FIRENZE. Uno spettro si aggira negli enti locali toscani: è quello
degli uffici stampa e dei giornalisti che secondo la norma nazionale dovrebbero
lavorarci.
A Pistoia il nuovo sindaco Samuele
Bertinelli, come molti suoi colleghi eletti nell’ultima tornata elettorale, si
è dotato secondo il criterio dello spoil system di un nuovo ufficio stampa,
composto da una giovane collega, e di un portavoce.
Ma secondo quanto si può
constatare navigando nel sito del
Comune, fa poi un po’ di confusione: è
stata infatti creata una testatina (“Notizie dall’ufficio del sindaco”) che
passa, come comunicati stampa, testi in realtà scritti e siglati dal portavoce.
Ciò contrasta con la legge 150/2000 che distingue e separa i ruoli dei due
uffici.
Con una lettera, a firma del presidente
dell’Associazione stampa toscana e dalla appena formata Commissione uffici
stampa dell’Ast (sulla falsariga del modello datosi dalla Federazione nazionale
della stampa), il sindacato dei giornalisti ricorda al sindaco Bertinelli il
motivo della separazioni delle funzioni tra le due figure professionali: il
portavoce, figura evidentemente fiduciaria, può anche essere esterno all’Amministrazione
e non necessariamente è un giornalista. Svolge “compiti di diretta
collaborazione ai fini dei rapporti di carattere politico-istituzionale con gli
organi di informazione”. Al portavoce, che ha accettato di svolgere un ruolo
diverso da quello giornalistico, non può essere affidato il compito di
scrivere, in modo oltretutto sistematico, comunicati stampa, neppure quelli
originati dal sindaco: i comunicati stampa, anche se il portavoce è un
giornalista, sono riservati ai giornalisti dell’Ufficio Stampa.
A differenza del portavoce, chi lavora
nell’Ufficio Stampa deve essere un giornalista. Ai giornalisti degli Uffici
Stampa è affidato il compito (“sulla base delle direttive impartite dall’organo
di vertice dell’amministrazione”) di curare i collegamenti con gli organi di
informazione, assicurando il massimo grado di trasparenza, chiarezza e
tempestività delle comunicazioni da fornire ai cittadini nelle materie di
interesse dell’amministrazione. Questo compito viene svolto, ad esempio, anche
attraverso lo strumento dei comunicati stampa.
Non è questione di lana caprina: anche
di recente autorevoli firme di importanti testate nazionali hanno inserito gli
uffici stampa, con molta leggerezza e scarsa conoscenza dei fatti, tra gli
“sprechi” della pubblica amministrazione. In realtà la legge richiede giornalisti
negli uffici stampa pubblici perché i giornalisti sono tenuti alle regole della
professione, comprese quelle deontologiche, mentre il portavoce (organo
fiduciario) ha altri compiti di natura più tecnico-politica.
L’Ast e la Commissione uffici stampa
restano in attesa di una risposta convincente da parte del sindaco Bertinelli,
come da parte di tante altre amministrazioni che evidentemente preferiscono
gestire i propri rapporti col mondo dell’informazione in modi più obliqui che
trasparenti.
[Fonte: Ast, http://www.assostampa.org/2361-il-comune-di-pistoia-non-faccia-confusione-tra-portavoce-e-uffici-stampa/]
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[Venerdì 28 settembre 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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