Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cgil-Fp Medici, Cimo Asmd, Cisl Medici,
Fassid, Fesmed escono con un comunicato che lascia forti perplessità su più
versanti – Trova resistenze l’ipotesi di esternalizzazione di parte dell’attività
chirurgica presso il “Centro Chirurgico Pistoiese”
PISTOIA. L’Intersindacale Medica Asl 3 nel dare
atto che il Commissario, dott. Bruno Cravedi, si è adoperato fattivamente per
avviare un confronto corretto con la rappresentanza della dirigenza medica,
rende noto che le richieste avanzate con lo scopo di condividere equità e
trasparenza nell’impiego di specifiche risorse pubbliche in dotazione dell’Azienda
sanitaria pistoiese restano tuttora insoddisfatte.
In particolare,
si è costretti a registrare che le strutture aziendali preposte, nonostante gli
adempimenti previsti dalla richiesta avanzata in data 11 luglio ai sensi della
legge 241 relativa all’accesso agli atti pubblici, stanno ancora vagliando i
provvedimenti e le delibere concernenti le attività progettuali di vario tipo
che sono state finanziate con fondi aziendali ed extra-aziendali.
Persistendo la
mancanza di una risposta esaustiva, l’Intersindacale ha provveduto ad avviare
in proprio un esame degli atti in elenco nell’archivio informatico aziendale
allo scopo di agire, qualora necessario, a garanzia del rispetto degli aspetti
formali e sostanziali previsti dalle vigenti norme a tutela degli interessi
della collettività e dei lavoratori.
L’Intersindacale
rende noto, inoltre, di aver rigettato l’ipotesi aziendale di esternalizzare
parte dell’attività chirurgica presso la struttura denominata “Centro
Chirurgico Pistoiese”. Non sussistendo, infatti, alcun elemento di razionalità
a supporto di tale scelta in considerazione della nota sottoutilizzazione delle
sale operatorie del “Ceppo”, degli spazi presenti nel presidio di San Marcello,
della proposta di riorganizzazione dell’attività avanzata dalle organizzazioni
sindacali nonché dell’oramai prossima inaugurazione del nuovo ospedale e
restando tuttora in attesa di ricevere il rapporto del gruppo di studio
aziendale a supporto di tale progetto, si chiede di conoscere e di rendere noto
se siano già stati assunti ed eventualmente in quale forma, impegni a favore
del soggetto privato menzionato. Si chiede ancora se tali impegni, quantificati
in sede di programma in un valore di circa mezzo milione di euro, possano dare
adito a possibili azioni di rivalsa da parte dello stesso Centro.
In attesa anche
di verificare se quanto affermato in materia della gestione della
contabilizzazione dell’orario di lavoro verrà rispettato, si sottolinea che quanto
fin qui esposto, unitamente alle altre gravi problematiche tuttora insolute
delle quali si è cercato di fornire puntualmente informazione, rende
imprescindibile l’organizzazione di un nuovo assetto direzionale idoneo a
superare tutte le residue inefficienze.
Risulta, infine,
imperativo anche alla luce delle recenti vicende che hanno interessato la Asl 1
di Massa, sgombrare il campo da qualunque dubbio su possibili soluzioni
adottate in favore di interessi particolari contrastanti con gli interessi
generali. Solo a favore di questi ultimi, comunque ed in particolare nei
momenti di grave crisi economica, dovrebbe essere garantito l’impiego delle
risorse pubbliche.
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[Domenica 23
settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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