vite
le voglio tenere stappate le bottiglie, non mi puoi far nulla, sono poco saggio
io perché poi mi fa l’acqua, però non c’è sanzione prevista. La parte dei
divieti invece, se mi metto a fare i famosi gavettoni, per capirsi, con i
palloncini riempiti con l’acqua gassata di Publiacqua allora giustamente vengo
sanzionato dai Vigili Urbani.
Intervento
(fuori microfono)
Consigliere Gorbi F.
Perfetto, il discorso divieto o non
prelevare più di nove litri d’acqua io l’ho detto in commissione, ero per
scrivere divieto perché sennò altrimenti, siccome uno degli abusi più frequenti
è proprio quello di gente che crea code perché si porta 3 o 4 taniche da 20
litri e quindi ci sta..., perché la capacità di erogazione del fontanello è
quella che è, quindi insomma prima di riempire delle taniche ce ne vuole; o
arriva con cassettate di bottiglie da riempire, bisogna che ci sia il buon
senso prima di tutto, per cui dice “bene, io ne riempio sette o otto di
bottiglie, poi fai te, poi mi rimetto in coda”, no? ma siccome spesso non c’è
bisogna ad un certo punto porre un limite. Non prelevare è un invito forte ma
non è un divieto, avrei preferito il divieto, lo dico con chiarezza perché a
questo punto sarà colorato di verde e non di rosso o di blu e non di rosso e
quindi verrà interpretato come consiglio, esattamente come quello di usare
bottiglie conformi all’uso alimentare.
Consigliere Fassio
(fuori microfono) sanzionare uno
che alle tre di notte preleva 150 litri, perché è ovvio che quella lì non viene
destinata all’uso a cui è destinata!
Sindaco
Questo sì. Qui si
apre un altro problema ed ora vi si vuol dire anche a voi perché poi bisognerà
prendere una decisione.
Assessore Santucci
Proprio su questo tema qui perché poi,
come al solito, quando avvengono queste cose..., la notte, quando sono meno
presidiati, ci sono meno persone in giro e così via. Casalguidi guidi un po’
meno forse perché ci sono le case davanti, Masotti già di più perché comunque
anche se via dei Salici è abitata però rimane in fondo ed è una zona di
transito. Tant’è ero che quando si fece l’inaugurazione a Masotti, parlando con
quelli di Publiacqua ci dissero: guardate, valutate anche l’opportunità di
sospendere il servizio da mezzanotte alle sei del mattino. Onestamente gli
dissi: guardate, in questa fase, cerchiamo di lasciare un po’ di libertà alla
gente, vediamo come si comporta, a me piace essere anche fiducioso nei
confronti delle persone, poi vediamo se questa cosa degenera ad un certo punto
ci si mette un limite e davvero..., in tanti posti l’hanno fatto, a mezzanotte
si spenge, non eroga più acqua e fino alla mattina alle 6 non riparte. Quindi
questa è una cosa che dico per informazione, monitoriamo tutti insieme questo
utilizzo.
Sindaco
Ora si guarda che succede in questo primo
periodo e poi si prende anche questa decisione.
Consigliere Bardelli
R.
Anche noi voteremo favorevole, approveremo
il documento. Mi chiedevo, dal discorso che ha fatto dianzi il Sindaco, che non
si può mettere il divieto di prelievo perché è un servizio pubblico, però si
può fare la sospensione? Mi domandavo io, è sempre un servizio pubblico. Cioè
come tu non puoi mettere il divieto di prelievo di nove litri credo che tu non
possa fare nemmeno la sospensione, se è un discorso di legge! No, era una
perplessità, una domanda che mi faccio.
Interventi
(fuori microfono)
Sindaco
Questo lo dici te eh! c’è una proposta del
Montini.
Consigliere Montini
M.
