PISTOIA. Alessandro Grassini, responsabile provinciale
Idv per il lavoro, ci ha inviato la lettera che segue:
Cara Elena,
non ti scrivo
come compagno di partito, ma come cittadino e genitore, mi chiedo: che fine ha
fatto la battagliera Elena che con me andava di fronte ai cancelli della Breda
a difendere i lavoratori che rischiavano il proprio salario, oppure con i
numerosi banchini a raccogliere le firme per una società più equa e ricca di
dignità e diritti per tutti?
Eppure, come ben
sai, il Presidente dimissionario (grazie a Dio) Silvio Berlusconi, in quali
condizioni ha lasciato il paese allo sfascio con meno dignità ma in compenso
con tanti debiti. Questo, però non vuol dire che i debiti devono essere sempre
i soliti a pagarli, queste parole questi slogan sono sicuro che tu li condividi
ed allora cosa è cambiato in te?
La vicenda delle
mense scolastiche è una delle tante questioni di principio, sacrosanto, che non
deve diventare materia di tasse e basta, ma di un vero e proprio servizio, in
questo caso, alla persona.
Io personalmente
penso che quell’ora di mensa scolastica dovrebbe essere paragonata alla pari
dell’ora di religione, ginnastica, ecc., perché parlerei di socializzazione e
storia della alimentazione ma soprattutto una buona educazione e rispetto per
il cibo facendo sì i confronti con chi non ce l’ha o con chi come noi lo sprechiamo
quotidianamente e tutto questo dovrebbe rientrare in quel diritto allo studio
che predica la Costituzione ed oltre a quella un’altra grande scuola di vita,
la scuola di Barbiana (Don Milani).
Noi cittadini
assistiamo inermi ad evasioni fiscali, ai figli dei ricchi sempre più ricchi e
quelli dei poveri sempre più poveri, assistiamo ad un momento di crisi così
evidente che i nostri dipendenti comunali, o meglio dirigenti, percepiscono
benefici sotto forma di premio pari a stipendi annui di un operaio con la
differenza che per fare lavorare il dipendente pubblico devi creargli un
secondo stipendio, dove lo stesso comune spende una enorme fetta del proprio
bilancio in consulenze esterne, perché non in grado di valorizzare le proprie
risorse.
Non contenti
alcuni ricorrono ad altri tipi di contributi esterni, chiamati mazzette, mentre
per il lavoratore privato è già tanto se ha il lavoro non garantito come il
dipendente pubblico e sapessi cara Elena la differenza di chi deve avere gli
incubi perché non sa se il suo lavoro oggi c’è e domani no, ma sicuramente
anche questo tu lo sai benissimo.
Ed allora dimmi
è proprio necessario fare pagare cifre esose come 6,50 euro per una mensa di
discutibile qualità, dove lo stesso dipendente comunale adulto riesce a mangiare
con un buono pasto di 5,29 euro decidendo autonomamente dove andare e con chi
andare fermo restando la qualità caldo fresco e veloce?
Ma poi Elena se
i tagli si fanno alla cultura e all’istruzione, dimmi che differenza passa tra
noi e altri governi?
Siccome sono
convinto che la pensi come me, ti invito a fare una ulteriore riflessione e se
fosse il caso di tornare indietro su delle posizioni che so benissimo non sono
le tue, si può governare la città pur dissentendo se quello che pensiamo è
giusto: parla con il cuore e non da Politica; ricordati: sei cittadina e Mamma.
Alessandro Grassini
Responsabile Provinciale Idv Lavoro
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 27 settembre 2012 - © Quarrata/news
2012]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.