PISTOIA-MONTAGNA. Treni turistici sì grazie! Dei pendolari ci siamo dimenticati?
La Regione Toscana e la Provincia di
Pistoia hanno promosso e finanziato una serie di treni speciali turistici
iniziata con il “Treno del giallo” di venerdì scorso e che proseguirà fino a
dicembre con il “Treno delle castagne” e il “Treno dei mercatini”.
Legambiente e il “Comitato Viva la
Porrettana Viva” dicono sì ai treni turistici perché sono utilissimi per promuovere
la Ferrovia Porrettana e il territorio, ritengono queste iniziative un segnale
tangibile di interesse da parte delle istituzioni e parteciperanno sempre con
il massimo entusiasmo e spirito collaborativo.
Ma se da una parte Regione e Provincia dimostrano
sensibilità alla questione e riconoscono il valore e le potenzialità della
ferrovia, perché dall’altra parte pare che facciano finta di ignorare che in
Porrettana a tutt’oggi il servizio è ridotto a sei sole corse che sono
assolutamente insufficienti a garantire un servizio minimamente fruibile per i
pendolari? Basta nascondersi dietro all’alibi della mancanza di fondi!
I fondi necessari per reinserire 2 o 3
corse sono ancora lì, impiegati o sprecati a detta di molti, su quegli autobus
prima sostitutivi e successivamente integrati nel tpl della montagna.
Se si vuole veramente salvare la ferrovia,
non è sufficiente la valorizzazione turistica, servono interventi di
razionalizzazione del servizio efficaci nell’immediato che sono assolutamente
possibili se solo ci fosse la vera volontà di realizzarla.
L’impressione purtroppo è che certe azioni
pur lodevoli abbiano lo scopo di voler celare o far dimenticare scelte
politiche che non sono a favore dei cittadini ma funzionali agli interessi
economici delle aziende di trasporto pubblico. Tutt’oggi nel servizio si può
assistere a cose che hanno il sapore di una beffa, come si può concepire che un
autobus parta da Pistoia 10 minuti prima dell’uscita dalle scuole?
Oltretutto ci domandiamo ma che fine a
fatto il tavolo che doveva aprirsi con tutti i comuni interessati e anche le
istituzioni emiliane? E soprattutto ad oggi abbiamo ancora ottenuto un impegno
scritto da parte di Rfi a non dismettere gli scambi delle stazioni di Molino
del Pallone, Piteccio e Corbezzi, che già stavano per essere rimossi lo scorso
aprile e solo un presidio di cittadini riusci ad evitare?
Nell’ultima assemblea tenutasi a Pracchia
sempre lo scorso aprile, Samuele Bertinelli, che successivamente fu eletto
sindaco di Pistoia dimostrò di aver compreso perfettamente la questione
Porrettana, parlò della necessità dello sviluppo turistico ma anche e
soprattutto della necessità di creare un servizio misurato sulle esigenze dei
cittadini. Ad oltre 4 mesi dalle elezioni adesso è il momento di sentire la
voce del Sindaco e soprattutto vederla tradotta in passi concreti che portino a
sciogliere quello che è il vero nodo politico della questione ovvero che la
Ferrovia Porrettana non può vivere con un servizio ridotto a sei sole corse
giornaliere.
Samuele Pesce
Legambiente Pistoia
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[Lunedì 17 settembre 2012 - © Quarrata/news
2012]
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