Io l’ho proposta al
gruppo ed il gruppo mi è venuto dietro. Visto che abbiamo la possibilità ora
con queste due fontanelle di prevedere per il Consiglio Comunale la
sostituzione dell’acqua in bottiglia di plastica con l’acqua delle fontanelle,
la sostituzione dei bicchieri di plastica con un bicchiere personale, diciamo,
che può rimanere al consigliere, un bicchiere di vetro o di coccio che ognuno
poi si laverà, perché non è che serva questa scienza a lavarsi un bicchiere, in
maniera da dare anche un segno anche di civiltà. Noi siamo d’accordo, io lo
propongo a tutti voi. Per quello ci si organizza.
Sindaco
Va bene, si mette in
votazione il provvedimento. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi si astiene?
Si vota anche la immediata eseguibilità. Chi è favorevole? Chi è contrario? Chi
si astiene? Buonanotte a tutti e grazie.
COMMENTO
Se non ci siamo
ancora bevuti il cervello, dal documento di questa commissione escono fuori tre
fatti inquivocabili – o il Sindaco e il Santucci ci smentiscano con documenti
alla mano:
1. il Comune non
ha, di fatto e di diritto, alcuna potestà regolamentare-repressiva nei
confronti degli abusi ai fontanelli
2. il tetto di 9
litri/pro capite di attingimento è semplicemente un’indicazione di Publiacqua
per impedire la coda ai fontanelli
3. l’acqua attinta
può essere consumata in più di 36 ore rispetto all’indicazione di Publiacqua
stessa.
Partendo da questa
considerazione (del resto lo avevamo già accennato nel nostro precedente post),
sarebbe infatti stato grave che ‘per motivi igienico-sanitari’ l’acqua di Publiacqua
fosse imbevibile dopo appena 36 ore dal prelievo: cosa c’è, infatti, dentro all’acqua
stessa, una coltura in crescita di bacterium coli? Quindi: questa bufala
di Publiacqua è una semplicissima presa in giro, o altrimenti Publiacqua
deve essere denunciata per una qualità di acqua pessima se in appena 36 ore il
liquido delle mille bolle blu diventa igienicamente impresentabile e nocivo
alla salute.
Per gli altri
aspetti, si faccia riferimento specifico alla definizione di ‘servizio pubblico’
del fontanello stesso.
È un servizio
pubblico, ma la gente non deve creare file: sta qui la cifra segreta delle
feroci somme repressive stabilite per le multe – da farsi, ovviamente, solo per
chi viene sorpreso in flagranza di attingimento di più di 9 litri di acqua
potabile.
E allora: se sono
ammessi solo 9 litri/pro capite, il solo andare al fontanello con l’automobile
ogni giorno, al prezzo attuale della benzina, altro non è che un costo che fa
salire l’acqua dei fontanelli allo stesso valore delle confezioni di quella
minerale dei vari supermercati.
Assurda – per non
dire bastarda – l’idea della sospensione del servizio pubblico dalla
mezzanotte alle 6 del mattino per impedire l’attingimento con taniche: a quell’ora
le file a chi darebbero noia?
Che roba, gente!
Ti danno l’abbocco, questi amministratori e questi Publi-acquisti, e poi
ti tolgono ogni possibilità di poter liberamente fruirne. Quando poi non accade
quello che è avvenuto in Pistoia-Sant’Agostino, che il
fontanello-acchiappacitrulli butta aria perché – come sosteneva Publiacqua
– l’acquedotto è ‘sgonfio’ per mancanza di pressione nell’acquedotto e scarsità
di precipitazioni atmosferiche.
Fate così,
amministratori: fate prenotare un ticket direttamente ai vari Cup, in maniera
da avere le ore di attingimento di ciascun cittadino senza la creazione di
noiose e pericolose file!
Concludendo:
Mungai, però, e qualcun altro della commissione, prima di alzare le mannaie
delle multe (peraltro di difficilissima se non impossibile applicazione anche
sotto il profilo legale), perché non pensano di seguire almeno un corso serale
per imparare a leggere, scrivere e fare di conto? O parlano così per non
offendere gli extracomunitari residenti a Serravalle?
Buon attingimento
a tutti a fontanelli veri e non a rubinettini filanti che non servono a nient’altro
che a fare pubblicità elettorale – e a rompere i corbelli al popolo!
