lunedì 17 settembre 2012

PORRETTANA. PER SALVARE LA FERROVIA NON BASTANO I TRENI TURISTICI


PISTOIA-MONTAGNA. Treni turistici sì grazie! Dei pendolari ci siamo dimenticati?
La Regione Toscana e la Provincia di Pistoia hanno promosso e finanziato una serie di treni speciali turistici iniziata con il “Treno del giallo” di venerdì scorso e che proseguirà fino a dicembre con il “Treno delle castagne” e il “Treno dei mercatini”.
Legambiente e il “Comitato Viva la Porrettana Viva” dicono sì ai treni turistici perché sono utilissimi per promuovere la Ferrovia Porrettana e il territorio, ritengono queste iniziative un segnale tangibile di interesse da parte delle istituzioni e parteciperanno sempre con il massimo entusiasmo e spirito collaborativo.

Ma se da una parte Regione e Provincia dimostrano sensibilità alla questione e riconoscono il valore e le potenzialità della ferrovia, perché dall’altra parte pare che facciano finta di ignorare che in Porrettana a tutt’oggi il servizio è ridotto a sei sole corse che sono assolutamente insufficienti a garantire un servizio minimamente fruibile per i pendolari? Basta nascondersi dietro all’alibi della mancanza di fondi!
I fondi necessari per reinserire 2 o 3 corse sono ancora lì, impiegati o sprecati a detta di molti, su quegli autobus prima sostitutivi e successivamente integrati nel tpl della montagna.
Se si vuole veramente salvare la ferrovia, non è sufficiente la valorizzazione turistica, servono interventi di razionalizzazione del servizio efficaci nell’immediato che sono assolutamente possibili se solo ci fosse la vera volontà di realizzarla.
L’impressione purtroppo è che certe azioni pur lodevoli abbiano lo scopo di voler celare o far dimenticare scelte politiche che non sono a favore dei cittadini ma funzionali agli interessi economici delle aziende di trasporto pubblico. Tutt’oggi nel servizio si può assistere a cose che hanno il sapore di una beffa, come si può concepire che un autobus parta da Pistoia 10 minuti prima dell’uscita dalle scuole?
Oltretutto ci domandiamo ma che fine a fatto il tavolo che doveva aprirsi con tutti i comuni interessati e anche le istituzioni emiliane? E soprattutto ad oggi abbiamo ancora ottenuto un impegno scritto da parte di Rfi a non dismettere gli scambi delle stazioni di Molino del Pallone, Piteccio e Corbezzi, che già stavano per essere rimossi lo scorso aprile e solo un presidio di cittadini riusci ad evitare?
Nell’ultima assemblea tenutasi a Pracchia sempre lo scorso aprile, Samuele Bertinelli, che successivamente fu eletto sindaco di Pistoia dimostrò di aver compreso perfettamente la questione Porrettana, parlò della necessità dello sviluppo turistico ma anche e soprattutto della necessità di creare un servizio misurato sulle esigenze dei cittadini. Ad oltre 4 mesi dalle elezioni adesso è il momento di sentire la voce del Sindaco e soprattutto vederla tradotta in passi concreti che portino a sciogliere quello che è il vero nodo politico della questione ovvero che la Ferrovia Porrettana non può vivere con un servizio ridotto a sei sole corse giornaliere.
Samuele Pesce
Legambiente Pistoia
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[Lunedì 17 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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