di Felice De Matteis
Ieri
Matteo Renzi a San Marcello e alla Dynamo Camp
SAN
MARCELLO-MONTAGNA.
Si rottama, quando è necessario, per poi ricostruire la politica “più bella
e più superba che pria”, come diceva Ettore Petrolini che parodiava Nerone
incendiario di Roma (vedi).
Anche
nell’edilizia si sostituiscono piastroni storici nel centro di Pistoia con
robaccia di quarta scelta, una scelta più grande e più forte a tal punto che
tutti i costruttori implicati nell’opera sono stati o sono in galera o agli
arresti.
In
Montagna invece si è già costruito e in Val di Luce gli ecomostri si sprecano. Val
di Luce, paradiso degli amanti della natura e non degli ambientalisti/verdi, come
il cocomero, di fuori, ma rossi dentro...
Andare
per credere. E in Val di Luce esiste una “costruzione” nella quale la famiglia
Fratini o uno dei Fratini ha costruito o – secondo alcuni – sta ancora costruendo a man bassa.
Fratini,
chi era costui? Dovrebbe essere un signore – quello dei jeans – famoso per la
sua produzione di pantaloni Rifle, grand’elettore di Renzi e che, anni
or sono, avrebbe avuto l’onore di ospitare in Val di Luce il “rottamatore”, ancor
prima che iniziasse a rottamare, per piacevoli feste di fine anno o vacanze
di Natale (e Matteo avrà pagato o no quel soggiorno stile-Vanzina?).
Ciascuno
usa il proprio come gli pare, questo sia chiaro. Ma la Val di Luce è nel
territorio di Abetone (ripicchia!), quello del Sindaco Danti che potrebbe darci
notizie precise sulla Ximenes, ma non lo fa; non ha tempo da perdere con questo
blog, perché ieri era troppo intento a seguire il rottamatore Renzi dentro
la Sala Baccarini di San Marcello, penna del pavone Matteo, che evidentemente
vuole sì rottamare ma per ricostruire – con i nostri soldi – più
bella e più superba che pria, magari, quella Ximenes che fra i soci al 49%
del capitale (il 51% è pubblico) annovera il Galli Rolando, referente del
Sindaco in Saf, e – si dice – lo stesso Fratini nelle
altre consorelle ditte associate in questo quoziente. Rottamare per
ricostruire, magari un campo da golf al Pulicchio o a Campolino.
Misterium
fidei ,
dice nostra Santa Romana Chiesa: via il vecchio – dice don Matteo Renzi, che con il
Concilio Vaticano II, abolito il maschilismo dei preti, si fa benedire da un’altra
“vergine” della politica nostrale, fulminata sulla Valle del Reno e non sulla volgare
e plebea via di Damasco, e che corrisponde al nome di Sabrina Sergio Gori, di
mestiere Assessore al bilancio di San Ma(r)cello, ma solo per restare attaccata
alla seggiola di Vicepresidente Anci Toscana. Domanda: ma per questa carica,
riscuote qualcosa o no. E se sì: quanto?
Proprio
lei, l’ispiratrice ex-veterodemocristiana della nuova politica
che, per poter dare una mano al rinnovamento, reclamizza Matteo davanti alla
platea, come il nuovo che avanza e che farà di moralità politica virtù
essenziale.
La
garanzia? Lei stessa, la S.S. Gori che si sacrifica ‘a gratis’ a San Marcello e
assume ufficialmente il marchio del Circolo per Renzi e per lui garantisce.
Maglio palaia!
Siamo
partiti dalla Val di Luce e siamo già a San Marcello. Il buon Renzi si era,
prima ancora, soffermato a Limestre in quella Dynamo che in questi
giorni festeggia la sua attività svolta. Un grazie di cuore per l’opera a
favore dei bambini; un’opera che tutti sappiamo essere sempre più sviluppata e
sempre più destinataria anche di pubblici e privati finanziamenti. Una
istituzione che – sembrerebbe – è solo Onlus, cioè senza scopo di lucro.
Ma
l’Orlandini, il Galli etc. etc., perché usano la Dynamo ed i suoi locali come
riferimento del nascente (e destinato aborto) del Comunone? Qualcosa, ne
converrete, non quadra. A nessuno è dato usare strutture finalizzate al
benessere ed alla cura della malattia per usi che ci permettiamo di definire quantomeno
impropri.
La
prossima riunione del Dynamone/Comunone la si faccia alla Turati o presso
la casa di riposo a Popiglio: par condicio, perbacco!
Ma
ritorniamo al buon Matteo Renzi.
Se
spera di rottamare in Montagna con Fratini, Danti, S.S. Gori, parte proprio
male, povero Matteo! Vuole un usato sicuro? C’è sempre – come direbbe Eller – il sig. “S.G.”.
Lui
sì che se ne intende!
Cliccare
sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica
30 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Politicamente mi piacerebbe sapere cosa pensano, nel PD pistoiese, quelli che - subito dopo le amministrative - dettero il disco verde al ripescaggio sanmarcellino della SS Gori vedendola, ora, così schierata in favore di Renzi mentre loro son tutti per Bersani …
RispondiEliminaTu pensa se qualche giornalista ... "vero" gliela facesse quella domanda al giovin Matteo: di quel soggiorno dal Fratini tu conservi certo la fattura e la ricevuta del pagamento, ce la mostri per favore?
RispondiEliminaIl Renzi risponderebbe: "...non guardar a chi sono stato, guarda chi sono!" Ma la SSG è l'emblema politico del giovane rottamatore: un marchio di qualità.
RispondiEliminaIl vero Renzi, quello che non si vede in pubblico, è questo:
http://www.youtube.com/watch?v=UP_34siiFGg
Abbiatene paura e tanta!
MDB