Q/n
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[Sabato 22
settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Il Consigliere di Centrosinistra per Serravalle Roberto Daghini ha inviato questa mail a commento del post.
RispondiEliminaGliela inseriamo fra gli interventi.
Scrive:
Gentile signore che non si firma, quando si rendono pubbliche delle critiche giuste o no bisognerebbe avere il coraggio delle proprie azioni e non rifugiarsi dietro l’anonimato.
Il servizio pubblico (che noi tutti paghiamo) non deve essere considerato spreco o anarchia. Il regolamento, tende a evitare queste due cose.
Se è pur vero che la maggioranza delle persone si comportano civilmente era altrettanto noto che alcuni facevano un abuso di prelievo dell’acqua che oltretutto non può essere conservata, provocando lamentele e in qualche caso risse.
I prelievi sconsiderati avvenivano in particolare di notte, con anche danni ai pulsanti di erogazione e via dicendo. Se poi lei o altri ritengono economicamente non conveniente prelevare gratuitamente 9 litri può benissimo acquistare l’acqua ai supermercati, ma il servizio deve essere fruibile a tutti senza ‘sprechi’.
Per le multe può benissimo rivolgersi a chi crede o magari istituire anche una guardia armata. Non è con queste idee che si risolvono i problemi e la tutela del bene pubblico, questo a prescindere dalle idee politiche.
Per l’italiano espresso nel dibattito comunale deve avere pazienza, non tutti hanno avuto la fortuna di studiare ma a differenza di lei si sono firmati nome e cognome.
Roberto Daghini
Consigliere Centrosinistra per Serravalle
Caro Daghini,
come responsabile del blog, le devo però ricordare che la legge sull’informazione e sulla stampa permette a chiunque di poter tutelare il proprio anonimato. Non è perciò rilevante scrivere il proprio nome e cognome nei commenti, specie quando si chiede che le proprie generalità non compaiano.
Il discorso delle multe, più che dal lettore, è stato avanzato dal blog: lo sappiamo bene che non servono e che non si risolvono i problemi in questo modo (veda le moto a 300 km/h sulla Porrettana), perché uno, il cervello, o ce l’ha o non può darselo… Era solo una nostra battuta, da non addebitare al lettore critico.
Anche sull’uso dell’italiano, le battute sono tutte nostre: e non per prendere in giro qualcuno. I miei nonni erano analfabeti, Daghini, e non avrei il coraggio di prendere in giro qualcun altro per questo: è solo che, con tanti bravi impiegati in Comune, più che limitarsi alla nuda e cruda trascrizione dei nastri registrati, forse gli atti pubblici, che vanno in rete alla portata di tutti, dovrebbero essere “tradotti in italiano”. Le registrazioni, poi, fanno comunque fede per quel che è stato veramente detto.
Così si faceva, almeno, nel 1974 quando io ero impiegato della Segreteria del Comune di Quarrata.
Un po’ di sforzo, Daghini, non farebbe male. Per rispetto di chi legge e deve anche capire senza tradurre dall’etrusco…
Grazie per la sua cortese e apprezzata attenzione.
Edoardo Bianchini
Daghini aggiunge:
RispondiEliminaGentile Bianchini,
anche se non ho il piacere di conoscerla personalmente, ho stima di lei e del suo blog che ritengo svolga un buon servizio informativo.
Mi permetta però di farle presente che è pur vero che non è possibile cambiare la testa a alcune persone, per questo motivo sono necessarie regole e sanzioni che tutelino i cittadini rigorosi. Sarebbe bello un mondo senza regole e prigioni dove tutti hanno rispetto per il prossimo ma il genere umano non è così.
So benissimo che la legge tutela il proprio anonimato, ma a mio parere chi avanza critiche dovrebbe avere il coraggio di qualificarsi e rispondere delle sue azioni. Si deve capire chi deturpa o abusa di cose pubbliche fa un danno per se stesso e per la comunità che paga i danni da lui provocati, senza sanzioni saremo costretti o a sospendere i servizi deturpati o a sostenere spese continue per la loro riparazione. Non mi sembra giusto.
