di Luigi
Scardigli
PISTOIA. Ho incontrato, stamani, in città, un vecchio compagno, in
tutti i sensi: vecchio perché amichevolmente non più giovanissimo e compagno
perché, senza, credo, usufruirne mai a piene mani, è sempre stato da quella
parte; nel Pci e via via digerendo, sistematicamente, tutti i bocconi amari che
i comunisti italiani hanno dato in pasto ai loro iscritti e simpatizzanti,
spacciando la sistematica e inesorabile abolizione dalla simbologia marxista
della falce, martello, del rosso e della dignità come un inderogabile e
insopprimibile mutamento storico, un revisionismo che pareva dovesse solo
gabbare i nemici, ma difendere i vecchi amici.
Le cose non sono andate così, abbiamo convenuto, all’unisono,
io e il vecchio compagno incontrato stamani; ma poi, armati e animati ancora da
speranze e illusioni, abbiamo spostato la conversazione dalla memoria al futuro
e ci siamo imbattuti nelle primarie di qua da venire.
E ci siamo salutati, immediatamente.
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[Sabato 22 settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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