La riforma
Monti si basa esclusivamente su parametri di natura finanziaria ed economica che
creeranno inevitabilmente disagi e disservizi
PISTOIA. Patrizio La Pietra interviene nel dibattito
con la lettera che segue:
Caro direttore,
credo che la
posizione assunta dal Pdl sull’ipotesi di riordino delle province sia una
posizione di buon senso e di lungimiranza politica. Dico questo perché ho l’impressione
che i molti interventi che leggiamo sulle colonne dei quotidiani locali e non,
non colgono la vera essenza della discussione, ma parlano di cose che non
entrano in merito alla questione.
Prima di tutto
credo sia opportuno però chiarire quali sono i termini della questione.
Il progetto
Monti introduce alcuni elementi fondamentali di cui non possiamo ignorare la
portata.
Il primo
elemento riguarda il criterio di ampiezza territoriale e di popolazione, che
non possono essere applicati in maniera rigida in una realtà toscana
estremamente complessa.
Il secondo
elemento è che le province avranno fondamentalmente 4 funzioni, la tutela del
territorio, il trasporto locale e le infrastrutture stradali, la rete
scolastica e i piani di coordinamento dei comuni, i famosi PTC. Solo queste.
Il problema
vero, che molti ancora non hanno capito è che non possiamo improntare una
discussione di riassetto delle province, mantenendo lo stesso approccio mentale
che abbiamo rispetto alle competenze attuali delle province. Andare, quindi ad
argomentare ipotesi di accorpamenti basati su politiche del lavoro, su
politiche dello sviluppo economico, sulla promozione turistica, significa
deviare il senso della discussione, perché tutte queste argomentazioni non
saranno di pertinenza delle future province.
Le politiche di
area vasta saranno di competenza della regione o di altri organismi.
Il terzo
elemento è la trasformazione delle province da ente intermedio ad ente di
secondo livello. Questo elemento pone fondamentalmente due problematiche di non
facile soluzione. L’ingovernabilità dell’ente e la sua rappresentanza
territoriale.
La composizione
del consiglio, così come previsto, non consentirà di avere una vera camera di
compensazione sulle scelte riguardanti le funzioni dell’ente, semplicemente
perché i suoi rappresentanti saranno di fatto dei delegati dei comuni di
appartenenza e saranno quindi portatori di interessi specifici. In base alle
nuove regole il consiglio di una provincia come, ad esempio, quella ipotizzata
di Prato, Pistoia, Lucca e Massa sarà composta da 10 membri. È chiaro che al
netto delle rappresentanze dei (ex) capoluoghi di provincia gli spazi per la
rappresentanza di altri territori sarà limitata e forse intere zone non saranno
rappresentate. Elementi di non poco conto.
Per questo a
fronte di una grande provincia, proporre province più piccole permetterebbe una
maggiore rappresentatività dei territori minori.
Quarto ed ultimo
elemento introdotto dal riordino di Monti è che tutte le strutture periferiche
dello Stato seguiranno la composizione delle nuove province. In soldini tutti i
servizi dello Stato dall’Inail, all’INPS, dalle camere di commercio alle
prefetture, etc., subiranno un taglio netto che andrà ad incidere in maniera
sostanziale sui cittadini. Ma attenzione, questo non è tutto. Ogni organizzazione
territoriale, dai sindacati alle associazioni di categorie, dovranno rivedere
la loro organizzazione territoriale, sicuramente con un impatto sul territorio
importante, in termini di servizi, ma forse anche di occupazione.
Si capisce che
questo è il vero tema, che si nasconde dietro la riforma delle province.
In questo
contesto si inserisce la riforma proposta dal Pdl, che prevede la città
metropolitana di Firenze e 5 grandi province, e lo fa fondamentalmente cercando
di limitare gli effetti negativi di una riforma che ha come vero scopo la
riduzione della spesa per i servizi territoriali dello stato, di una riforma
che in 90 giorni vuole cambiare completamente gli assetti organizzativi di una
nazione basandosi solo ed esclusivamente su parametri di natura finanziaria ed
economica e che inevitabilmente creerà disagi e disservizi.
Vice Coordinatore Vicario Pdl Pistoia
Cliccare
sull’immagine per ingrandirla.
[Mercoledì 19
settembre 2012 - © Quarrata/news 2012]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.