di Luigi
Scardigli
Questa sera al Teatro Manzoni per
inaugurare la stagione
PISTOIA. Il grande mistero che avvolge la morte è soprattutto
dettato dal fatto, in modo assolutamente insindacabile, dogmatico, oserei dire,
che nessuno (morto) abbia ancora potuto raccontare (ai vivi) cosa ci sia e come
si stia dopo.
Anche Pulcinella, maschera infallibile e sarcastica, capendo
che con la morte non c’era assolutamente nulla da fare, riuscì, a modo suo, a
vincerla, scherzandoci.
Ed è quello che ha provato a fare, riuscendoci, visti i
successi raccolti fino ad ora, Emanuele Valenti, 38enne napoletano di
professione regista che stasera, per questa festa di iniziazione stagionale,
aprirà per la prima volta il sipario del teatro Manzoni, dando vita al suo Petitoblock, uno scontro di cultura e
stilemi, temperature e usanze, andate e ritorni, che sembrano poi convergere,
con tutta la galanteria che si addice all’ineludibile, alla morte e con la
morte, luogo sì di sofferenza e trapasso, ma anche di ingegno.
«Mi sono messo all’anima un’idea che credo originale –
racconta Emanuele Valenti, incontrato con tutta la sua compagnia itinerante
oggi a pranzo, ai Marchettoni, il
ristorante culto di via Puccini, a Pistoia, un locale che sembra appartenere
alle singole storie di ogni suo cliente – e sono riuscito a realizzarla grazie
alla bravura, alla poliedricità e all’arte, tipicamente nostrana, di
arrangiarsi. Questa compagnia teatrale, fatta di giovanissimi, è probabilmente
l’incarnazione, per nulla artefatta, di quello che andiamo a rappresentare».
Petitoblock, come noto, sarà la parte conclusiva e di maggior prestigio
artistico dell’intera giornata di festa del teatro Manzoni, che inizierà con la
Banda Borgognoni, procederà con l’illustrazione della stagione e chiuderà la
prima con lo spettacolo di Valenti, un’ouverture particolare fortemente voluta
dal nuovo Presidente del Manzoni, Rodolfo Sacchettini, che già dalle prime
battute, di ottima fattura, ad onor del vero, sembra tradire il suo vero
intento: succedere anche alla direzione artistica dell’associazione teatrale,
incarnando così, letteralmente, la filosofia della revisione di spesa, una
fluida e incessante contaminazione tra le varie branche artigianali della
città, che si fonderanno e confonderanno in un unico grande show che, come
noto, deve continuare!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
Foto di Luigi Scardigli. Al centro Emanuele Valenti.
[Sabato 22 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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