In ultimo il comune di Serravalle a differenza di altri ha scelto di trascrivere integralmente gli interventi dei consiglieri comunali, è naturale che in un dibattito senza testi preparati ci siano errori, ma forse un italiano etrusco è preferibile a bei discorsi preconfezionati in cui si parla con linguaggi corretti ma altrettanto incomprensibili perché intrisi di politichese.
Roberto Daghini
L’anonimo lettore, chiamato in causa da Daghini, scrive:
RispondiEliminaGentile dott. Bianchini,
spero di non abusare della sua pazienza e cortesia, ma ho letto il commento di Roberto Daghini al post dei fontanelli.
Innanzitutto la ringrazio per la sua puntuale risposta ed per aver tenuto fede all’anonimato chiestole.
Io avrei scritto due righe di risposta, giudichi Lei se ritiene opportuno inserirle in calce all’intervento o se magari sia il caso di soprassedere.
La ringrazio nuovamente dell’attenzione.
Buon Lavoro
Caro Roberto,
leggo con molto dispiacere ma nessuna meraviglia che di questo post non hai afferrato il senso né tantomeno la sostanza.
Cercherò di spiegarti ulteriormente, sebbene penso lo abbia già fatto Bianchini, come è nato questo post.
Inizio col riportarti integralmente la mail che ho inviato a Bianchini..
«Salve dott. Bianchini,
Ho appena letto il suo post “WASTING REVUE. SERRAVALLE ALLE PRESE CON GLI SPRECHI”.
Da suo assiduo lettore Le consiglio di farsi due risate leggendo questo documento:
http://serravalle-pistoiese.soluzionipa.it/openweb/pratiche/getDoc.php?f=documenti/20120915114026_DB_ALLEGATO_182018.pdf
lo può ritrovare sul sito del comune di Serravalle nella sezione procedimenti amministrativi -> atti amministrativi -> REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MODALITA’ DI UTILIZZO DEI PUNTI DI EROGAZIONE DI ACQUA POTABILE...11/09/2012 -> 2° atto in pubblicazione...
Povero Dante e poveri cittadini :(
Cordiali saluti e buon lavoro…
ps. la ringrazio se non menziona il sottoscritto, certamente ne capirà il motivo […]».
Come vedi, a parte la sottile ironia che certamente mi perdonerai, non ho fatto altro che riportare, senza integrazioni o modifiche, un documento che è accessibile liberamente a tutti.
Sul fatto che non tutti abbiano avuto la fortuna di studiare concordo assolutamente, salvo il fatto che una persona normale si aspetta che chi amministra la cosa pubblica e prende decisioni per altri abbia “dei punti in più” rispetto ad un analfabeta, non fosse altro per avvalorare la tua tesi (e a quanto mi pare di capire sostenuta in sede di consiglio comunale) secondo la quale emolumenti elevati servono a non “deprimere la qualità della figura del sindaco” e relativi assessori.
Per quanto riguarda la gratuità dell’acqua (“...non conveniente prelevare gratuitamente 9 litri...”), permettimi di dirti che o credi ancora alle favole, o capisci che l’unica acqua gratis è quella piovana (anche quella del mare in un modo od un altro la paghi).
Tralasciando ogni ulteriore dissertazione sull’opportunità o meno di atteggiamenti sanzionatori ad ogni costo (qualcuno lo stato di polizia ce l’ha nel dna), mi permetto di farti notare che in un paese dove anche gli spazzini (pardon, operatori ecologici) vanno in giro con il blocco notes, se si cerca un po’ di riservatezza non si fa certamente male a nessuno (specialmente restando nei limiti della legalità).
Cordialmente
(continua l’anonimato....)
ps. se leggevi fino in fondo l’articolo ti saresti accorto che era firmato Q/n (QuarrataNews, presumo).
pps. se mi capiterà un giorno di rincontrarti per queste vie, sarò ben felice di offrirti un caffè e liberarti (credo con molta sorpresa) dal dubbio atavico di non conoscere il tuo interlocutore, e scoprirai perché mi sono permesso di darti del tu .. :)